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Archivio per la categoria ‘Gallery’

Commodore 64 Silver (USA – ASSY 326298 – PET style Keyboard)

La maggior parte delle persone si ricorderà il Commodore 64 come il “biscottone” con l’etichetta “Arcobaleno”, ma non e’ sempre stato cosi’, quando la Commodore inizio la distrubuzione il C64 aveva un’etichetta Argento (silver label) con il testo “Commodore” e una piccola etichetta con stampato “64″ era posta nei pressi del LED di alimentazione.

La tastiera di questo C64 Silver Label è piuttosto rara ed è assolutamente identica nella forma a quella dei computer PET Serie 3000/4000 della Commodore (tuttavia, il tastierino numerico del Commodore PET è stato sostituito dai quattro tasti funzione e i fori rimanenti sono stati coperti con del nastro adesivo).

La scheda madre utilizzata è l’originale Rev.A ASSY 3262980 con il chip video (VIC II) in ceramica. La scheda madre ha anche un connettore video DIN a 5 pin invece del connettore a 8 pin che in seguito avevano tutti i C64, questo vuol dire che nel connettore video DIN a 5 pin manca il segnale di crominanza e di conseguenza non possiamo utilizzare l’uscita S-Video (SVHS), ma possiamo utilizzare solo l’uscita composita.

Autopsy:

Il Commodore 64 (abbreviazioni diffuse: “C64″, “C-64″, “C=64″, “CBM 64″, “64″) è un home computer della Commodore Business Machines Inc. commercializzato dal 1982 al 1993 in vari Paesi del mondo.

Il Commodore 64 nasce come evoluzione del Commodore VIC-20, evoluzione in grado di offrire capacità grafiche e sonore migliori rispetto al Commodore VIC-20 a scapito però della compatibilità software.

Del Commodore 64 sono state commercializzate anche tre varianti: il Commodore MAX, il Commodore Educator 64 e il Commodore SX-64, commercializzati rispettivamente a partire dal 1982, 1983 e 1984. Dal Commodore 64 sono inoltre derivate due console per videogiochi: il Commodore 64 Games System e il Commodore 64 DTV. La prima commercializzata a partire dal 1990, la seconda a partire dal 2004. Evoluzioni del Commodore 64 sono invece il Commodore 128, il Commodore 128D e il Commodore 65, tutti compatibili a livello software con il Commodore 64. I primi due sono stati commercializzati a partire dal 1985, il terzo è rimasto allo stadio di prototipo.

Il Commodore 64 è il computer più venduto al mondo, record certificato anche dal Guinness dei primati. Fu commercializzato dal 1982 al 1993. Si stima che nel mondo siano stati venduti tra i 12,5 e i 30 milioni di esemplari, un numero record che con tutta probabilità non verrà mai più superato (la natura degli attuali computer, assemblati diversamente a seconda delle esigenze dell’utente, rende praticamente impossibile ripetere un’impresa simile).

La semplicità d’uso e facilità di programmazione di questo nuovo computer era superiore sia ai suoi predecessori (il PET e il VIC-20) sia agli altri home computer concorrenti. Grazie a ciò e al suo prezzo di vendita, in breve tempo divenne il computer più venduto nella storia dell’informatica.

Il Commodore 64 venne inizialmente costruito usando lo stesso chassis del Vic-20 al fine di mantenere bassi i costi di produzione. Dopo alcuni anni, la Commodore cambiò leggermente l’estetica del computer assieme ad altri cambiamenti minori, ribattezzandolo 64C.

Nonostante il cessare della produzione, lo sviluppo di software per questa macchina continuò e ancora oggi c’è chi scrive dei giochi per il Commodore 64 o fa dei porting da giochi per telefoni cellulari.

source: wikipedia mos6502.com

Selcom/Jen Lemon II con Floppy Disk Drive e Monitor

Selcom/Jen Lemon II (Italian Apple II Clone)

Autopsy:

Il computer Lemon II e’ un clone dell’Apple II+ (Europlus) prodotto in Italia da diverse aziende, Selcom, Jen, Belton e la Lemon Italia. Per questo motivo esistono numerose versioni della macchina, con diversi case, ma la maggior parte di queste mantengono come cuore la scheda originale, prodotta fino dal 1981 dalla Selcom di Ravenna.

