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Archivio per la categoria ‘Sinclair family’

Sostituzione membrana del ZX Spectrum 128k (heatsink)

Buy a new Sinclair Spectrum 128k new Keyboard membrane

Sostituzione Membrana:

Semplici passi per sostituire la membrana del Sinclair ZX Spectrum 128k (heatsink).

  • Acquista la nuova membrana per lo Spectrum 128k (heatsink).
  • Svita le otto viti sul fondo dello Spectrum.
  • Gentilmente scollega la tastiera dai connettori posti sulla scheda madre.
  • Rimuovi il retro della tastiera.
  • Svita il blocco che tiene premuta il flat della tastiera.
  • Rimuovi la vecchia membrana.
  • Pulisci la tastiera con aria spray e un pennello morbido.
  • Installa la nuova membrana.
  • Chiudi il retro della tastiera.
  • Molto gentilmente metti il blocco tastiera e avvitalo.
  • La tastiera ora è pronta per essere collegata.
  • Molto gentilmente inserisci i due flat nei connettori posti sulla scheda madre.
  • Il tuo Sinclair ZX Spectrum 128k ora è  come nuovo.

source: rwapsoftware.co.uk

Sinclair ZX80 Original Power Supply

Ringrazio un mio caro amico per avermi trovato l’alimentatore originale del mio Sinclair ZX80.

Sotituzione Membrana/Tastiera per il Sinclair ZX81

Sinclair ZX81 Keyboard membrane

Sostituzione Tastiera:

Semplici passi per sostituire la tastiera (membrana) del Sinclair ZX81. La rimozione della vecchia tastiera non e’ illustrata ma risulta un lavoro molto semplice.

  • Apri il Sinclair ZX81
  • Prova la tastiera se si incastra perfettamente.
  • Rimuovi la protezione dell’adesivo.
  • inserisci i connettori della tastiera nelle apposite fessure e premi con decisione la tastiera per far aderire l’adesivo.
  • Controllo i connettori della tastiera.
  • Delicatamente inserisci i connettori nel PCB del Sinclair ZX81.
  • Richiudi il Sinclair ZX81.
  • Divertiti.

source: rwapsoftware.co.uk

Sinclair ZX80

Sinclair ZX80 (details)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Il Sinclair ZX80 è un home computer costruito nel 1980 dalla Sinclair Research di Clive Sinclair basato sul microprocessore NEC µPD780C-1 (un clone dello Zilog Z80A) con clock a 3,25 MHz. Lo ZX80 ha un’importanza storica perché segnò il passaggio dei computer dal mondo hobbistico a quello dell’elettronica di consumo: prima di esso, infatti, i computer erano venduti o in kit di montaggio, economici ma difficili da assemblare per i non esperti, o come costose macchine professionali già pronte all’uso come il Commodore PET o il Radio Shack TRS-80. Lo ZX80 veniva invece offerto (solo per corrispondenza) al competitivo prezzo di £ 79,95 in versione kit o £ 99,95 in versione assemblata.

Il computer fu progettato da Jim Westwood: il suo case in plastica bianca si faceva notare per la caratteristica tastiera a membrana integrata nel corpo macchina, una soluzione ripresa poi anche dallo ZX81. La scheda madre conteneva: 1 KByte di RAM (statica) utilizzabile dall’utente; una ROM da 4 KByte contenente il sistema operativo della macchina, il linguaggio di programmazione Sinclair BASIC ed un editor; un modulatore video ed un’interfaccia per un registratore a cassette, l’unica memoria di massa supportata di serie dallo ZX80.

