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Archivio per la categoria ‘Commodore CBM/PET family’

Repairing & Cleaning a Commodore CBM 610

29 September 2013 Nessun commento
Characters rom & CPU 6509A

Questa galleria di immagini descrive alcune fasi della riparazione e pulizia del Commodore CBM 610.

Guasti riscontrati nel Commodore CBM 610:

  • Schermo Nero (Black Screen of Death)
  • Caratteri errati/confusi sullo schermo.
  • Tastiera fortemente ingiallita.
  • Condensatore di filtro esploso.

Lo schermo nero e’ stato risolto sostituendo la CPU 6509A mentre per il problema dei caratteri errati/confusi sullo schermo e’ stato risolto sostituendo la ROM caratteri con un’eprom 2532 opportunatamente programmata.

La tastiera fortemente ingiallita è stata sostituita con una nuova in buone condizioni del Commodore CBM 710. Amo la Commodore, quale sarà la differenza di una tastierta per CBM 610 e una tastiera del CBM 710? nessuna, sono identiche, no! la tastiera del CBM 710 ha due fili invertiti! (marrone/rosso) ;-D

Il condensatore di filtro esploso è stato rimosso.

Commodore CBM 610

29 September 2013 Nessun commento
Commodore CBM 610

Autopsy:

testo tratto dalla Homepage di Wikipedia:

La serie Commodore CBM-II fu una linea di personal computer ad 8 bit prodotti da Commodore Business Machines (CBM) tra il 1982 ed il 1984 come sostituti dei computer della serie Commodore PET. Era offerta in due versioni, una per l’impiego domestico ed una per quello professionale: entrambe erano basate sulla poco diffusa CPU MOS 6509, derivata dalla più conosciuta MOS 6502. I case di questi computer furono progettati dal centro stile Porsche Design.

La serie CBM-II era offerta in due varianti: la serie P per l’utenza domestica (“P” stava per “Personal”) e la serie B per l’utenza affari (“B” stava per “Business”). I computer della serie B erano offerti sia con un monitor monocromatico a fosfori verdi integrato ed una tastiera separata, detti “ad alto profilo” (“hi profile”) per l’altezza del case, sia con la tastiera integrata e senza monitor, detti “a basso profilo” (“lo profile”).

Caratteristica comune ad entrambe le serie era la CPU utilizzata, il MOS 6509, una versione derivata dal MOS 6502 capace di indirizzare fino ad 1 MB di memoria grazie all’uso del bank switching, anche se nessun modello di CBM-II montava più di 256 kB. Il chip sonoro era il MOS 6581 SID del Commodore 64, rispetto al quale presentava delle limitazioni dovute all’utilizzo di un clock più elevato (2 MHz). I computer CBM-II avevano una porta seriale RS232 ed una parallela IEEE-488 (per l’uso con unità a dischi e stampanti), come i precedenti modelli PET. Integrato in ROM era presente il Commodore BASIC in versione 4.0.

La serie P usava uno schermo a 40 colonne, per via dell’utilizzo del chip grafico MOS VIC-II, lo stesso montato sul Commodore 64, ed includeva 2 porte giochi in standard Atari. Il 6509 operava ad una frequenza di 1 MHz a causa dell’utilizzo del VIC-II, che internamente lavorava a 1 MHz.

La serie B usava invece un altro chip grafico, il MOS 6545 CRTC operante a 1,5 MHz, un chip grafico derivato dal Motorola 6845 che forniva un’immagine monocromatica ad 80 colonne, più adatta all’uso con word processor ed altri software per l’ufficio rispetto a quella a 40 colonne offerta dal VIC-II. Molti modelli montavano il Motorola 68B45 o il MOS 6545A1, chip grafici operanti a 2 MHz. Il 6509 della serie B era impostato per operare a 2 MHz di clock.

Era disponibile anche una scheda di espansione che montava un Intel 8088 grazie al quale era possibile utilizzare i sistemi operativi CP/M-86 e MS-DOS 1.25: i CBM-II non erano però compatibili IBM e per i suddetti DOS fu scritto pochissimo software specifico. Tale scheda era poi utilizzabile sono nei computer della serie P con case alto (“hi profile”) per via dei problemi di alimentazione e di spazio all’interno di quelli con case basso (“lo profile”).