La mainboard era una copia pressoché identica di quella dell’Apple II+, si differenziava dall’originale per pochi particolari, come per esempio l’utilizzo di EPROM al posto dele ROM.

Un requisito fondamentale per garantire la compatibilità era infatti la duplicazione delle ROM dell’Apple II che contenevano le routine di “boot”, il programma di monitor e l’Applesoft BASIC. La produzione di rom richiedeva un investimento economico importante e si preferì sostituirle con delle Eprom, dal costo maggiore ma producibili in piccole quantità, poiché programmate in casa.

Il disegno della scheda madre fu quindi modificato per permettere l’utilizzo di Eprom al posto delle particolari Rom utilizzate da Apple, che non erano pin-to-pin compatibili.

Il contenuto delle ROM fu leggermente modificato per eliminare ogni riferimento alla Apple. Così all’interno della ROM la scritta “Apple II” diventava “Lemon II”. Non a caso entrambi i nomi sono di 5 caratteri. Come per molti compatibili si sceglie il nome di un frutto per richiamare la compatibilità con i computer della “mela” di Cupertino. Il nome Lemon, scelto tra i nomi inglesi di frutti a 5 lettere, non fu dei più felici: nei paesi di lingua anglofona il termine è sinonimo di “bidone”.

Il Lemon II non era quindi solo un computer “compatibile” all’originale, ma una vera e propria copia. Il computer si conquistò la fama della “compatibilità software al 100%”, caratteristica che ne determinerà il successo commerciale. I primi utilizzatori compravano la sola scheda madre con la tastiera e l’alimentatore, aggiungendo eventualmente il modulatore RF esterno che consentiva di utilizzare come monitor un comune televisore.

Testo tratto dalla homepage di computerhistory.it

Una partita a Montezuma’s Revenge:

Video di un Lemon II al lavoro in un laboratorio scolastico:

source: computerhistory.it leganerd.com

Selcom/Jen Lemon II (Pulizia e Riparazione tastiera)

I have received a Lemon II computer (Apple ][+ / Europlus Clone) in a good cosmetic condition but with a serious problem at the keyboard, here below defects and repairs that has been made.

Il confronto della pulizia (prima / dopo):

Galleria della riparazione:

Difetti riscontrati:

  • Primo difetto: Alla pressione dei tasti veniva visualizzato sempre lo stesso carattere, in questo caso il carattere “O”
  • Secondo difetto (che ho notato solo dopo aver risolto il primo): La tastiera rispondeva correttamente, tutti i caratteri venivano visualizzati nel modo corretto, ma alcune volte la lettera visualizzata non corrispondeva al tasto premuto. Esempio: premendo molte volte la lettera “I” dopo un po’ veniva visualizzata anche la lettera “Y” per poi riprendere a visualizzare la lettera “I”.

Componenti sostituiti:

Devo ringraziare il mio amico Luca che mi ha chiamato per avvertirmi che c’era ancora un pezzo disponibile del SMC KR2376-ST in negozio. ;-D

Philips Monitor CM 8802/00G (Riparazione & Pulizia)

28 February 2014 5 commenti
Philips Monitor CM 8802/00G (close-up)

Autopsy:

Il Philips CM8802/00G è un’ottimo monitor RGB da 14” adatto a  visualizzare le risoluzioni di Amiga e Atari ST.

Elettronicamente è identico al monitor CM 8833 sempre della Philips, ma rispetto a quest’ultimo non troviamo l’ingresso TTL RGB (DIN) e la commutazione Colore/Monocromatico ma oltre l’ingresso RGB Scart e’ sempre presente l’ingresso composito (RCA), il che lo rende perfetto per i computer con questo tipo di uscita.

Il confronto della pulizia (prima / dopo):

Difetti riscontrati:

  • Assenza del colore ROSSO.
  • Immagine sfuocata.
  • Convergenza e Saturazione colori.
  • Il monitor si spegneva da solo.

Works that have been made:

  • Rifatte le saldature nella sezione alimentazione e sullo stampato del tubo catodico.
  • Regolazioni per l’immagine sfuocata, colori e convergenza.
  • Pulizia.