La CPU scelta era lo Zilog Z80A a 3,25 MHz, anche se la maggior parte delle macchine montava il µPD780C, un clone prodotto da NEC. Il Sinclair ZX80 non era dotato di sonoro e l’unica modalità video che supportava era quella testuale monocromatica, con uno schermo di 32×22 caratteri. I comandi del BASIC non venivano inseriti ‘lettera per lettera’, ma venivano selezionati come avviene in una calcolatrice scientifica: ad ogni tasto erano associati differenti comandi che venivano scelti mediante l’uso di speciali tasti funzione.

source: wikipedia

Sinclair ZX Interface 1 + ZX Microdrive

ZX Microdrive and Spectrum close-up

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

ZX Microdrive

Lo ZX Microdrive era un sistema di memorizzazione a nastro magnetico originariamente proposto da Andrew Grillet durante un colloquio di lavoro con Sinclair Research Ltd, per quello che sarebbe diventato lo ZX81. Grillet proponeva “una variante del sistema Stereo 8 Learjet, modificato in maniera da permettere a due immagini centrali da 64k per traccia di scambiarsi, svolgendosi e riavvolgendosi, usando il protocollo KUTS”. Lo ZX81 aveva solo 1k di RAM. Grillet ricevette un’offerta migliore da Xerox Corporation, e non lavorò mai né allo ZX81, né allo Spectrum.

Il Microdrive era molto più piccolo al suo debutto, nel Luglio 1983, per l’home computer ZX Spectrum. La tecnologia dei Microdrive venne successivamente usata nel Sinclair QL e nei personal computer One Per Desk di ICL. L’ingegnere principale artefice del Microdrive era Ben Cheese.

 ZX Interface 1

La ZX Interface 1, periferica della Sinclair Research per il suo home computer ZX Spectrum, fu lanciata nel 1983. Originariamente concepita come interfaccia di rete locale da usare nelle classi scolastiche, venne modificata prima del lancio in modo da poter pilotare fino a otto ZX Microdrive. Comprendeva anche una interfaccia RS-232 a 9 piedini (destinata principalmente all’uso con le stampanti) capace di operare fino a 19,2 kbit/s — un raro esempio d’uso di un connettore standard da parte di Sinclair.

A forma di un cuneo da incastrare sotto lo ZX Spectrum, la ZX Interface 1 disponeva di 8 kB di ROM, contenenti il software di controllo per i Microdrive, la porta RS-232 e l’interfaccia di rete. La ROM si agganciava al gestore d’errori del BASIC Sinclair per estenderne la sintassi con nuove istruzioni. Questo meccanismo divenne uno standard ufficiale, e altri sviluppatori impararono presto a usarlo per creare altre estensioni per il BASIC.

Download: ZX Microdrive and Interface 1 Manual (PDF) (1049)

source: wikipedia

Timex Sinclair 1000 (16k Ram Exp and Software) Boxed/Unwrapped

30 December 2012 Nessun commento
Timex Sinclair 1000 Boxed and Unwrapped

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Timex Corporation era la società che produceva per conto di Sinclair Research gli ZX81 sia come kit che come computer assemblato. Grazie ad un accordo con Sinclair, Timex poté esportare il computer negli Stati Uniti d’America (1982) e venderlo come Timex Sinclair 1000 (TS1000): rispetto allo ZX81, aveva una dotazione doppia di RAM (2 kB) ed un’uscita video in standard NTSC.

Ma le vendite del TS1000 non andavano bene. I fattori negativi erano due: la scarsità di memoria e la tastiera.[10] Per ovviare a ciò Timex decise di modificare il computer, utilizzando un case simile a quello dello ZX Spectrum, compresa la tastiera in gomma, e di dotarlo di serie di 16 kB di RAM. Per accogliere la RAM aggiuntiva fu modificata la scheda madre, che vide anche il chip ULA saldato direttamente su di essa, senza l’uso di zoccolini. Il computer ricevette anche una ROM modificata che correggeva i bug del TS1000/ZX81. Un limite del computer era che la memoria poteva essere ulteriormente espansa solo di altri 16 kB mediante l’uso di un modulo esterno: tagli superiori di RAM richiedevano una modifica alla scheda madre. Con queste novità la macchina fu messa in vendita come Timex Sinclair 1500 (TS1500) nel 1983, sia negli USA che in Portogallo.