A causa della popolarità del Commodore 64, negli Stati Uniti la serie “P” fu cancellata ancor prima di essere ufficialmente presentata così che solo pochi modelli furono venduti in quel Paese. In Europa furono commercializzati come CBM 500 ma non ottennero grandi risultati economici.

source: wikipedia

Commodore P500 (PET/CBM-II) pre-Production Prototype

18 September 2013 Nessun commento
Commodore P500 (PET-II) pre-Production Prototype

Autopsy:

Ho ricevuto questo computer da riparare per un amico con un classico errore di startup: The Black screen of Death.

Dopo un’attenta analisi del problema e grazie al test effettuato da Alessandro Polito, il componente incriminato era la CPU 6509.

testo tratto dalla Homepage di Wikipedia:

La serie Commodore CBM-II fu una linea di personal computer ad 8 bit prodotti da Commodore Business Machines (CBM) tra il 1982 ed il 1984 come sostituti dei computer della serie Commodore PET. Era offerta in due versioni, una per l’impiego domestico ed una per quello professionale: entrambe erano basate sulla poco diffusa CPU MOS 6509, derivata dalla più conosciuta MOS 6502. I case di questi computer furono progettati dal centro stile Porsche Design.

La serie CBM-II era offerta in due varianti: la serie P per l’utenza domestica (“P” stava per “Personal”) e la serie B per l’utenza affari (“B” stava per “Business”). I computer della serie B erano offerti sia con un monitor monocromatico a fosfori verdi integrato ed una tastiera separata, detti “ad alto profilo” (“hi profile”) per l’altezza del case, sia con la tastiera integrata e senza monitor, detti “a basso profilo” (“lo profile”).

Caratteristica comune ad entrambe le serie era la CPU utilizzata, il MOS 6509, una versione derivata dal MOS 6502 capace di indirizzare fino ad 1 MB di memoria grazie all’uso del bank switching, anche se nessun modello di CBM-II montava più di 256 kB. Il chip sonoro era il MOS 6581 SID del Commodore 64, rispetto al quale presentava delle limitazioni dovute all’utilizzo di un clock più elevato (2 MHz). I computer CBM-II avevano una porta seriale RS232 ed una parallela IEEE-488 (per l’uso con unità a dischi e stampanti), come i precedenti modelli PET. Integrato in ROM era presente il Commodore BASIC in versione 4.0.

La serie P usava uno schermo a 40 colonne, per via dell’utilizzo del chip grafico MOS VIC-II, lo stesso montato sul Commodore 64, ed includeva 2 porte giochi in standard Atari. Il 6509 operava ad una frequenza di 1 MHz a causa dell’utilizzo del VIC-II, che internamente lavorava a 1 MHz.

La serie B usava invece un altro chip grafico, il MOS 6545 CRTC operante a 1,5 MHz, un chip grafico derivato dal Motorola 6845 che forniva un’immagine monocromatica ad 80 colonne, più adatta all’uso con word processor ed altri software per l’ufficio rispetto a quella a 40 colonne offerta dal VIC-II. Molti modelli montavano il Motorola 68B45 o il MOS 6545A1, chip grafici operanti a 2 MHz. Il 6509 della serie B era impostato per operare a 2 MHz di clock.

Era disponibile anche una scheda di espansione che montava un Intel 8088 grazie al quale era possibile utilizzare i sistemi operativi CP/M-86 e MS-DOS 1.25: i CBM-II non erano però compatibili IBM e per i suddetti DOS fu scritto pochissimo software specifico. Tale scheda era poi utilizzabile sono nei computer della serie P con case alto (“hi profile”) per via dei problemi di alimentazione e di spazio all’interno di quelli con case basso (“lo profile”).

A causa della popolarità del Commodore 64, negli Stati Uniti la serie “P” fu cancellata ancor prima di essere ufficialmente presentata così che solo pochi modelli furono venduti in quel Paese. In Europa furono commercializzati come CBM 500 ma non ottennero grandi risultati economici.

source: wikipedia

Riparazione di due Commodore CBM 8296 con schermo nero

9 September 2013 Nessun commento

Questi due computer avevano il classico guasto: “Black screen of Death”

Il primo è stato riparato sostituendo una RAM (4264), parzialmente interrotta, l’alro aveva uno dei due chip PLA morto.