Download:

Commodore VIC-20 (USA/NTSC Version) Boxed

23 February 2014 Nessun commento
Commodore VIC-20 USA (Boxed)

Autopsy:

Il Commodore VIC-20 o Commodore VIC 20 (in Giappone: Commodore VIC-1001; in Germania: Commodore VC 20) è un home computer della Commodore Business Machines Inc. commercializzato dall’ottobre 1980 al gennaio 1985. Fu proposto come computer per la famiglia e per il gioco ed ebbe un grande successo di vendite, subissato solo dal successivo Commodore 64.

L’hardware è basato sul processore MOS 6502, con una memoria ROM di circa 20 kB contenente sistema operativo e interprete BASIC, memoria RAM di 5 kB, di cui 3,5 kB disponibili per la programmazione in BASIC.

Il Commodore VIC-20 è stato il primo computer della storia a superare la quota simbolica di un milione di esemplari venduti, quota tutt’oggi rilevante che il Commodore VIC-20 ha raggiunto nel gennaio del 1983.

Il periodo di maggiore successo commerciale del Commodore VIC-20 è stato il 1982, anno in cui è risultato anche il computer più venduto nel mondo con 800.000 esemplari venduti. All’apice del suo successo commerciale venivano prodotti circa 9.000 esemplari al giorno. In totale sono stati venduti circa 2,5 milioni di esemplari, quantità che non fa del Commodore VIC-20 il computer più venduto della storia. Tale primato appartiene ad un computer sempre della Commodore Business Machines Inc., il Commodore 64, venduto in 17 milioni di esemplari.

Il Commodore VIC-20 inoltre è stato il primo computer della storia con video a colori venduto al dettaglio ad un prezzo inferiore ai 300 dollari.

Prodotto da Commodore a partire dal 1980, con l’aspetto di una tastiera, come il successivo Commodore 64, fu soprannominato “the friendly computer”, il computer amico, e commercializzato come computer per la famiglia, per la casa, per il gioco, ad un prezzo relativamente contenuto, meno di 300$.

Nato da un progetto interno destinato a mostrare che un piccolo computer poteva avere mercato, venne commercializzato inizialmente nella versione giapponese VIC-1001.

Il nome era un evidente rimando alla già famosa serie PET, che aveva il suo capostipite nel modello 2001, e sotto la quale il nuovo nato si andava a collocare. La parentela con la serie PET, al di là della CPU utilizzata che era la medesima, risulta evidente nelle prime serie che avevano tasti squadrati, anziché quelli a profilo arrotondato tipici anche del Commodore 64 e del piccolo Commodore 16. Questi esemplari vengono chiamati dai collezionisti “VIC 20 PET style” e sono molto ricercati.

source: wikipedia

Riparazione di un computer Olivetti M21

23 February 2014 4 commenti
Olivetti M21

Autopsy:

Olivetti S.p.A. è una società del gruppo Telecom Italia che opera nel settore dell’informatica. In passato è stata una delle aziende più importanti al mondo nel campo delle macchine per scrivere, da calcolo e dell’elettronica (STMicroelectronics ne discende in parte). È stata la prima azienda a produrre personal computer (PC) e stampanti da ufficio. Il primato del primo PC può essere assegnato all’Olivetti grazie alla Programma 101, che venne prodotta nel 1964 e ottenne un grande successo nel mercato statunitense.

L’Olivetti M21, prodotto presso lo stabilimento di Ivrea a partire dal 1984 fu’ il primo e unico personal computer trasportabile prodotto da Olivetti e nacque come clone del PC IBM con le stesse caratteristiche dell’M24.

A differenza del PC IBM, che adottava il processore i8088 con clock a 4,7 MHz, l’M24 adottava il più potente i8086, con la velocità di clock di 8 MHz, un bus a 16 bit e la possibilità di incrementarne le prestazioni diminuendo la velocità di refresh della memoria via software.

Prodotto a partire dal 1984, veniva fornito a corredo un manuale utente, l’interprete Gw-Basic Olivetti con manuale ed un sistema operativo MS-DOS in versione 2.11.

Sulle prime versioni non era previsto l’installazione di un hard disk, pertanto gli utenti avviavano la macchina con il sistema operativo MS-DOS in dotazione su floppy disk.

Il confronto (prima / dopo):

Riparazione & Componenti prima della pulizia:

Difetti riscontrati:

  • Immagine speculare.
  • Alcune volte venivano visualizzati caratteri incomprensibili utilizzando una scheda video sul bus ISA.

