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Archivio per la categoria ‘Sinclair family’

Sinclair (Amstrad) ZX Spectrum +2A (Nero) – Issue 2

31 August 2009 1 commento
ZX Spectrum +2A Issue 2

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

L’Amstrad non fece scomparire lo Spectrum per favorire la sua linea di macchine CPC, anzi lanciò lo ZX Spectrum 128K +2. Dotato di 128Kb di RAM e di una tastiera migliorata, la nuova macchina presentava tre caratteristiche derivate dagli Amstrad CPC 464 e 4128: un registratore a cassette incorporato, una interfaccia joystick “non standard” e soprattutto un chip audio.

Così facendo continuò a detenere un altro livello di vendite nella fascia bassa del mercato, e le software house ne approfittarono per inserire delle colonne sonore nei loro titoli più recenti (cosa altrimenti impossibile nei giochi per Speccy, anche se era necessario possedere un +2 oppure un +3 per sentire le musiche eseguite durante lo svolgimento del gioco).

source: wikipedia

ZX Spectrum +3 (Issue 1) Sound Fix *aggiornato*

22 August 2009 2 commenti

Qui lo Schema del Sound fix. (pdf)

dalla homepage di Cristian Secară:

La prima versione dello ZX Spectrum +3 (Issue 1) ha un grave errore di progettazione, l’uscita audio risulta completamente distorta.

  • Spiegazione tecnica: l’uscita analogica dell’integrato sonoro AY-3-8912 chip audio deve essere amplificato dall’emettitore del transistor, in pratica gli ingegneri si sono dimenticati di mettere una resistenza tra l’emettitore del transistor e la massa. Il risultato che il transistor lavora in switch-mode – il suono viene convertito da analogico a più livelli di ampiezza, come il vecchio sistema audio dello spectrum 48K.

source: secarica.ro ay8912 Demos

Sinclair (Amstrad) ZX Spectrum +2 (Grigio) – Issue 3

Spectrum +2 (in the grey case)

Autopsy:

Primo Sinclair prodotto dalla Amstrad, dopo l’acqisto della Sinclair Research Ltd.

da Wikipedia:

L’Amstrad non fece scomparire lo Spectrum per favorire la sua linea di macchine CPC, anzi lanciò lo ZX Spectrum 128K +2. Dotato di 128Kb di RAM e di una tastiera migliorata, la nuova macchina presentava tre caratteristiche derivate dagli Amstrad CPC 464 e 4128: un registratore a cassette incorporato, una interfaccia joystick “non standard” e soprattutto un chip audio.

Così facendo continuò a detenere un altro livello di vendite nella fascia bassa del mercato, e le software house ne approfittarono per inserire delle colonne sonore nei loro titoli più recenti (cosa altrimenti impossibile nei giochi per Speccy, anche se era necessario possedere un +2 oppure un +3 per sentire le musiche eseguite durante lo svolgimento del gioco).

source: wikipedia

Sostituzione della Membrana per lo ZX Spectrum 48k

15 August 2009 1 commento
New Spectrum Membrane

Autopsy:

Uno dei guasti più comuni dello ZX Spectrum e’ la membrana che sta al di sotto della tastiera, questa membrana era prodotta con una materiale veramente scadente e con gli anni questo materiale tendeva a irrigidirsi perdendo la sua elasticita’ fino a spezzarsi.
La sostituzione della membrana risulta un’operazione molto semplice, ci vuole solo un po’ di pazienza e una minima esperienza nel smontaggio/rimontaggio di apparecchi elettronici.

Sinclair ZX Spectrum 48k ISSUE 4B con uscita Video Composito

8 August 2009 9 commenti
Sinclair ZX Spectrum 48k

Autopsy:

da Wikipedia:

Il Sinclair ZX Spectrum, prodotto a partire dal 1982 dall’inglese Sinclair Research Ltd di Clive Sinclair, è un microcomputer originariamente dotato di microprocessore Z80 a 8-bit, linguaggio BASIC di 16 kB in ROM, 16 kB di RAM espandibili a 48 kB e una caratteristica tastiera in lattice con 40 tasti multifunzione.

In Europa è stato il principale antagonista del Commodore 64 e conquistò una discreta fetta di mercato grazie al prezzo di listino più abbordabile. Le tante soluzioni costruttive adottate per contenere i costi senza penalizzarne le funzionalità spinsero alcuni recensori dell’epoca a classificarlo come “il computer con il miglior rapporto prezzo-prestazioni”.[1] Le piccole dimensioni, la velocità di calcolo e il prezzo relativamente basso lo resero popolare negli anni ottanta in tutto il mondo, tanto che se ne ebbero versioni clonate e praticamente uguali in estetica ma con nomi diversi, come l’Inves Spectrum in Spagna, il Moscow e poi il Baltic in Russia.

L’interprete BASIC venne fortemente personalizzato dalla Sinclair per compensare i limiti della tastiera e per sfruttare al massimo le caratteristiche grafiche e sonore della macchina.

Furono prodotte varie versioni dello Spectrum: oltre alle prime a 16 e a 48 kB, possiamo ricordare quella con una tastiera vera derivata da quella del Sinclair QL (Spectrum +) e le ultime, dopo l’acquisizione del progetto da parte dell’Amstrad con BASIC esteso, 128 kB di RAM ed il registratore a cassette o il floppy incorporato (Spectrum +2 e Spectrum +3).

source: wikipedia

Sinclair ZX81 + 16k RAM pack

Sinclair ZX81 Action Pack

Autopsy:

da Wikipedia:

Sinclair ZX 81 è il successore del Sinclair ZX80, uscito nel 1981 e sempre basato sul processore Zilog Z80A. La RAM era di 1KByte, ma poteva essere espansa fino a 16KByte con un’apposita espansione esterna prodotta dalla stessa Sinclair.

Alcuni produttori indipendenti realizzarono espansioni molto più grandi fino a raggiungere i 128Kbyte. È da notare che le espansioni di memoria più capaci spesso avevano problemi di raffreddamento e non era infrequente che l’involucro di plastica si deformasse. Il Basic era ampliato rispetto al suo predecessore e poteva utilizzare anche numeri in virgola mobile.

Oltre alla suddetta espansione di memoria, al computer era possibile collegare una mini stampante elettrostatica che utilizzava una speciale carta rivestita da un sottile film di alluminio.

Veniva venduto al prezzo, veramente “stracciato” di Lire 99.000 (+ 18% IVA – 51 euro + IVA), già montato, oppure si poteva trovare, come in Inghilterra, in scatola di montaggio. In Italia era distribuito dalla G.B.C.

source: wikipedia

Sinclair (Amstrad) ZX Spectrum +3 con Floppy disk / RGB / DivIDE

ZX Spectrum +3 / Floppy / Joystick SJS 1 / PowerSupply

Autopsy:

da museo-computer.it:

Lo Spectrum +3 e’ stato l’ultimo, nonche’ il piu’ evoluto della famiglia Spectrum. Arrivato troppo tardi, ad un prezzo troppo elevato e, soprattutto, con un drive non standard questo Spectrum ha fatto veramente fatica ad imporsi sul mercato.

Un vero peccato perche’, smontandolo, si nota quanto pesante sia stato il lavoro Amstrad sull’architettura Spectrum: nuova ROM, nuovi integrati e scheda completamente ridisegnata. La cosa piu’ folle in assoluto e’ sicuramente rappresentata dal floppy da 3″ integrato.

source: museo-computer divide homepage divide forum