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Archivio per la categoria ‘Sega family’

Sega Megadrive Mini 2

Sega Megadrive Mini 2

E’ passato diverso tempo dall’ultimo ed inutile acquisto e come i precedenti c’e’ poco da dire tutti i “mini” sono praticamente identici, cambia il contenitore, il menu e qualche chip che per l’occasione viene utilizzato l’ultimo arrivato (piu’ o meno).

Ho utilizzato un pessimo convertitore da HDMI a Video Composito per poterlo ALMENO provare con un monitor CRT.

Gallery:

Sega Mega Drive Mini (EU/USA/JAP) + MD Tower Mini (JAP)

Sega Mega Drive Mini (EU/USA/JAP) + Mega Drive Tower Mini (JAP)

Mi è presa la scimmia di collezionare tutte le Mini Consoles e Computer.

Tutto e’ iniziato quando sul mercato fu presentato il NES Mini, poi ho proseguito con tutte le versioni del NES e del Super Nintendo, PSX Mini, The C64 Mini e NeoGeo Mini.

Ed ora … ci sono caduto di nuovo; Sega Mega Drive Mini, versione Europea, Americana e Giapponese + Mega Drive Tower Mini (Giapponese).

Cosa posso dire sul Sega Megadrive Mini/Tower Mini / Confezione di tutte le versioni ? esteticamente bellissimo, riguardo il software ? la solita minestra, ma il problema non si presenta, non mi piace giocare :-)

NOTE: Il Joypad USB funziona perfettamente sotto Windows 10, provato personalmente con l’emulatore Dolhpin (WII/Gamecube).

Gallery:

recensione: https://www.theverge.com/2019/9/12/20861085/sega-genesis-console-retro-mini-review-launch-games
wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Sega_Genesis_Mini
sito ufficiale: https://megadrivemini.sega.com

Sega SC-3000H

Sega SC-3000H

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di onehardware.it:

Nel lontano 1981 la Sega iniziò a sondare le acque per il lancio di una console da giochi tutta fatta in casa, il Sega Game 1000, sviluppata attorno al potente processore NEC 780C (un clone del più noto Zilog Z80) a 3.5 MHz.

La console, sospinta anche da 16kbit di memoria RAM, 16 kbit di memoria video, da un processore video Texas Instruments TMS9928A e uno audio Texas Instruments SN76489, fu finalmente lanciata sul mercato giapponese il 15 luglio 1983 (lo stesso giorno del rivale Nintendo Famicom!). Dopo qualche anno di modesti successi nel 1985 Sega decise di espandersi anche in Australia, Europa e Sudafrica.

Il concetto di una macchina da giochi a cartuccie era di grande interesse industriale e date le buone possibilità di guadagni con la vendita di giochi iniziarono a spuntare molti cloni, come l’Othello Multivision della Tsukada Original e il Telegames Personal Arcade (che poteva far girare sia i giochi Colecovision che quelli SG-1000).

source: onehardware.it sc-3000.com

Extreme repair of a Sega SC-3000H

Questo computer è arrivato in pessime condizioni, quasi tutte le tracce e piazzole lato CPU Z80 erano interrotte.

Ho dovuto rimuovere il vecchio zoccolo e installarne uno nuovo e ricostruire tutte le tracce / piazzole interrotte.

Sega SC-3000 Basic Level III B Cartridge

Ringrazio un mio caro amico per la donazione della cartuccia BASIC per il mio Sega SC-3000.

Sega Pico (NTSC-USA) Boxed

Sega Pico (Testing game)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Appuntidigitali.it:

Il Sega Pico e’ una console prodotta dalla Sega alla fine degli anni 90 e dunque ci troviamo nella quinta generazione e Sega decide di entrare nel segmento dell’educational entertainment con questo nuovo prodotto, il Pico appunto.

