CartographPC V1.0 di Arkanix Labs
CartographPC è un’applicazione Windows creata per sviluppare mappe e livelli per giochi / demo e molto altro ancora.
source: arkanixlabs.com c64dev.com
CartographPC è un’applicazione Windows creata per sviluppare mappe e livelli per giochi / demo e molto altro ancora.
source: arkanixlabs.com c64dev.com
Questo versatile programma nativo per Commodore 64 ti permettera’ di creare mappe e livelli per i giochi / demo e molto altro ancora.
Changelog:
source: arkanixlab.com c64dev.com
Autopsy:
testo tratto dalla Homepage di Wikipedia:
Il Commodore PET, successivamente Commodore CBM, è stata una famiglia di personal computer a 8 bit della Commodore. Il primo modello commercializzato (primo personal computer della Commodore) è stato il PET 2001 risalente al 1977 e progettato da Chuck Peddle.
Si dice che PET (che in inglese significa piccolo animale domestico) sia l’acronimo di “Personal Electronic Transactor” (tutto-fare elettronico personale). Si trattava del primo computer realizzato su di un blocco monolitico della storia. Nel case (involucro) erano infatti compresi l’unità centrale (CPU), la tastiera, il monitor ed anche l’unità a nastro (un registratore a cassette) come memoria di massa.
Il PET, basato sul processore MOS 6502 a 1 MHz, aveva 4 KB (PET 2001-4) o 8 KB (PET 2001-8) di RAM e 14 KB di ROM, con BASIC e sistema operativo installati su ROM.
Il PET 2001 presentava un elementare interprete BASIC (progettato dalla Microsoft ed acquistato dalla Commodore) che, unitamente al kernel (insieme di routine di I/O) e all’editor dello schermo, costituiva il sistema operativo della macchina. La modalità grafica disponibile era la sola modalità testo, visualizzazione monocromatica. Lo schermo era da 9″ in bianco e nero, o da 12″ a fosfori verdi o sempre bianco nero.
Il PET subì nel corso degli anni diverse evoluzioni. Venne aumentata la memoria disponibile, vennero inseriti su ROM interpreti BASIC sempre migliori (il culmine venne raggiunto con il CBM BASIC 4.0). Si resero disponibili delle unità a disco esterne, tra le quali il Commodore 4040 ed il Commodore 2031.
L’evoluzione riguardò anche il nome: l’acronimo PET venne sostituito con CBM (sigla per Commodore Business Machines), in quanto la Philips rivendicò l’esclusività dell’acronimo PET che aveva utilizzato prima della Commodore.
Fra i modelli più suggestivi vi è senza dubbio il SuperPET, realizzato in collaborazione con l’università di Waterloo. Era dotato di linguaggi di alto livello (quali il Fortran e il Pascal) presenti su ROM. Era inoltre presente un processore ausiliario (il 6809) dedicato proprio all’esecuzione di questi linguaggi evoluti.
L’aggressiva politica commerciale portò nel tempo la casa madre a praticare alcuni espedienti considerati discutibili dagli utenti, come quello di perforare le schede madri di alcuni esemplari, ad esempio di CBM-4016, per impedire l’espansione della memoria RAM.
Gli 8-bit Commodore destinati al settore business raggiunsero la massima evoluzione con i modelli CBM2 (B-series), che potevano disporre fino ad 1 MB di memoria, erano dotati del SID ed avevano, oltretutto, un design molto accattivante per il quale venne assegnato un premio.
L’architettura PET originale, potenziata nelle capacità audio/video, e con l’aggiunta di uno slot per cartridge per una semplice distribuzione del software, fornì la base per gli home computer VIC 20 e Commodore 64.
Nuova modifica all’adattatore di alimentazione per CPC 6128 , ho incluso anche l’alimentazione per un Floppy drive esterno da 3½.
Nuovi Giochi e Utility per Commodore VIC-20.
Un utente che vuole rimanere anonimo ha pubblicato una grande quantità di file sul web sulla storia di Amiga.
Al momento ci sono più di 600 files in formato PDF per essere scaricati o visualizzati online.
source: amiga-documents
Alcune foto dell’installazione:
Parados è una Rom di 16kB che sostituisce l’AmsDOS originale dell’Amstrad CPC e permette di utilizzare floppy disk double-sided e altri formati.
source: grimware.org
SD2IEC – è un’interfaccia hardware che emula il Floppy Drive 1541 del Commodore 64/VIC20 utilizzando una scheda SD al posto dei Floppy da 5¼ pollici.