Devo ringraziare il mio amico Andrea per avermi fornito una scheda madre di un 8296 per pezzi di ricambio, dove ho recuperato il PLA che avevo bisogno.

Commodore CBM 8050 Cleaning and Repair

In questa gallery sono illustrate alcune fasi della pulizia del Commodore CBM 8050 Dual Drive Floppy Disk,  inoltre sono state fatte delle riparazioni che descrivo qui di seguito.

Difetto:

  • Died – Status LED: RED (5 Flash) Zero page error.

Componenti sostituiti:

  • 1 x 6502
  • 1 x 6532
  • 1 x 6522
  • The connectors of write enable sensors are inserted incorrectly.
  • Missing +5v on the PCB of the sensor circuit.
  • Dirtiness in the write enable sensor drive 0
  • Cleaning floppy drive heads.
  • Cleaning strap of the floppy drive.
  • Removing the filter capacitor.
  • The Analog PCB of the Floppy Drive is not fixed properly.
  • The Locking screws of the external box are not original.
  • Lost the felt which push the Floppy Disk vs the head.
  • Disk is present (Switch Motor) dirty.
  • General Cleaning.

Test formatting floppy disk:

Commodore CBM 8050 Dual Drive Floppy Disk

Commodore CBM 8050 Dual Drive Floppy Disk

Autopsy:

testo tratto dalla Homepage di Wikipedia:

Introdotte nel Maggio del 1980 il Commodore 8050 ed il Commodore 8250 sono unità dotate di doppio drive per floppy disk da 5¼” progettati per l’utilizzo con i computer Commodore a 8-bit. Adottano un case rettangolare largo in acciaio con la stessa forma di quello del Commodore 4040. Adottano inoltre l’interfaccia IEEE-488 usata nei computer della serie Commodore PET/CBM.

Il modello 8050 è un drive single side, mentre il 8250 può usare entrambi i lati del floppy disk simultaneamente. Entrambi i modelli usano un formato di memorizzazione quad density ovvero a quadrupla densità che permette di memorizzare circa 0.5 megabyte per ogni lato del floppy. Tale densità era simile a quella high density dei floppy disk per PC che vennero dopo, ma l’8050 ed il 8250 non potevano usare questi dischi in modo affidabile. I dischi quad density erano rari a quel tempo e così gli utenti trovarono che i tipici floppy disk double density erano sufficienti per queste periferiche.

Sia l’8050 che il 8250 non erano dispositivi dual mode non potevano infatti ne leggere ne scrivere i floppy disk formattati alla più bassa e comune capacità usata sui modelli Commodore 1541 o Commodore 4040.

Esistono alcune varianti di questi drive. Il Commodore 8250LP era un 8250 dotato di case a basso profilo e colorato. Il Commodore SFD-1001 era la versione a singolo drive del 8250 con un case stile Commodore 1541 (simile anche a quello del commodore 2031LP) spesso usato dai gestori delle BBS per la sua somiglianza fisica con il 1541 e per la sua maggiore capacità e velocità.

source: wikipedia

Commodore CBM 8032 w/o Monitor – Testing and Cleaning

Commodore CBM 8032 perfettamente funzionante ma senza Monitor donatami da Andrea Pierdomenico.

Riparazione & Pulizia di una scheda madre arruginita di un CBM 8032

CBM 8032: PCB - Before and After

Ho ricevuto da Rossano T. una scheda madre di un Commodore CBM 8032 da riparare.

La scheda madre era devastata dalla ruggine, molti componenti erano in corto circuito a causa della ruggine che era abbondante sui pin degli integrati. Purtroppo il computer era stato acceso per testarlo, causando il collasso totale di più componenti.

Ho installato 40 zoccoli per integrati perché alcuni componenti erano arrugginiti mentre altri erano guasti, tuttavia alcune piste sotto i chip erano mangiate dalla ruggine ed e ho dovuto ricostruire.

La riparazione e la pulizia mi ha portato via molto tempo e ci e’ voluta molta pazienza, all’incirca mi ci sono volute circa 10 ore per portare al termine la riparazione.

