Retronics copertura antipolvere per Amiga 1200
Copertura antipolvere per Amiga 1200 realizzato in materiale di alta qualità di circa 1 mm di spessore.
source: retronics.eu
Copertura antipolvere per Amiga 1200 realizzato in materiale di alta qualità di circa 1 mm di spessore.
source: retronics.eu
Prima di tutto vorrei ringraziare Ralf Schmitz per questo fantatico regalo.
Breve descrizione presa direttamente da Wikipedia della console Saba Videoplay (Fairchild Channel F):
La Fairchild Channel F è stata la prima console programmabile basata su cartucce ROM e ha dato inizio alla seconda generazione di console. È stata messa in vendita dalla Fairchild Semiconductor (una divisione della ditta madre) nel mese di agosto del 1976 al costo di 169,95 dollari statunitensi. Inizialmente denominata Video Entertainment System o VES, prese il nome di Channel F poco prima del lancio. Complessivamente ne sono state vendute circa 250.000 unità.
La console e’ arrivata in uno discreto stato di conservazione ma comunque aveva i seguenti problemi:
La riparazione e’ stata piuttosto semplice ma impegnativa, sistemare il cavo del joystick non e’ stato proprio divertente, ho dovuto tagliare il cavo perche’ uno o piu’ fili erano interrotti, inoltre ho dovuto inventarmi un passacavo per un joystick che mancava e forare un passacavo con il cavo interrotto proprio all’interno per infilare poi il cavo tagliato e saldare i fili all’interno del joystick. (vedi foto)
Il pulsante di reset e’ bastato incollarlo. (vedi foto)
Ho lucidato il case della console che aveva il classico colore nero opaco e secco delle plstiche anni 70 con l’olio di lino, ne basta poco su un PAD struccante o uno straccio in cotone, il risultato e’ sorprendente.
Per completezza ho installato anche la modifica videocomposito di e5frog che funziona bene, ho dovuto solo portare una massa ausiliaria (sebbene e’ gia collegata la massa del negativo dell’alimentazione) dal PCB alla scocca di metallo (vedi foto) perche’ mi dava disturbi video, ora e’ perfetto.
Qui di seguito la galleria delle foto:
Ho acquistato il Texas Instruments Grillo parlante Più a pochi euro e pienamente coscente che le lamelle di contatto per le batterie a causa di una perdita di acido
erano andate distrutte (vedi foto).
Dopo aver provato il Grillo parlante Più se effetivamente funzionava ancora ho fatto una bella pulizia del vano batterie, scocca e display.
Ho sostituito le lamelle di contatto per le batterie con delle simili recuperate da un vecchio registratore a cassette morto e defunto.
Il risultato finale e’ perfetto, sembra l’originale , anzi meglio perche’ ho messo la molla del negativo della batteria nel lato corretto, l’originale ha le molle tutte da un lato, sia per il positivo sia per il negativo della batteria.
Galleria del lavoro svolto:
Video:
Inanzitutto ringrazio il mio amico che mi ha regalato il suo Sega SC-3000 che ha ritrovato in soffitta.
Dopo un’accurata pulizia del connettore cartucce, contatti della tastiera e una pulizia generale della scocca interna/esterna il computer ha ripreso a funzionare perfettamente.
Galleria:
Inanzitutto ringrazio il mio amico Gerben per avermi regalato il monitor.
Questo e’ un monitor Bianco e Nero ma per qualche motivo e’ stata applicata una sottile pellicola trasparente sul frontale del cinescopio per simulare la tonalita’ di un tubo catodico a fosfori ambra , inoltre e’ stato mascherato il logo APF posto sul frontale del monitor a destra della spia di alimentazione.
Il Monitor APF TVM-10 ha circa 43 anni e veniva utilizzato con il computer APF Imagination Machine I/II.
Il Monitor presentava diversi problemi di funzionamento, qui di seguito la descrizione del lavoro che e’ stato fatto.
Rimane solo un problema di geometria; l’immagine lato sinistra in alto del CRT per circa 1cm tende a piegarsi, inoltre l’immagine e leggermente arrotondata, problema sicuramente da attribuire a qualche condensatore in poliestere o resistenza che ha perso la capacità/valore dell’epoca.
Inutile dire che ho verificato quasi tutti i condensatori poliestere e resistenze nella sezione dell’orizzontale non trovando nulla di scandaloso.
La galleria delle foto contiene tutte le foto che ho scattato durante la riparazione, colgo inoltre l’occasione per ringraziare un utente del plcforum che mi ha dato delle dritte per procedere con la riparazione.
Galleria della riparazione:
Brazilian Odyssey 2 (Philips Videopac+ G7400) Games:
E’ passato diverso tempo dall’ultimo ed inutile acquisto e come i precedenti c’e’ poco da dire tutti i “mini” sono praticamente identici, cambia il contenitore, il menu e qualche chip che per l’occasione viene utilizzato l’ultimo arrivato (piu’ o meno).
Ho utilizzato un pessimo convertitore da HDMI a Video Composito per poterlo ALMENO provare con un monitor CRT.
Gallery:
Bildschirmtext (Btx) era un servizio online tedesco attivo dal 1983 al 2001.
Per utilizzare il servizio con un C64, era necessaria questa cartuccia decoder, che si collegava alla porta di espansione.
La cartuccia è in realtà un prodotto Siemens, è solo marchiata Commodore.
L’adesivo posto sul retro dice:
La scatola con il logo della Deutsche Bundespost è la registrazione (A506 131V). All’epoca, per la partecipazione a Bildschirmtext era consentito utilizzare solo dispositivi e software esplicitamente approvati.
