C64 Music Tool: SID-Wizard v1.4
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Questi sono i primi tre vincitori del “Crack Intro Music Compo 2013” per Commodore 64. Ulteriori informazioni le potete trovare sul sito CSDB.
Il Download qui di seguito contiene tutti i brani musicali in formato SID e PRG.
Download: Crack Intro Music Compo 2013 (1314)
E’ stato rilasciato un nuovo aggiornamento firmware per l’interfaccia 1541 Ultimate II di Gideon. Questa versione del firmware funziona solo con la versione della cartuccia 1541 Ultimate II (nuovo fpga).
Version 2.6c includes some new features and fixes:
Release notes:
Download: 1541 Ultimate II Firmware v2.6c (1319)
source: 1541ultimate.net
Commodore 64 Gold Edition su Ebay.de.
testo tratto dalla homepage di Wikipedia:
Per commemorare il milionesimo Commodore 64 prodotto in Germania, la Commodore tedesca (Commodore Büromaschinen GmbH) produsse una versione speciale in edizione limitata, chiamata (in tedesco) Golden Edition. Il computer era dorato ed avvitato su una piastra decorata con disegni di circuiti.
Vennero presentate 200 unità (numero di serie 1’000’000 – 1’000’199) presso il museo BMW di Monaco di Baviera, affittato per l’occasione dalla Commodore: i computer non vennero venduti al pubblico, ma dati in quella manifestazione a rappresentanti della stampa e dell’economia. La macchina numero 1’000’058 venne donata alla rivista tedesca “64′er”.
Su questi computer era indicato il numero di serie, scritto a penna, di fianco al logo Commodore. Inizialmente dovevano venirne prodotti solo 150, ma i numeri di serie arrivano a circa 350, forse 1000. Sebbene lo scopo di questi computer fosse commemorativo e decorativo, erano macchine perfettamente funzionanti.
Caricamento del gioco Armoured Assault e Spectron sul Spectravideo SV-318.
Video:
Download:
source: spectravideo software tools
Autopsy:
Questa configurazione include:
testo tratto dalla homepage di Wikipedia:
La Spectravideo o brevemente SVI è stata una azienda statunitense produttrice di computer. Fu fondata nel 1981, inizialmente come SpectraVision, da Harry Fox e Oscar Jutzeler.
La SpectraVision iniziò le sue attività distribuendo videogiochi per Atari 2600, Colecovision e VIC-20. Nel 1982 produsse il QuickShot, il primo joystick ergonomico, disponibile per Atari e VIC-20. Alla fine del 1982 la società cambiò nome in Spectravideo perché il nome SpectraVision era già registrato.
Successivamente iniziò a produrre computer alcuni dei quali compatibili con lo standard MSX altri compatibili con lo standard IBM. Il primo tentativo di entrare nel mondo della produzione di computer si ebbe agli inizi del 1983, quando Spectravideo presentò un add-on per l’Atari 2600 chiamato Spectravideo CompuMate. Il CompuMate era dotato di una tastiera a membrana e interprete BASIC integrato. Insieme al CompuMate presentò l’SV-318, a cui seguì a breve il modello SV-328. Adottavano entrambi una CPU Z80 A che operava alla frequenza di 3,6 MHz, ma differivano per la quantità di memoria RAM di cui erano dotati, 16 kB il primo e 64 kB il secondo, per il tipo di tastiera, a membrana il primo e con tasti classici il secondo, e per l’assenza nell’SV-328 del joystick integrato che era presente invece nell’SV-318.
Residente nella ROM di entrambi i modelli vi era una versione del Microsoft BASIC che, come in molti altri computer ad 8 bit dell’epoca, espletava anche le funzioni di sistema operativo. Equipaggiando il computer con un floppy drive l’utente poteva eseguire il boot caricando il sistema operativo CP/M.
source: wikipedia
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A rare Commodore 65 on eBay.com.
testo tratto dalla homepage di Wikipedia:
Il Commodore 65 (conosciuto anche come C64DX, da non confondere con l’unità portatile Commodore SX-64), è un prototipo di computer creato da Fred Bowen e altri progettisti alla Commodore Business Machines (CBM) tra il 1990 e il 1991.
Il C65 era una versione migliorata del Commodore 64, compatibile con il suo predecessore ma con nuove funzionalità simili a quelle dell’Amiga. Quando la CBM venne liquidata nel 1994, un certo numero di prototipi fu venduto sul mercato aperto, e quindi alcune persone posseggono effettivamente un Commodore 65. Si stima che il numero di unità presenti sul mercato si aggirino tra 50 e 2000 e il costo si aggirava sui 1000 dollari.
Quando il progetto venne poi cancellato dal CEO Irving Gould, l’ultima offerta ad 8 bit della CBM fu il Commodore 128 del 1985 (compatibile con il Commodore 64, ad 1-2 MHz, con 128 kB espandibili di RAM).