Componenti sostituiti:

  • 1 x 4650 (6845P) CRT Controller
  • 3 x 4116 RAM
  • 2 x 2114 Video RAM
  • 5 x 74LS244
  • 3 x 74LS74
  • 1 x 74LS02
  • 1 x 1uf 100v Capacitor

Fasi della riparazione:

Commodore CBM 8250 & CBM 8296 Motherboards for Spare Parts

Ringrazio un mio caro amico per la donazione di queste schede madri per recupero componenti.

  • Commodore Dual Drive Floppy Disk CBM 8250
  • Commodore CBM 8296

Tastiera Commodore CBM 8032-SK – Prima e Dopo la pulizia

11 March 2013 4 commenti

Commodore CBM 8032-SK Keyboard - Before and After cleaning Commodore CBM 8032-SK Keyboard - Before and After cleaning

Photo nel dettaglio:

Ho utilizzato il CIF Power Cream + Spugnetta per lavare i piatti. Sulla bachelite porosa si puo’ utilizzare anche la parte piu ruvida della spugnetta, non fa’ danni, da NON utilizzare mai sulla plastica che sia lucida/opaca o porosa, la graffia.

Devo ringraziare Andrea per avermi donato questa tastiera. La tastiera e’ stata subito utilizzata per sostituire quella sbagliata e non funzionante del mio 8296-D

Riparazione e Pulizia del computer Commodore CBM 8296

Ho ricevuto questo computer da riparare per un amico qualche giorno fa’. Il computer visualizzava solo uno schermo nero ed alcune volte un carattere casuale senza alcun segnale acustico di avvio al boot.

Ho sostituito i due integrati PLA 324745-01 (UE5) e 324744-01 (UE6) con due EPROM 27C512 da 70ns (opportunamente programmate). L’adattatore universale per il PLA mi è stato gentilmente donato da Manosoft.

Il computer purtroppo soffriva anche di un’altro difetto oltre le due PLA. Il computer eseguiva il boot con il classico segnale acustico ma lo schermo rimaneva nero, l’integrato 6545 (CRTC) risultava essere bruciato ed è stato sostituito.

Questo modello utilizza una ROM daughterboard al posto di una singola ROM 23128 (EPROM 27C128 pin compatibile). Ho costruito un’adattatore per preservare lo stato originale del 8296 e consentire l’inserimento della daughterboard dopo l’installazione dei due PLA non originali.

Commodore CBM 8296

Commodore CBM 8296

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di ComputerMuseum.it:

I computer della serie “8000″ della Commodore si distinguono per la loro ineguagliata originalità formale: il design che caratterizza il Commodore 8296 è talmente particolare da renderlo inconfondibile. La base e il guscio che racchiude il monitor del Commodore 8296 sono plasmati secondo le scelte stilistiche operate dai designer: si può facilmente verificare che all’interno sono perlopiù vuoti, fatto che ne testimonia l’assoluta indipendenza dall’hardware che contengono.

Il Commodore 8296 deriva formalmente dai modelli “PET”, levigati e arrotondati fino a renderli praticamente privi di angoli. La tastiera dell’ 8296, che apparentemente costituisce un unico blocco con la base, è in realtà separabile: un cavo a spirale provvede a mantenere la connessione con l’unità centrale. Il monitor del Commodore 8296, che conserva l’impronta della forma trapezoidale del PET, può ruotare attorno alla base cilindrica per essere orientato secondo le esigenze dell’utente. Nei primi anni ’80 la Commodore deteneva l’80% del mercato informatico in Europa.

La serie “8000″, di cui fa parte il Commodore 8296, ebbe un notevole successo nell’area “educational” del mercato americano: la Commodore, infatti, regalava un computer ad ogni scuola che ne avesse acquistati almeno due. Benchè gli insegnanti preferissero i più costosi Apple e Tandy Radio Shack la scelta finì inevitabilmente sui computer di Jack Tramiel.

source: computermuseum.it

 

Riparazione Commodore CBM 8296-D con schermo nero al boot

Ho ricevuto questo computer Commodore CBM 8296-D 1 anno fa. Il computer non ha mai funzionato e veniva visualizzato solo uno schermo nero senza alcun segnale acustico al boot.

La riparazione è stata molto semplice, ho sostituito i due integrati PLA 324745-01 (UE5) e 324744-01 (UE6) con due EPROM 27C512 da 70ns (opportunamente programmate). L’adattatore universale per il PLA mi è stato gentilmente donato da Manosoft.