Hardware e il Firmware sono disponibili sotto licenza open source (GPL).
Changelog:
2010-03-07 – release 0.9.1
source: sd2iec.de gitweb forum thread c64-wiki
Recensione fotografica del cavo Seriale e del programma ADTPro:
ADTPro può essere utilizzato per trasferire immagini ‘DSK’ APPLE in DOS o ProDOS / SOS.
Il lato client viene eseguito con il sistema operativo ProDOS / SOS, ma è perfettamente in grado di leggere o scrivere Apple DOS ( Pascal, CP/M …)
source: adtpro.sourceforge.net
Recensione fotografica dell’adattatore Floppy 3½:
Grazie a B.C per l’adattatore Floppy.
source: ebay retro-zone.org amstrad hack page
Autopsy:
testo tratto dalla Homepage di Wikipedia:
L’Apple IIc, presentato in aprile del 1984, era stato pubblicizzato come un “Apple II portatile”: effettivamente, pur non essendo paragonabile ad un moderno notebook data la mancanza di un monitor integrato e di un sistema di alimentazione a batteria, possedeva per l’epoca dimensioni e peso ridotti, permettendo di essere trasportato facilmente anche grazie ad una maniglia retrattile.
È stato il primo modello a seguire lo standard di design chiamato “Snow White” (Biancaneve), caratterizzato da un colore bianco o grigio chiaro e dalla presenza di scanalature, elementi che caratterizzeranno la produzione Apple fino all’inizio degli anni novanta.
L’Apple IIc è stato anche il primo Apple II ad utilizzare il processore 65C02 al posto del 6502; possiede un floppy da 5¼″ integrato e un controller per drive esterni, ideato per un secondo floppy da 5¼″ ma utilizzabile anche per uno da 3½″ o per un hard disk; uscita video composito PAL o NTSC; interfaccia seriale per modem e stampanti e una porta per mouse o joystick. Per le sue dimensioni ridotte, sono stati “sacrificati” slot di espansione interni e apparentemente non era possibile aumentare i 128 kb di memoria RAM base: tuttavia, alcune aziende esterne realizzarono delle espansioni in grado di portare la memoria fino ad 1 MB, e la stessa Apple, in una revisione del computer, provvide a inserire uno slot per schede di memoria aggiuntive.
La Apple produsse anche due monitor LCD da utilizzare con la porta di espansione, ma la scarsa nitidezza e l’alto costo ne decretarono lo scarso successo.
L’Apple IIc detiene anche un altro primato: è stato infatti il primo microcomputer ad includere il supporto per la tastiera semplificata Dvorak, attivabile tramite un interruttore: questa caratteristica, presente nelle sole versioni americane, è stata in seguito proposta anche nell’Apple IIe e nell’Apple IIGS; le versioni internazionali sfruttavano lo stesso interruttore per variare lo schema di tasti localizzato con quello statunitense.
Utili link: Serial Cable Pinout & Apple Disk Transfer ProDOS – Apple 2c FAQ – Apple DOS 3.3 Dump – DOS Serial Transfer
source: wikipedia
testo tratto dal Readme:
Introduzione: Per diversi motivi non sono mai stato soddisfatto dei programmi simili al “Lister D64″ cosi’ un giorno ho deciso di fare una mia versione. Il D64Lister e’ ovviamente Freeware.
Qui di segiuto le caratteristiche tecniche del D64Lister:
source: hardworks.de
Ci spiace, ma questo articolo è disponibile soltanto in English.
SD2IEC – è un’interfaccia hardware che emula il Floppy Drive 1541 del Commodore 64/VIC20 utilizzando una scheda SD al posto dei Floppy da 5¼ pollici.
Hardware e il Firmware sono disponibili sotto licenza open source (GPL).
Changelog:
2009-02-28 – release 0.9.0
source: sd2iec.de gitweb forum thread c64-wiki
Ho ritrovato con grande gioia la mia collezione della rivista ZZap 64, compreso il numero #1.
testo tratto da Wikipedia:
Zzap! era una rivista dedicata ai videogiochi nell’epoca degli home computer ad 8-bit, edita dalla Newsfield Publications Ltd (e in seguito dalla Europress Impact) in Regno Unito.
Nata in Inghilterra col titolo Zzap!64, il primo numero è datato maggio 1985; era, in questa sua incarnazione britannica, dedicata esclusivamente ai videogiochi per Commodore 64, e solo in un secondo tempo anche a quelli per Amiga; una rivista “sorella”, chiamata Crash, si occupava invece dei titoli per ZX Spectrum.
Recent Comments