Dalle immagini del Logo e dello chassis si intuisce subito come il target fosse quello dei bambini (fino ad un range massimo di 8-9 anni circa). I colori sgargianti, la chiusura a valigetta comoda da trasportare anche per le piccole mani paffute di uno scolaretto delle elementari (o primary school a seconda del sistema educativo a cui vogliamo fare riferimento).

L’aspetto a prima vista ricorda quello dei laptop ma come interfaccia (decisamente più intuitiva ed adatta a quel tipo di utenza) è stata scelta una tavoletta con lo “stylus”, dal nome Magic Pen, tipico dei dispositivi utilizzati per i programmi di disegno e grafica soprattutto pubblicitaria. A guidare il bambino nelle fasi di apprendimento e facilitarlo nell’utilizzo venne predisposto anche un classico controllo con croce direzionale, presente come si può vedere sulla sinistra della console.

Il parco applicativo del Pico era sintetizzato con la parola Storyware; le cartucce, abbastanza simili come forma e dimensione a quelle delle altre console avevano il particolare di essere confezionate come dei veri e propri libri sfogliabili: nel momento in cui veniva girata una pagina sullo schermo della televisione cambiava l’immagine e l’effetto di questa azione era accompagnato da musiche e suoni di sottofondo.

Lettura, memorizzazione, piccoli problemi, capacità di calcolo e di riconoscimento delle figure e colori erano alcune delle attività previste e sviluppate con la console Sega, anticipando in qualche modo il trend cavalcato a piene mani dalla Nintendo con il DS. Nonostante il costo di lancio di 139$ ed il prezzo per cartuccia che variava dai 29 ai 39$, il Pico ha venduto quasi 4 milioni di unità ed in Giappone tutt’oggi viene sviluppato software ad hoc.

Merito va alla presenza di grossi calibri come l’immancabile Sonic ed alcuni personaggi del panorama Disney come il Re Leone e Mickey Mouse. Piuttosto difficile da trovare nei vari canali battuti dai collezionisti di cimeli retrogaming non raggiunge tuttavia cifre astronomiche (a causa della tipologia di console) assestandosi circa sui 50 Euro a seconda di condizioni e packaging offerto.

source: appuntidigitali.it

RGB + Synch Amplifier Circuit for Sega SG-1000 II (Mark 2)

2 September 2012 4 commenti

Ci spiace, ma questo articolo è disponibile soltanto in English.

Sega SG-1000 II – Mark 2 (Boxed)

Sega SG-1000 II (close-up)

Autopsy:

Ho in progetto di modificare la console perche’ supporti l’uscita RGB, appena pronto, pubblichero’ il progetto.

testo tratto dalla Homepage di Wikipedia:

SG-1000 (エスジー・セン Esujī Sen?) (nome completo: Sega Game 1000) è la prima console commercializzata dalla SEGA; sebbene non molto popolare (non è mai stata commercializzata al di fuori di Giappone e Oceania, al di là di sporadiche unità vendute in Italia, Spagna e Sud Africa), ha comunque posto le basi per il più celebre Sega Master System.

Dopo alcuni test di mercato nel 1981, SEGA commercializzò il sistema nel 1983 per un prezzo di 15,000¥. Nel 1984, SEGA ha rilasciato una versione migliorata chiamata SG-1000 II, dotata di una nuova scocca e di una differente posizione del connettore per tastiera opzionale; di questo sistema è stato prodotto un’ulteriore versione con tastiera integrata chiamato SC-3000.

source: wikipedia

Sega Megadrive II (PAL-EURO) Boxed

Sega Megadrive II (PAL-EURO) Boxed

Autopsy:

La recensione completa e l’autopsia della console la potete trovare qui.

Sega Genesis System Console (NTSC-USA)

Sega Genesis System Console

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Sega Mega Drive è il nome di una console 16 bit rilasciata da SEGA in Giappone il 29 ottobre 1988, in Europa il 20 novembre 1990 e negli Stati Uniti il 14 agosto 1989 con il nome di Sega Genesis. La console, venduta al lancio in abbinamento con il videogioco Altered Beast, attirò subito l’attenzione degli appassionati per la sua velocità e le alte capacità grafiche.