Download:

Riparazione Commodore CBM 4032 (FAT 40)

24 November 2012 10 commenti

Alcune immagini scattate durante la riparazione e test del Commodore CBM 4032 (FAT 40).

Tutto e’ iniziato un’anno fa’, quando un mio caro amico “Gerben” mi ha spedito due Commodore non funzionanti: un 4032 FAT 40 e un 8296-D.

A suo tempo avevo dedicato poco tempo per verificare cosa c’era che non andava, ambedue presentavano un bel schermo NERO senza alcun startup BEEP e tra le poche verifiche che avevo fatto c’era anche il Monitor, verificato che l’alta tensione EAT non c’era su ambedue le mecchine e il finale di riga funzionava, avevo preferito passare a cose piu’ interessanti e meno impegnative ;-D

Siccome ho sempre poco da fare ;-D , li ho riposti nello scaffale, dopo averli puliti e fotografati, in attesa di momenti migliori.

Circa 1 mese e mezzo fa’ mentre fissavo questi due cadaveri nello scaffale, mi e’ venuto un forte dubbio, non e’ che l’EAT (il trasformatore di riga di alta tensione) mi rimane spento finche non ho un segnale di ingresso valido, il tutto avrebbe un senso, la griglia G4 non amplifica il raggio di elettroni se non ha nessun segnale oltre allo schermo nero in ingresso, sembra abbastanza logico.

A questo punto prendo il mio Commodore PET 3032 lo apro, metto accanto il 4032 e lo apro, swappo i monitor di uno e l’altro , cosciente pero’ che stavo sparando 40 colonne su un monitor che ne supporta 80 , niente di grave , ma i sincronismi se ne andavano per le sue, dunque subito pronto a spegnere, il test ha avuto un esisto positivo, il monitor del Commodore 4032 FAT 40, funzionava.

Cosi’ ho deciso di riparare la piastra madre del Commodore 4032 FAT 40, premetto che qui ci avevano gia’ messo le mani con svariate modifiche (inutili) per portarlo a FAT 40, la scheda madre era gia’ un pre 8032 ;-D

Verificato subito che la CPU 6502 se ne era andata (assenza del Clock in uscita), seguita anche dal CRTC 6845 (avevo dati in ingresso ma nulla in uscita) ho deciso di sostituirli,
ma nulla, schermo nero, niente beep, seguo con l’oscilloscopio i segnali delle ROM, e vedo che la ROM kernal Basic 4.0 se ne andata, seguita dalla EPROM edit 4.0 50hz.

Sostituisco i componenti guasti, qualcosa si muove, niente beep, alcuni caratteri ben confusi appaiono sullo schermo, nulla, continuo a cercare, sostituisco alcuni 74xx sospetti e alcuni condensatori che se ne stavano andando, sostituisco anche gli odiosi zoccoletti bianchi super economici che utilizzava mamma Commodore e poi … ho “zoccolato” lo “zoccolabile” ;-D

Dopo tutto questo ben di dio, appare una schermata alla ‘matrix’ dove a volte c’e’ il startup Beep a volte no, a volte Appare il Basic , altre no.

Subito penso a un micro corto circuito , una pista interrotta, i condensatori di filtro , nulla, ogni tanto funziona, ogni tanto no, a volte il beep … altre no.

Oggi preso da un raptus omicida, lo accendo e lo lascio acceso 30 minuti completamente inchiodato, lo spengo , e lo riaccendo, non si accende piu’, morto.

Interessante questa cosa, tutte le mie prove si basavano in accendere e spegnere , non lo avevo mai lasciato acceso piu’ di 5 minuti. Armato di ghiaccio sintetico , spruzzo tutto quello che aveva un senso spruzzare, Ram, 7812, LM 309k , Video Ram, Data Buffer ..nulla, non si riprende , lo lascio rafreddare, lo riaccendo, si riaccende.

Decido di procedere all’incontrario , saro’ io a riscaldare, prendo il Phon, scaldo la Ram i 7812..ect..ect.. , nulla si accende (sempre inchiodato pieno di caratteri a caso , ogni tanto beepa)
comincio a scaldare la CPU il VIA il PIA la logica per l’indirizzamento della memoria, nulla, preso da una crisi isterica, scaldo le ROM , nulla a questo punto, scaldo anche la Edit 4.0 EPROM , muore, non si accende piu’ , la raffreddo si riaccende.