Componenti sostituiti:

  • Sostituito un 74LS245N sulla motherboard.
  • Sostituito un 75LS244N sul modulo di espansione ISA.
  • Rimossa la batteria per il realtime clock.

Aggiornamenti:

  • Bios dalla versione v1.36 alla versione v1.43 (ultima)

source: museotecnologicamente.it wikipedia

Riparazione del computer Non-Linear Systems Inc – Kaypro II

22 February 2014 Nessun commento
Non-Linear Systems Inc - Kaypro II

Autopsy:

Kaypro Corporation, comunemente nota come Kaypro, è stata una società statunitense produttrice di home e personal computer degli anni ottanta. La società fu fondata da Andrew Kay, già fondatore e presidente di Non-Linear Systems, per sviluppare dei computer che fossero stati in grado di competere con l’allora popolare computer portatile Osborne 1. Kaypro produsse una linea di computer dall’aspetto un po’ grezzo ma suggestivo basati sul sistema operativo CP/M che soppiantarono i diretti concorrenti e divennero ben presto i personal computer più venduti dei primi anni ’80.

La sua ostinazione nel non voler abbandonare i suoi primi clienti, continuando a produrre macchine basate sul CP/M in un periodo in cui il mercato stava effettuando la transizione verso gli IBM compatibili ed il loro sistema operativo PC-DOS, portò Kaypro ad adattarsi ai cambiamenti tecnologici che stavano avvenendo molto lentamente ed in ritardo rispetto ai concorrenti. A causa di questa inerzia Kaypro lentamente vide la sua quota del mercato ridursi fino al punto in cui fu costretta a dichiarare il fallimento e la bancarotta nel 1992.

Il Kaypro II (1982) è stato il primo modello rilasciato, basato su uno Z80 a 2,5 MHz, 64 KB di RAM, 2 unità per dischi da 5″¼ a doppia densità (190 KB) e di un monitor a fosfori verdi da 9″. Il case era di alluminio e la tastiera, staccabile, quando riposta copriva completamente il monitor e le unità disco. Il computer non aveva una batteria interna ma doveva essere allacciato ad una fonte esterna.

Il confronto (prima / dopo):

Difetti riscontrati:

  • Schermo nero.

Componenti sostituiti:

  • Rimosso il condensatore di filtro in ingresso AC 220v.
  • Sostituiti alcuni condensatori elettrolitici esausti nello stadio alimentazione.

source: wikipedia

Riparazione Radio Shack TRS-80 Model III Microcomputer

21 February 2014 Nessun commento

It work with a new power supply

Galleria della Riparazione:

Difetti riscontrati:

  • Schermo nero.
  • Errata regolazione del Contrato e Luminosita’.
  • Alimentatore interno “stanco”.

Componenti sostituiti:

  • Rimossi i Condensatori di filtro.
  • Sostituiti tutti i Condensatori elettrolitici esauriti.
  • Regolazioni Contrasto e Luminosita’.

Radio Shack TRS-80 Model III Microcomputer

21 February 2014 4 commenti
Radio Shack TRS-80 Model III (LDOS)

Autopsy:

La Radio Shack TRS-80 è una famiglia di home computer prodotta dall’azienda texana Tandy Corporation e venduta attraverso la catena di negozi Radio Shack a partire dall’agosto del 1977 fino ai primi anni ’80.

Il primo modello, denominato Model I, ottenne un buon successo negli Stati Uniti nonostante la mancanza dei colori e della presenza sul mercato di due rivali come il Commodore PET e l’Apple II grazie al rapporto qualità-prezzo: con un costo di 599 dollari veniva incluso, insieme al computer vero e proprio, un monitor in bianco e nero (o verde e nero), una tastiera QWERTY e una versione del linguaggio BASIC.

Nel luglio 1980 fu introdotto il Model III, versione migliorata del Model I, sia a livello estetico-funzionale che hardware (il processore funzionava a 2.03 MHz). Inoltre, a differenza del precedente, non era soggetto a disturbi da parte di interferenze radio.

Download:

Video di giochi con il sonoro:

source: wikipedia

High Score HS2 Joystick Adapter per Coleco & Atari 2600 (Boxed)

13 February 2014 1 commento
High Score HS2 Joystick Adapter (Boxed)

Autopsy:

L’HS2 e’ un adattatore Joystick per le console Coleco Vision & Atari 2600. Questo buffo e “inutile” oggetto trasforma il vostro Joystick/Pad in uno simil-Arcade.