Nonostante queste modifiche, il computer non vendette molto, principalmente perché fu messo in commercio troppo tardi: nel 1983, anno della sua presentazione, negli Stati Uniti il Commodore 64 stava già dominando la scena degli home computer mentre in Europa lo ZX Spectrum “vero” rappresentava un’alternativa molto più interessante e ad un prezzo di poco superiore.

source: wikipedia

Sinclair ZX81 Personal Computer (Boxed)

27 November 2012 Nessun commento
Sinclair ZX81 Personal Computer (Boxed)

Autopsy:

Le immagini della componentistica interna le potete trovare qui.

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Il Sinclair ZX 81 è un home computer basato sul processore Zilog Z80A prodotto da Sinclair Research. Fu presentato nel 1981 come successore del Sinclair ZX80. Il computer era acquistabile sia già assemblato sia, ad un costo inferiore, come kit da montare. Il case fu disegnato da Rick Dickinson. Come lo ZX80, anche lo ZX81 disponeva di una semplice uscita TV, caricava e salvava i programmi tramite un normale registratore a cassette e presentava una particolare tastiera a membrana.

Lo ZX81 ha avuto un successo sopra ogni aspettativa: nonostante la sua semplicità, ne sono stati venduti più di 1 milione di esemplari.

Come nello ZX80, il processore era un compatibile Z80 prodotto da NEC, operante ad un clock di 3,25 MHz, ma la ROM era cresciuta a 8 kB. Grazie alla maggior capacità, trovava alloggio una versione riveduta del Sinclair BASIC che introduceva il supporto ai numeri in virgola mobile. La ROM era stata adattata da quella dello ZX80 da Steve Vickers per Nine Tiles Ltd, che aveva prodotto la prima versione del Sinclair BASIC. La nuova ROM era compatibile anche con lo ZX80 e Sinclair la offrì, insieme ad una nuova maschera per la tastiera, come kit di aggiornamento per quel computer.

Il sistema di base integrava 1 kB di RAM, usata per memorizzare le variabili di sistema, l’immagine dello schermo, il programma e tutti i dati. Lo schermo aveva una unica modalità testuale con 32 colonne per 24 righe: usando dei particolari caratteri semi-grafici del set di caratteri contenuto in ROM posizionati con il comando PLOT era possibile creare dei disegni con una risoluzione di 64×48 punti. Lo ZX81 usava una memoria video, lo screen buffer, ridimensionabile, che poteva essere aumentata o diminuita a seconda della memoria installata e/o del quantitativo di RAM libera.

La RAM di base poteva essere aumentata fino a 16 KByte con un’apposita espansione esterna prodotta dalla stessa Sinclair. Alcuni produttori indipendenti realizzarono espansioni molto più grandi fino a raggiungere i 64 Kbyte. È da notare che le espansioni di memoria più capaci spesso avevano problemi di raffreddamento e non era infrequente che l’involucro di plastica si deformasse. Il BASIC era ampliato rispetto al suo predecessore e poteva utilizzare anche numeri in virgola mobile. Oltre alla suddetta espansione di memoria, al computer era possibile collegare una mini stampante elettrostatica che utilizzava una speciale carta rivestita da un sottile film di alluminio.

source: wikipedia

New donations – Spectrum +2 Boxed / Joy CD32 / C2N old model

Oggi un mio amico mi ha donato delle cose veramente interessanti. Grazie Damiano (Manosoft).

Cose che mi sono state donate:

  • Sinclair ZX Spectrum +2 Boxed.
  • Commodore CD32 Joypad Brand new.
  • VIC-20 Expansion Cartridge.
  • Commodore C2N old model.
  • Joystick Microswitch – The Bug from Cheetah.

Sinclair QL-Toolkit

Sinclair QL-Toolkit

Autopsy:

Il Sinclair QL-Toolkit e’ un cofanetto di Tony Tebby, gia’ autore del QDos e SMSQ/e per Sinclair QL e pubblicato dalla Sinclair. Il cofanetto contiene il Manuale e la cartuccia Microdrive.