Era il 1989. Il Nintendo Entertainment System regnava incontrastato nel mercato dei videogiochi da più di cinque anni ed era venuto il momento che la SEGA presentasse il suo nuovo cavallo di battaglia al mercato occidentale.

Il Sega Master System, sebbene graficamente superiore al NES, non aveva lasciato un’impronta determinante nel mercato americano (in Europa aveva invece ottenuto una grande popolarità) e da questo parziale insuccesso la Sega aveva capito che la nuova macchina doveva essere tecnicamente superiore a tutte le altre ma soprattutto supportata da una folta schiera di sviluppatori esterni che contribuissero ad arricchire la libreria di giochi (proprio la mancanza di supporto di terze parti fu infatti considerata la principale causa del modesto successo del Master System). Dopo due anni di sviluppo e ricerca, verso l’estate del 1989, la SEGA presentò al mondo il sistema di nuova generazione, denominato Genesis negli USA e Mega Drive in Europa e in Giappone, con una campagna di marketing piuttosto aggressiva.

Dal Natale 1990 il Mega Drive riuscì a superare anche le vendite del Nes (nonostante quest’ultima fosse ancora la console più diffusa). Il TG16, seppur dotato di ottimi giochi, non aveva speranza di raggiungere la diffusione della macchina della SEGA e la presentazione del Super NES della Nintendo era stata più volte rinviata (uno dei motivi di questi ritardi era che gli sviluppatori stavano producendo ancora giochi per il NES e la Nintendo non voleva rischiare di veder migrare le case software affiliate verso la piattaforma Mega Drive in attesa che la nuova macchina avesse una solida base di utenti). Intanto divenne molto popolare negli Stati Uniti la pubblicità televisiva con lo slogan “Genesis does what Nintendon’t” con l’intento di rendere nota la superiorità tecnica rispetto al Nes ma soprattutto il fatto che le conversioni per la nuova console Sega dei giochi arcade di quel periodo erano molto più fedeli agli originali da sala.

source: wikipedia

Sega Megadrive (PAL-EUR)

Sega Megadrive (PAL-EUR)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Sega Mega Drive è il nome di una console 16 bit rilasciata da SEGA in Giappone il 29 ottobre 1988, in Europa il 20 novembre 1990 e negli Stati Uniti il 14 agosto 1989 con il nome di Sega Genesis. La console, venduta al lancio in abbinamento con il videogioco Altered Beast, attirò subito l’attenzione degli appassionati per la sua velocità e le alte capacità grafiche.

Era il 1989. Il Nintendo Entertainment System regnava incontrastato nel mercato dei videogiochi da più di cinque anni ed era venuto il momento che la SEGA presentasse il suo nuovo cavallo di battaglia al mercato occidentale.

Il Sega Master System, sebbene graficamente superiore al NES, non aveva lasciato un’impronta determinante nel mercato americano (in Europa aveva invece ottenuto una grande popolarità) e da questo parziale insuccesso la Sega aveva capito che la nuova macchina doveva essere tecnicamente superiore a tutte le altre ma soprattutto supportata da una folta schiera di sviluppatori esterni che contribuissero ad arricchire la libreria di giochi (proprio la mancanza di supporto di terze parti fu infatti considerata la principale causa del modesto successo del Master System). Dopo due anni di sviluppo e ricerca, verso l’estate del 1989, la SEGA presentò al mondo il sistema di nuova generazione, denominato Genesis negli USA e Mega Drive in Europa e in Giappone, con una campagna di marketing piuttosto aggressiva.