Lo>>Profile Professional Keyboard per Sinclair ZX Spectrum

10 February 2014 2 commenti
Lo Profile Professional Keyboard from Advanced Memory Systems Ltd

Autopsy:

La tastiera LO>>PROFILE sostituisce la pessima tastiera dello spectrum con una meccanica QWERTY dotata di una barra spazio di buone dimensioni e tastierino numerico.

New Donation: Commodore 64 RTTY Hardware & Software

28 January 2014 2 commenti
Commodore 64 CW RTTY ASCII Hardware & Software

Materiale donato da un’amico, grazie.

Materiale donato:

  • Demodulatore RTTY autocostruito per Commodore 64.
  • Software e Manuali.

Commodore 116 Keyboard Restoration and Repair

Come tutti ben sappiamo la tastiera del Commodore 116 NON puo’ essere riparata perche’ molto semplicemente non si puo’ facilmente aprire

L’unico sistema e spezzare i pernetti di plastica inseriti a caldo che bloccano il PCB della tastiera e inventarsi un modo per poi richiudere il tutto, qui lascio a voi la fantasia.

Dopo aperta ci rendiamo conto che questa tastiera e’ una merda colossale, il materiale conduttivo dei tasti e’ a dir poco ridicolo, uno strato troppo fine che si consuma molto brevemente.

L’unica soluzione prima di buttare via tutto e’ utilizzare il “Kontakt Chemie Graphit 33” ma senza spruzzarlo direttamente sulla minuscola parte conduttiva del tasto ma bensi’ prima su una superfice di plastica e poi raccogliere con un pennello a punta fine la quantita’ giusta per ricoprire la parte conduttiva del tasto.

Il “Kontakt Chemie Graphit 33” con il passare del tempo tende a seccarsi, questa soluzione da una nuova vita alla tastiera ma non per sempre.

Un’altro classico guasto e’ il connettore FPC 18 piedini per il flat della tastiera che puo’ essere sostituito facilmente sempre se si trova un connettore FPC a 18 pins ;-D

PS: La simpatica soluzione sebbene non finale di utilizzare la matita a punta tenera per ripristinare la graffite consumata con questo tipo di tastiera non funziona e comunque ci sono troppi tasti da ripristinare, praticamente tutti.

Restoring & Repair a Commodore 8296 (TAN Case)

25 January 2014 3 commenti
Commodore 8296 (TAN Case)

Le condizioni estetiche e di funzionamento del Commodore 8296 (TAN Case) sono apparse subito pessime e a quanto sono arrivato a capire questo computer e’ rimasto per oltre 25 anni in una piccionaia.

La pulizia,riparazione e restauro hanno portato via molto tempo, ma il risultato finale è piu’ che accettabile.

Il confronto (prima/dopo):

Difetti riscontrati:

  • Il Commodore 8296 risultava morto (Black screen of death)
  • Leggeri problemi di geometria del tubo catodico.

Componenti sostituiti:

  • Sostituito il PLA U6 con una EPROM OTP 27C512R 70ns + Adattatore.
  • Sostituite le ROM Originali con Adattatore (2 x 2764 Eprom) con una Eprom 27C128 (recuperata originale CBM)

Note:

Ho dovuto sostituire il pcb originale della ROM (2 x Eprom) perche’ l’adattatore del PLA e’ troppo alto. Potevo inserire un castelletto tra il pcb delle EPROM e la main board (foto), cosa che ho gia’ fatto diverse volte, ma questa volta ho preferito procedere cosi.

Galleria della riparazione e pulizia:

GVP HC+8 Series II for Amiga 2000/3000/4000

GVP HC+8 Series II for Amiga 2000/3000/4000.

Autopsy:

Questo controller SCSI è  il modello di punta dell’azienda GVP.

Questo controller puo’ ospitare sul pcb un disco rigido SCSI da 3,5″, la versione “+8″ include anche la possibilita di espandere la memoria fino a 8 megabyte inserendo delle comuni SIMM da 1Mb.

Download: GVP Impact A2000 Manual (1885)

source: amiga.resource.cx