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Autopsy:
testo tratto dalla homepage di Wikipedia:
Il Dragon 32 e il Dragon 64 sono degli home computer prodotti durante l’inizio degli anni ottanta. Simili al TRS-80 Color Computer (CoCo), vennero prodotti per il mercato europeo dall’azienda gallese Dragon Data. Il numero di modello si riferisce alla memoria del sistema, 32 o 64 Kbyte.
All’inizio degli anni ottanta il mercato degli home computer nel Regno Unito ebbe una crescita esponenziale. Quasi ogni mese veniva messa in commercio una nuova macchina e nell’agosto 1982 la Dragon Data entrò nel mercato con il Dragon 32; il Dragon 64 arrivò l’anno successivo. I computer erano basati sul Motorola 6809E a 0.89 MHz. Il sistema vendette bene e questo spinse diversi sviluppatori a programmare software per la macchina. Poco dopo la presentazione della macchina venne fondata anche la “Dragon User” una rivista dedicata al sistema.
Nel mercato domestico i videogiochi erano una potente attrattiva e il Dragon era dotato di limitate capacità grafiche quindi nel settore i suoi videogiochi erano mediamente inferiori a quelli della concorrenza. Il Dragon non era in grado di mostrare le lettere minuscole con semplicità e questo era un limite per le applicazioni commerciali. Queste e altre limitazioni resero a lungo andare il Dragon un insuccesso commerciale e nel giugno 1984 la Dragon Data fallì.
Nonostante il fallimento della casa madre il Dragon continuò a vivere a lungo, la sua scheda madre era robusta e il sistema poteva essere personalizzato con facilità, questo spinse molte persone a modificare il loro computer aggiungendovi funzionalità e prolungandone la vita utile.
Video del gioco Chuckie Egg per Dragon 64:
source: wikipedia archive.worldofdragon.org
Autopsy:
testo tratto dalla homepage di Appuntidigitali.it:
Il Sega Pico e’ una console prodotta dalla Sega alla fine degli anni 90 e dunque ci troviamo nella quinta generazione e Sega decide di entrare nel segmento dell’educational entertainment con questo nuovo prodotto, il Pico appunto.
Dalle immagini del Logo e dello chassis si intuisce subito come il target fosse quello dei bambini (fino ad un range massimo di 8-9 anni circa). I colori sgargianti, la chiusura a valigetta comoda da trasportare anche per le piccole mani paffute di uno scolaretto delle elementari (o primary school a seconda del sistema educativo a cui vogliamo fare riferimento).
L’aspetto a prima vista ricorda quello dei laptop ma come interfaccia (decisamente più intuitiva ed adatta a quel tipo di utenza) è stata scelta una tavoletta con lo “stylus”, dal nome Magic Pen, tipico dei dispositivi utilizzati per i programmi di disegno e grafica soprattutto pubblicitaria. A guidare il bambino nelle fasi di apprendimento e facilitarlo nell’utilizzo venne predisposto anche un classico controllo con croce direzionale, presente come si può vedere sulla sinistra della console.
Il parco applicativo del Pico era sintetizzato con la parola Storyware; le cartucce, abbastanza simili come forma e dimensione a quelle delle altre console avevano il particolare di essere confezionate come dei veri e propri libri sfogliabili: nel momento in cui veniva girata una pagina sullo schermo della televisione cambiava l’immagine e l’effetto di questa azione era accompagnato da musiche e suoni di sottofondo.
Lettura, memorizzazione, piccoli problemi, capacità di calcolo e di riconoscimento delle figure e colori erano alcune delle attività previste e sviluppate con la console Sega, anticipando in qualche modo il trend cavalcato a piene mani dalla Nintendo con il DS. Nonostante il costo di lancio di 139$ ed il prezzo per cartuccia che variava dai 29 ai 39$, il Pico ha venduto quasi 4 milioni di unità ed in Giappone tutt’oggi viene sviluppato software ad hoc.
Merito va alla presenza di grossi calibri come l’immancabile Sonic ed alcuni personaggi del panorama Disney come il Re Leone e Mickey Mouse. Piuttosto difficile da trovare nei vari canali battuti dai collezionisti di cimeli retrogaming non raggiunge tuttavia cifre astronomiche (a causa della tipologia di console) assestandosi circa sui 50 Euro a seconda di condizioni e packaging offerto.
source: appuntidigitali.it
ST-Paint è un software di grafica che permette di creare immagini compatibili con lo standard Atari St su un PC con installato M$ Windows.
ST-Paint è ancora in una fase beta ed è stato scritto da Peter Jørgensen lo stesso autore del programma Ym2149 Tracker.
Note dell’autore:
Note:
Download: ST-Paint Beta (27/01/2013) (1056)
source: fedepede04.dk
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