Riparazione Atari 2600
Riparazione Atari 2600
Difetto:
- La seconda porta Joystick non funziona correttamente.
Componenti sostituiti:
- Sostituzione 1 x 6532 RAM-I/O-Timer (RIOT)
Riparazione Atari 2600
Difetto:
Componenti sostituiti:
Javatari e’ un’emulatore di Atari 2600 scritto in Java che non richiede librerie esterne per poter funzionare.
Features:
Changelog:
Download: Javatari JAR v4.1 (Needs Java 6 or greater) (1028)
source: javatari.org
Autopsy:
L’HS2 e’ un adattatore Joystick per le console Coleco Vision & Atari 2600. Questo buffo e “inutile” oggetto trasforma il vostro Joystick/Pad in uno simil-Arcade.
Autopsy:
Questa versione della console Coleco Vision Secam (Péritel/Euroconnector) al suo interno monta il PCB 91162 REV D che si differenzia dalla classica versione con PCB 91209 perche’ integra al suo interno un convertitore di segnale video da Y (B-Y) (R-Y) a RGB che però è separato dalla scheda madre.
Questo mi fa pensare che in teoria tutte le versioni PAL che utilizzano il VDP 9929A con PCB 91162 REV D e con uscita RF possono essere modificate per avere un segnale video RGB aggiungendo questo convertitore di segnale esterno.
testo tratto dalla homepage di Wikipedia:
Il ColecoVision è una console giochi di seconda generazione prodotta da Coleco e commercializzata negli Stati Uniti d’America a partire dal mese di agosto del 1982, distribuita in Europa da CBS come CBS ColecoVision.
Allegato alla console c’era un adattamento del videogioco arcade Donkey Kong, che contribuì al successo iniziale del ColecoVision. Il maggior antagonista della console fu l’Atari 5200 che, nonostante fosse tecnicamente superiore al ColecoVision, riscosse un minor successo commerciale; anche il Mattel Intellivision non riuscì a far registrare i record di vendita del ColecoVision.
Venne ritirata dal mercato nel 1984, dopo la crisi dei videogiochi del 1983. Fino ad allora ne furono prodotte complessivamente 6 milioni di unità.
La società Coleco era stata fondata nel 1932 e produceva scarpe e borse di pelle. Nel giro di qualche decennio iniziò a produrre piscine per esterni e oggetti ricreativi e sportivi, divenendo leader del mercato. Nel 1968 acquistò la Eagle Toys, che produceva flipper e giochi elettromeccanici. Successivamente Coleco decise di inserirsi nel mercato dei videogiochi con il Telstar, venduto a 50 dollari: grazie al prezzo ed alla rete di distribuzione divenne uno dei concorrenti della console Atari 2600.
Nel 1982 Coleco presentò l’erede del Telstar, una console con caratteristiche tecniche tali da poter riprodurre con fedeltà la qualità dei giochi arcade dell’epoca. Il ColecoVision fu lanciato con abbinata la conversione di Donkey Kong e 12 giochi già disponibili mentre altri 10 furono disponibili entro la fine dell’anno.
In tutto, furono realizzati circa 145 giochi differenti, distribuiti su cartuccia, la maggior parte dei quali erano conversioni di famosi giochi da bar quali Zaxxon, Donkey Kong Junior, Carnival, Lady Bug, Mouse Trap, Smurf: Rescue in Gargamel’s Castle e Spy Hunter, il titolo meglio convertito.
Dal lancio alla fine del 1982 furono vendute circa 550.000 console, grazie anche a Donkey Kong, il gioco abbinato alla console.
Agli inizi del 1983 le vendite superarono 1 milione di unità ma poi arrivò la crisi dei videogiochi del 1983 e, fino al primo trimestre 1984, il ColecoVision fece registrare solo un altro milione di console vendute. A metà del 1984 Coleco decise di chiudere il suo reparto dei videogiochi, ritirandosi definitivamente dal quel mercato alla fine dell’estate del 1985.
Nel 1986 Bit Corporation produsse un clone del ColecoVision chiamato Dina, venduto anche negli Stati Uniti d’America da Telegames come Telegames Personal Arcade.
River West Brands detiene attualmente i diritti sul marchio ColecoVision.
source: wikipedia
Javatari e’ un’emulatore di Atari 2600 scritto in Java che non richiede librerie esterne per poter funzionare.
Features:
Changelog;
Download: Javatari JAR v4.0 (Needs Java 6 or greater) (897)
source: javatari.org
Javatari e’ un’emulatore di Atari 2600 scritto in Java che non richiede librerie esterne per poter funzionare.