Dal Natale 1990 il Mega Drive riuscì a superare anche le vendite del Nes (nonostante quest’ultima fosse ancora la console più diffusa). Il TG16, seppur dotato di ottimi giochi, non aveva speranza di raggiungere la diffusione della macchina della SEGA e la presentazione del Super NES della Nintendo era stata più volte rinviata (uno dei motivi di questi ritardi era che gli sviluppatori stavano producendo ancora giochi per il NES e la Nintendo non voleva rischiare di veder migrare le case software affiliate verso la piattaforma Mega Drive in attesa che la nuova macchina avesse una solida base di utenti). Intanto divenne molto popolare negli Stati Uniti la pubblicità televisiva con lo slogan “Genesis does what Nintendon’t” con l’intento di rendere nota la superiorità tecnica rispetto al Nes ma soprattutto il fatto che le conversioni per la nuova console Sega dei giochi arcade di quel periodo erano molto più fedeli agli originali da sala.

source: wikipedia

Sega Megadrive II (PAL-EUR)

Sega Megadrive II (PAL-EUR)

Autopsy:

La versione della console con la propria scatola la trovate qui.

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Sega Mega Drive è il nome di una console 16 bit rilasciata da SEGA in Giappone il 29 ottobre 1988, in Europa il 20 novembre 1990 e negli Stati Uniti il 14 agosto 1989 con il nome di Sega Genesis. La console, venduta al lancio in abbinamento con il videogioco Altered Beast, attirò subito l’attenzione degli appassionati per la sua velocità e le alte capacità grafiche.

Era il 1989. Il Nintendo Entertainment System regnava incontrastato nel mercato dei videogiochi da più di cinque anni ed era venuto il momento che la SEGA presentasse il suo nuovo cavallo di battaglia al mercato occidentale.

Il Sega Master System, sebbene graficamente superiore al NES, non aveva lasciato un’impronta determinante nel mercato americano (in Europa aveva invece ottenuto una grande popolarità) e da questo parziale insuccesso la Sega aveva capito che la nuova macchina doveva essere tecnicamente superiore a tutte le altre ma soprattutto supportata da una folta schiera di sviluppatori esterni che contribuissero ad arricchire la libreria di giochi (proprio la mancanza di supporto di terze parti fu infatti considerata la principale causa del modesto successo del Master System). Dopo due anni di sviluppo e ricerca, verso l’estate del 1989, la SEGA presentò al mondo il sistema di nuova generazione, denominato Genesis negli USA e Mega Drive in Europa e in Giappone, con una campagna di marketing piuttosto aggressiva.

Dal Natale 1990 il Mega Drive riuscì a superare anche le vendite del Nes (nonostante quest’ultima fosse ancora la console più diffusa). Il TG16, seppur dotato di ottimi giochi, non aveva speranza di raggiungere la diffusione della macchina della SEGA e la presentazione del Super NES della Nintendo era stata più volte rinviata (uno dei motivi di questi ritardi era che gli sviluppatori stavano producendo ancora giochi per il NES e la Nintendo non voleva rischiare di veder migrare le case software affiliate verso la piattaforma Mega Drive in attesa che la nuova macchina avesse una solida base di utenti). Intanto divenne molto popolare negli Stati Uniti la pubblicità televisiva con lo slogan “Genesis does what Nintendon’t” con l’intento di rendere nota la superiorità tecnica rispetto al Nes ma soprattutto il fatto che le conversioni per la nuova console Sega dei giochi arcade di quel periodo erano molto più fedeli agli originali da sala.

source: wikipedia

Sega Megadrive (NTSC-JAP) Boxed

Sega Megadrive (NTSC-JAP)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Sega Mega Drive è il nome di una console 16 bit rilasciata da SEGA in Giappone il 29 ottobre 1988, in Europa il 20 novembre 1990 e negli Stati Uniti il 14 agosto 1989 con il nome di Sega Genesis. La console, venduta al lancio in abbinamento con il videogioco Altered Beast, attirò subito l’attenzione degli appassionati per la sua velocità e le alte capacità grafiche.

Era il 1989. Il Nintendo Entertainment System regnava incontrastato nel mercato dei videogiochi da più di cinque anni ed era venuto il momento che la SEGA presentasse il suo nuovo cavallo di battaglia al mercato occidentale.