Sinclair ZX Spectrum 16k per Pezzi di ricambio

Sinclair ZX Spectrum 16k funzionante utilizzato per pezzi di ricambio.

Cavo Scart RGB & Microdrive per Sinclair QL da RWAP Software

Autopsy:

source: rwapsoftware.co.uk

A new Sinclair QL Membrane from RWAP Software

Sostituzione della membrana del Sinclair QL e riassemblaggio della tastiera.

source: rwapsoftware.co.uk

Sinclair QL

Sinclair QL

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Il Sinclair QL è un computer di fascia home/personal, nato negli anni Ottanta dalla prolifica mente di Sir Clive Sinclair, il papà di numerosi computer assai popolari all’epoca, quali lo ZX 80, lo ZX 81, e lo Spectrum. Il nome QL sta per Quantum Leap (che in inglese sta a significare sia “salto quantico”, che “innovazione discreta” in un determinato ambito), e venne presentato nel febbraio 1984.

Questo piccolo gioiello avrebbe meritato più spazio nella storia dell’informatica per le molte caratteristiche originali (ad esempio il SO multitasking preemptive), ma sfortunatamente nacque imperfetto e con un hardware decisamente spartano, nel momento in cui la concorrenza si stava spingendo assai oltre.

Il QL infatti era dotato di una tastiera a membrana al posto di quella meccanica solitamente adottata e di due microdrive incorporati con una capacità di soli 100 kB, nell’epoca in cui tutti i concorrenti si stavano orientando verso i più capienti e veloci floppy disk (Apple addirittura verso quelli da 3,5 pollici). La progettazione e l’utilizzo di queste periferiche, nell’ottica del risparmio sui costi, causarono però una scarsa affidabilità del sistema. Solamente più tardi venne commercializzata da terze parti una scheda di espansione con una porta parallela Centronics e una porta per floppy disk, che permise di collegare al QL di periferiche più standard.

source: wikipedia

Sinclair ZX Spectrum+

Sinclair ZX Spectrum+

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Lo Spectrum+, sebbene sostenuto in Italia da una ragionevole campagna di marketing consisteva in un semplice restyling: di fatto si trattava di un 48K dotato di tastiera rigida (venne venduto anche un kit per sostituire la tastiera del 48K “classico” con quella del “Plus”).

Nonostante tutto a fine anno la Sinclair deteneva ancora il 43% del mercato Britannico superando, almeno sul suolo nazionale, Commodore e Acorn.

source: wikipedia

Sinclair ZX Spectrum+ 128k

23 September 2009 Nessun commento
ZX Spectrum+ 128k

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Lo Spectrum+, sebbene sostenuto in Italia da una ragionevole campagna di marketing consisteva in un semplice restyling: di fatto si trattava di un 48K dotato di tastiera rigida (venne venduto anche un kit per sostituire la tastiera del 48K “classico” con quella del “Plus”). Nonostante tutto a fine anno la Sinclair deteneva ancora il 43% del mercato Britannico superando, almeno sul suolo nazionale, Commodore e Acorn.

Le promesse del governo inglese nel 1985 e la presentazione dello Spectrum+ 128k (lanciato inizialmente in Spagna con la collaborazione della Inves) che avvenne ufficialmente a Natale dello stesso anno non salvarono la società, che aveva investito troppo nel tentativo di commercializzare QL e C5.

Le nuove Features introdotte dello Spectrum+ 128k furono: 3 canali audio con il chip AY-3-8912 chip, compatibilita’ MIDI, interfaccia seriale RS-232, uscita RGB per monitor, 32 KB di ROM e un Tastierino numerico esterno.

Nel marzo 1986 la Sinclair Research fu venduta alla società che era stata la sua più accanita concorrente, la Amstrad di Alan Sugar.

source: wikipedia