Features:
Changelog;
Download: Javatari JAR v3.40 (Needs Java 6 or greater) (973)
source: javatari.org
Autopsy:
testo tratto dalla homepage di Wikipedia:
L’Intellivision è una console da gioco messa in commercio da Mattel nel 1979, collegabile a un televisore.
La progettazione dell’Intellivision iniziò dal 1978, per opera di Mattel Electronics, il nome della sezione dell’azienda dedicata ai giochi elettronici. Una prima commercializzazione avvenne nel 1979, in California, con una disponibilità di quattro giochi, tutti prodotti dalla APH Technological Consulting. Nel 1980 fu estesa in tutto il territorio statunitense a un prezzo indicativo di 299$ e con un gioco incluso (Las Vegas Poker & Blackjack).
In quel periodo il settore del mercato era dominato da Atari, con la sua console Atari 2600 (o Atari VCS; 1977); altri sistemi da gioco erano prodotti da Fairchild Semiconductor, Bally Technologies e Magnavox. Intellivision riuscì a mettere seriamente in discussione il predominio assunto da Atari.
Venne prodotta una campagna pubblicitaria comparativa, con la partecipazione di George Plimpton, che attaccava senza riguardi le capacità dell’Atari 2600.
Mattel Intellivision SECAM Motherboard:
source: wikipedia
Autopsy:
Il ChessMate della Commodore è un gioco degli scacchi costruito con la tecnologia del MOS KIM-1. Per la visualizzazione delle mosse/coordinate utilizza 4 display a led alfanumerici piu quattro led di status e per i movimenti una tastiera a membrana. Al suo interno troviamo una CPU MOS 6504, 64 byte di RAM e 1 kbyte ROM.
Download:
Video:
Autopsy:
Il cavo RGB del computer Schneider (radiola/philips) VG-5000 e’ compatibile con il VideoPac G7200.
testo tratto dalla homepage di Wikipedia:
Il termine Videopac indica la versione europea della console Magnavox Odyssey². Venne commercializzata nel 1978 in Europa dalla Philips e, come la versione americana, dovette contrastare il successo delle nuove console a cartucce come il Fairchild Channel F e l’Atari 2600.
Il Videopac vantava caratteristiche tecniche superiori all’Atari 2600, ma che non bastarono per fargli detenere la leadership del mercato. Basato su un microprocessore Intel 8048 a 1,79 MHz era capace di visualizzare 4 sprite personalizzati (dimensioni 8×8 pixel) e 12 sprite predefiniti (da una libreria di 64, precaricata in ROM): in entrambi i casi gli sprite erano monocromatici, con i colori visualizzabili che erano massimo 8, scelti fra possibili 16 tonalità della tavolozza della console. Il sonoro era alquanto primitivo e consisteva in un registro a scorrimento che poteva lavorare a 2 frequenze e grazie al quale era capace di riprodurre semplici toni e da un generatore di rumore bianco. La risoluzione grafica era di 160×200 pixel. Sia l’audio che la grafica erano gestite da un coprocessore sviluppato appositamente da Intel per la console, realizzato sia in versione NTSC (Intel 8244) che PAL (Intel 8245).
Il modello di base, nonché il più economico, fu il G7000, caratterizzato dalla presenza di joystick classici – dotati di un solo tasto e predisposti per la calibrazione automatica in 8 direzioni – e una tastiera alfanumerica a membrana che consentiva operazioni quali l’inserimento di nomi nella tabella dei record. Come sostanzioso extra, il G7200 incorporò un monitor da 9′ e un design piuttosto accattivante, qualità che ne innalzarono il prezzo considerevolmente. Il G7400+ (versione europea dell’Odyssey 3, mai commercializzato negli USA) incrementò non poco le potenzialità del sistema grazie a caratteristiche tecniche da capogiro. Il cuore della macchina fu uno Zilog Z80 coadiuvato da un processore grafico in grado di riprodurre sfondi sensibilmente più ricchi di colori. Anche la memoria ricevette un sostanzioso aumento, grazie a una RAM di ben 16 kilobyte e all’implemento di ben 16 kilobyte nelle cartucce di ultima generazione. Questi modelli furono prodotti dalla casa madre, la Philips, che vendette la licenza della tecnologia Videopac anche a terzi. A tal riguardo citiamo Siera, Saba, Schneider e CVS che permisero, ad esempio, di identificare Videopac come Jet piuttosto che Jopac.