Il Sega Master System, sebbene graficamente superiore al NES, non aveva lasciato un’impronta determinante nel mercato americano (in Europa aveva invece ottenuto una grande popolarità) e da questo parziale insuccesso la Sega aveva capito che la nuova macchina doveva essere tecnicamente superiore a tutte le altre ma soprattutto supportata da una folta schiera di sviluppatori esterni che contribuissero ad arricchire la libreria di giochi (proprio la mancanza di supporto di terze parti fu infatti considerata la principale causa del modesto successo del Master System). Dopo due anni di sviluppo e ricerca, verso l’estate del 1989, la SEGA presentò al mondo il sistema di nuova generazione, denominato Genesis negli USA e Mega Drive in Europa e in Giappone, con una campagna di marketing piuttosto aggressiva.

Dal Natale 1990 il Mega Drive riuscì a superare anche le vendite del Nes (nonostante quest’ultima fosse ancora la console più diffusa). Il TG16, seppur dotato di ottimi giochi, non aveva speranza di raggiungere la diffusione della macchina della SEGA e la presentazione del Super NES della Nintendo era stata più volte rinviata (uno dei motivi di questi ritardi era che gli sviluppatori stavano producendo ancora giochi per il NES e la Nintendo non voleva rischiare di veder migrare le case software affiliate verso la piattaforma Mega Drive in attesa che la nuova macchina avesse una solida base di utenti). Intanto divenne molto popolare negli Stati Uniti la pubblicità televisiva con lo slogan “Genesis does what Nintendon’t” con l’intento di rendere nota la superiorità tecnica rispetto al Nes ma soprattutto il fatto che le conversioni per la nuova console Sega dei giochi arcade di quel periodo erano molto più fedeli agli originali da sala.

source: wikipedia

Sega SC-3000 Cartridges

13 January 2011 1 commento
Sega SC-3000 Cartridges

Autopsy:

Ciao a tutti. La donazione di Fabio D. Bovelacci ha risvegliato in me la voglia di cercare le cartucce Gioco per il computer Sega SC-3000. Come potete vedere dalle foto, qualcosa sono arrivato a trovare ;-D

Le cartucce sono (JAP) giapponesi, ma funzionano perfettamente con il mio SC-3000 versione PAL.

Sega SC-3000 games cartridges (JAP):

  • Safari Race
  • Monaco GP
  • Zaxxon
  • Safari Hunting
  • Sinbad Mystery
  • Yamato
  • Pop Flamer
  • Pachinko II
  • Lode Runner
  • Hustle Chumy
  • Exerion
  • Champion Boxing

source: sc-3000.com

Sega SC-3000

28 December 2010 Nessun commento
Sega SC-3000

Autopsy:

Grazie a Fabio D. Bovelacci ho finalmente tra le mani il mio secondo computer dell’infanzia (il primo era lo ZX-81 della Sinclair).

testo tratto dalla homepage di onehardware.it:

Nel lontano 1981 la Sega iniziò a sondare le acque per il lancio di una console da giochi tutta fatta in casa, il Sega Game 1000, sviluppata attorno al potente processore NEC 780C (un clone del più noto Zilog Z80) a 3.5 MHz.

La console, sospinta anche da 16kbit di memoria RAM, 16 kbit di memoria video, da un processore video Texas Instruments TMS9928A e uno audio Texas Instruments SN76489, fu finalmente lanciata sul mercato giapponese il 15 luglio 1983 (lo stesso giorno del rivale Nintendo Famicom!). Dopo qualche anno di modesti successi nel 1985 Sega decise di espandersi anche in Australia, Europa e Sudafrica.

Il concetto di una macchina da giochi a cartuccie era di grande interesse industriale e date le buone possibilità di guadagni con la vendita di giochi iniziarono a spuntare molti cloni, come l’Othello Multivision della Tsukada Original e il Telegames Personal Arcade (che poteva far girare sia i giochi Colecovision che quelli SG-1000).

source: onehardware.it sc-3000.com