(Questo è il “Btx Decoder Modul II”, anche se la cartuccia non lo dice. Esisteva un primo modello che era completamente diverso.)
Ci sono tre porte DIN sul retro, da sinistra a destra:
La Post-approvazione per la partecipazione a Bildschirmtext richiedeva che il decoder fosse in grado di mostrare un’immagine pixel esatta del servizio (480×240 pixel con 32 colori su 4096)1. Poiché il VIC-II nel C64 non poteva soddisfare questo requisito, la cartuccia del decodificatore aveva il proprio controller video e quindi le proprie porte video.
La cartuccia non aveva solo il proprio chip video, ma ha anche la propria CPU, RAM e ROM: praticamente un computer completo che si collega solo al C64 per utilizzare la tastiera e l’unità disco.
Questi sono i chip principali:
La comunicazione con il modem, la decodifica del flusso dati CEPT e l’interazione con il servizio Btx sono gestite dalla CPU 6800 e dal software in EPROM.
Presumo che il software scriva i valori RGB di ogni singola linea di scansione nella memoria in tempo reale, che l’array poi legge per generare il segnale video, come sull’Atari VCS e sul Sinclair ZX81. Ciò mantiene la complessità dell’hardware video al minimo.
Il chipset e il firmware sono probabilmente molto simili alla tecnologia utilizzata nei terminali Bildschirmtext dedicati.
Gallery:
source: pagetable.com
Selcom Lemon II Floppy Drive Repair and Clean.
Difetto: Il motore del Floppy Drive gira e il LED rimane acceso ma la testina di lettura/scrittura non si muove e non legge nulla. Questo e’ un classico guasto dovuto ad un errato inserimento del connettore Floppy Drive nel connettore maschio lato scheda Controller Floppy Drive.
Inserendo il connettore spostato di una fila esternamente le alimentazioni di conseguenza arrivano nei posti sbagliati e il primo integrato ad esplodere nel vero senso della parola e’ il 74LS125 (vedi foto).
Sostituito l’integrato tutto ha ripreso a funzionare regolarmente.
Approfittando della riparazione ho pulito l’interno del Computer LEMON II ed eseguito il DUMP delle EPROM, inoltre ho pulito e lubrificato le parti meccaniche del Floppy Drive.
Galleria della riparazione:
Download: Selcom Lemon II ROM EPROM Dump (1308)
Il primo Atari Lynx II non si accendeva, ma alimentando la console a 5v bypassando lo stadio alimentazione funzionava correttamente.
Ho dovuto sostituire oltre a tutti i condensatori elettrolitici anche i componenti critici dello stadio di alimentazione.
Il secondo Atari Lynx II funzionava correttamente di conseguenza ho sostituito solo i condensatori elettrolitici.
Galleria della riparazione:
Questo è un modem per Commodore 64 per consentire la connessione ai servizi Compunet.
Compunet era un fornitore di servizi interattivi con sede nel Regno Unito, che offriva servizi principalmente per il Commodore 64 ma in seguito anche per Commodore Amiga e Atari ST. Era anche conosciuto dagli utenti come CNet.
Compunet ospitava una vasta gamma di contenuti e agli utenti era consentito creare le proprie sezioni all’interno delle quali caricare i propri grafici, articoli e software.
Esisteva un editor personalizzato in cui i “frame” che componevano le pagine potevano essere creati sia offline che collegati al servizio.
La cache dell’editor permetteva agli utenti di scaricare velocemente un set di pagine, quindi disconnettersi dal servizio per leggerle, risparmiando così sui costi telefonici.
Gallery:
Non me la sono sentita di scartare la confezione del Modem e di conseguenza faro’ le foto solo della scatola.
Il 1670 è stato il primo modem Commodore “Hayes Compatible”. La compatibilità Hayes significava che il modem comprendeva una serie di comandi di controllo che erano diventati il “linguaggio” standard del modem (un linguaggio utilizzato ancora oggi).
Commodore commercializzò il 1670 per gli utenti del Commodore 128, arrivando addirittura a sostenere che il Commodore 64 era troppo lento per usare il 1670 a 1200 baud.
Questo però era falso; il Commodore 64 puo’ utilizzare il 1670 senza problemi. Il 1670 originale aveva anche una fastidiosa funzione di rispondere automaticamente al telefono al primo squillo ogni volta che veniva collegato.
Successivamente, è stata rilasciata una versione più recente del modem con un dip switch che consente di disattivare questa “funzionalità”. Questa versione successiva fu chiamata “New 1670″ o “1670CR” e, ad eccezione del dip switch aggiuntivo sul retro, era identica al vecchio modem 1670.
Gallery:
Il VICMODEM è stato il primo modem a costare meno di 100$ e a superare il milione di unità vendute, contribuendo alla diffusione dei servizi telematici e BBS al di fuori di laboratori,
università, grandi aziende o enti militari.
Lo sviluppo del VICModem iniziò nel 1981 per concludersi nel marzo 1982 con le prime unità in vendita. Gran parte del merito del progetto è da attribuire a Michael Tomczyk, che creò anche la Commodore Information Network per diminuire il carico di lavoro al reparto di assistenza clienti dell’azienda.
Nel 1982 la sezione che generava più traffico su Compuserve era proprio la rete Commodore.
Il modem si connette alla user port del Commodore VIC 20/64/128; lateralmente è presente un interruttore per scegliere se il computer risponde a una chiamata (A/answer) o la esegue (O/originate).
Sul retro c’è il connettore per la cornetta telefonica – il modem non si collegava direttamente alla rete telefonica ma era necessario comporre il numero sul telefono e successivamente staccare la cornetta e collegare il cavo.
Puoi leggere l’articolo completo di Giacomo Vernoni cliccando qui.
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