Download: Philips VideoPac G7200 Schematics (1381)
Playing Munchkin game:
source: wikipedia
Autopsy:
testo tratto dalla homepage di Wikipedia:
Il Texas Instruments TI-99/4A, meglio noto come TI-99/4a, è stato uno dei primi home computer, cioè computer per uso casalingo a larga diffusione. Prodotto dalla Texas Instruments e commercializzato a partire dal giugno del 1981, il TI-99/4A era una versione potenziata del modello TI-99/4 commercializzato alla fine del 1979. Il TI-99/4A supportava sin dall’inizio la scrittura in minuscolo (a differenza di altre macchine dell’epoca che richiedevano una specifica espansione) e una tastiera a piena escursione.
Il TI-99/4A si basa sul TMS-9900, una CPU a 16 bit con clock a 3MHz. Costruito intorno ad un unico blocco, che racchiudeva al suo interno la CPU, la scheda madre e lo slot a cartucce (SSC Solid State Cartridges), disponeva tra i vari optional anche di un drive per floppy da 5.25″, una scheda seriale RS-232 munita di due porte seriali e una parallela, una scheda P-Code per il supporto al linguaggio di programmazione Pascal, una stampante termica, un accoppiatore acustico, unità a nastro per il salvataggio e il caricamento dei dati (su normali musicassette), una coppia di joystick e un’espansione di memoria da 32 kB.
Particolarità della macchina era quella di essere venduta provvista già di monitor (una versione modificata di un TV-Color Zenith da 13″), in quanto l’adattatore RF per il collegamento ad una normale TV non ottenne mai la certificazione FCC. In italia era venduto senza monitor e l’uscita video era pienamente compatibile con i normali televisori; la grafica era basata su 16 colori e una risoluzione di 256 x 192 pixel, organizzata in 32 colonne x 24 righe, con caratteri (ASCII o definibili dall’utente) a base 8 x 8 pixel. Altra particolarità per l’epoca era la presenza di un sintetizzatore vocale opzionale, esattamente come quello presente nell’Atari 2600, che permetteva di dotare il software o i giochi di sintesi vocale. Il sintetizzatore veniva fornito gratuitamente ai clienti dopo l’acquisto di un determinato numero di cartucce, e venne ampiamente adoperato da parecchi videogiochi scritti dalla stessa TI.
Il linguaggio di programmazione predefinito era il Basic, ma era possibile estenderne le capacità mediante l’uso di una cartuccia contenente l’Extended Basic, una versione provvista di un set di istruzioni più ampio, ottimizzato e con possibilità di gestire gli Sprites. Il computer in versione base, non consentiva l’utilizzo di routines in linguaggio macchina create dall’utente.
Per scrivere ed eseguire routines in linguaggio macchina era necessario acquistare separatamente il modulo “minimemory”, una cartuccia Solid State Memory prodotta dalla Texas Instruments, oppure espandere il sistema tramite il “Peripheral Expansion box”, sempre prodotto dalla TI, il quale permetteva poi, previa espansione della ram con il modulo da 32 KB, l’utilizzo del modulo “Editor Assembler”, una cartuccia Solid State Memory prodotta dalla TI, per scrivere programmi completi o subroutine in linguaggio macchina (assembler).
Playing Alpiner Cartridge:
source: wikipedia
Javatari e’ un’emulatore di Atari 2600 scritto in Java che non richiede librerie esterne per poter funzionare.
Features:
Changelog;
Download: Javatari JAR v3.30 (Needs Java 6) (913)
source: javatari.org
Javatari e’ un’emulatore di Atari 2600 scritto in Java che non richiede librerie esterne per poter funzionare.
Features:
Changelog;
Download: Javatari JAR v3.20 (Needs Java 6) (860)
source: javatari.org
Javatari e’ un’emulatore di Atari 2600 scritto in Java che non richiede librerie esterne per poter funzionare.
Features:
Changelog;
Download: Javatari JAR v3.12 (Needs Java 6) (796)
source: javatari.org
Stella aggiornamento alla versione v3.8.1 per Linux, MacOS X e Windows disponibile per il download.
Changelog:
Download: Stella v3.81 (1181)
source: stella.sourceforge.net
Javatari e’ un’emulatore di Atari 2600 scritto in Java che non richiede librerie esterne per poter funzionare.
Features:
Changelog;
Download: Javatari JAR v3.10 (Needs Java 6) (805)
source: javatari.org
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