Sempre piu’ interessante, una EPROM D2716 nuova , morta, non e’ possibile, invece lo e’ , prendo un’altra EPROM D2716 , la programmo e questo gran bastardo si accede perfettamente con lo startup BEEP.

Problemi… questo 4032 e’ troppo intelligente e mi legge nel pensiero scrive da solo perlopiu’ con la tastiera staccata, fantastico , anche il chip controller tastiera 6520 se ne andato, ovviamente non potevo verificarlo prima.

Sostituito anche questo componente sembra funzionare, scrivo qualcosa, il key matrix se ne andato a ‘puttane’ tutti i caratteri che scrivo sono sfalsati, merda, ed ora? non e’ che ho altri EDIT 4.0 Rom 50Hz da provare, qui c’e’ proprio un problema di tastiera Normal / Business / Graphics,  stremato, cerco su internet e trovo un’altro ‘sfortunato’ con lo stesso problema, anche lui come me ha un 4032 FAT 40 con tastiera Grafica e non Business.

Leggo il forum, le risposte non sono chiare , la gente e’ incredula pero’ il problema e’ serio, esistono PET 4032 FAT40 con tastiera Grafica e ci sono documentazioni sui vecchi PDF della rivista TORPET del 1981-82…. che parlano di questa cosa.

Nessuno ne sa niente, un po’ un palleggio, il tipo ovviamente si scazza e patcha le rom da solo facendo le diff tra la EDIT-4.0-Graphics Keyboard 60hz e quella 50hz con la Business Keyboard, ci riesce, chiede di mettere questa ROM su Zimmer ma nessuno la mette (tuttora non c’e') fortunatamente il LINK e’ ancora valido, scarico la rom, prendo un’eprom D2716, cazzo e’ piena, eraso la eprom con UV , programmo, e MERDA! funziona tutto.

Ora non mi resta di chiudere il tutto e prendere in mano qualcosa d’altro da riparare ;-D

Download: edit-4-80-n-50Hz.901498-01 (633)

Commodore PET 2001-32N

20 September 2012 Nessun commento
Commodore PET 2001-32N

Autopsy:

Il Commodore PET 2001-N (N = Nuova Versione) è il diretto successore del Commodore PET-2001 e ne ricalca la caratteristica forma particolare con il monitor trapezoidale e il cabinet costruito in metallo.

La piccola tastiera fuori standard del Commodore PET 2001 è stata sostituita da una tastiera standard e l’unita di massa (registratore a cassette) che prima era inserito nel corpo della tastiera ora verra’ connesso esternamente.

testo tratto dalla Homepage di Wikipedia:

Il Commodore PET, successivamente Commodore CBM, è stata una famiglia di personal computer a 8 bit della Commodore. Il primo modello commercializzato (primo personal computer della Commodore) è stato il PET 2001 risalente al 1977 e progettato da Chuck Peddle.

Si dice che PET (che in inglese significa piccolo animale domestico) sia l’acronimo di “Personal Electronic Transactor” (tutto-fare elettronico personale). Si trattava del primo computer di massa realizzato su di un blocco monolitico della storia (il primo computer all-in-one è stato lo Sphere 1 nel 1975). Nel case (involucro) erano infatti compresi l’unità centrale (CPU), la tastiera, il monitor ed anche l’unità a nastro (un registratore a cassette) come memoria di massa.

 Il PET, basato sul processore MOS 6502 a 1 MHz, aveva 4 KB (PET 2001-4) o 8 KB (PET 2001-8) di RAM e 14 KB di ROM, con BASIC e sistema operativo installati su ROM.

Il PET 2001 presentava un elementare interprete BASIC, il Commodore BASIC (progettato dalla Microsoft ed acquistato dalla Commodore) che, unitamente al KERNAL (insieme di routine di I/O) e all’editor dello schermo, costituiva il sistema operativo della macchina. La modalità grafica disponibile era la sola modalità testo, visualizzazione monocromatica. Lo schermo era da 9″ in bianco e nero, o da 12″ a fosfori verdi o sempre bianco nero.

 source: wikipedia