Sinclair ZX80

Sinclair ZX80 (details)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Il Sinclair ZX80 è un home computer costruito nel 1980 dalla Sinclair Research di Clive Sinclair basato sul microprocessore NEC µPD780C-1 (un clone dello Zilog Z80A) con clock a 3,25 MHz. Lo ZX80 ha un’importanza storica perché segnò il passaggio dei computer dal mondo hobbistico a quello dell’elettronica di consumo: prima di esso, infatti, i computer erano venduti o in kit di montaggio, economici ma difficili da assemblare per i non esperti, o come costose macchine professionali già pronte all’uso come il Commodore PET o il Radio Shack TRS-80. Lo ZX80 veniva invece offerto (solo per corrispondenza) al competitivo prezzo di £ 79,95 in versione kit o £ 99,95 in versione assemblata.

Il computer fu progettato da Jim Westwood: il suo case in plastica bianca si faceva notare per la caratteristica tastiera a membrana integrata nel corpo macchina, una soluzione ripresa poi anche dallo ZX81. La scheda madre conteneva: 1 KByte di RAM (statica) utilizzabile dall’utente; una ROM da 4 KByte contenente il sistema operativo della macchina, il linguaggio di programmazione Sinclair BASIC ed un editor; un modulatore video ed un’interfaccia per un registratore a cassette, l’unica memoria di massa supportata di serie dallo ZX80.

La CPU scelta era lo Zilog Z80A a 3,25 MHz, anche se la maggior parte delle macchine montava il µPD780C, un clone prodotto da NEC. Il Sinclair ZX80 non era dotato di sonoro e l’unica modalità video che supportava era quella testuale monocromatica, con uno schermo di 32×22 caratteri. I comandi del BASIC non venivano inseriti ‘lettera per lettera’, ma venivano selezionati come avviene in una calcolatrice scientifica: ad ogni tasto erano associati differenti comandi che venivano scelti mediante l’uso di speciali tasti funzione.

source: wikipedia

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