Laser Slim Line Computer DataRecorder (Model DR-15) Boxed
Ringrazio il mio amico Andrea per la donazione di questeo registratore a cassette per computer.
Laser Slim Line Computer DataRecorder (Model DR-15).
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Ringrazio il mio amico Andrea per la donazione di questeo registratore a cassette per computer.
Laser Slim Line Computer DataRecorder (Model DR-15).
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Ringrazio il mio amico Andrea per la donazione di questo computer.
Prodotto dalla VTech nel 1985, il Laser 500 è un’evoluzione del laser 300/310. Il case è più grande e da un aspetto un po’ più professionale rispetto alle versioni precedenti. La tastiera è meccanica, ma non di qualità.
La macchina è costruita intorno ad un processore all’avanguardia, il D780c, che è in realtà uno Z80 compatibile, si può immaginare che sia stato utilizzato per ragioni di costi di produzione.
Supporta 6 modalità grafiche, che vanno da 160 x 96 in 16 colori a 640 x 192 a 2 colori e la modalità testo da 40 o 80 colonne.
Il Laser 500 è dotato di una versione Basic 3.0 by Microsoft nella ROM, l’utente può utilizzare 30K circa su 64K di RAM totale. E’ possibile collegare molte periferiche: datassette, stampante, disk drive (tramite apposito controller) e modem.
Altra nota di merito per il modello 500: e’ disponibile una versione di CP/M (ovviamente su floppy!). Gli altri modelli sono decisamente inferiori, basti pensare alle risoluzioni grafiche massime di circa 256×192 pixel (contro le 80 colonne e 640×192 del Laser 500).
Molti prodotti VTech hanno guadagnato una certa popolarità in Europa occidentale, in particolare in Germania e nei Paesi Bassi.
Caratteristiche tecniche:
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source: myretrotech.blogspot.it
Ringrazio il mio amico Andrea per la donazione di software su cassetta.
Thomson MO5/TO7/TO9:
Vtech Laser 310:
Dragon 32:
Sharp MZ-700:
Timex Sinclair 1000:
Radio Shack TRS-80:
Ringrazio il mio amico Andrea per la donazione di alcune interfacce per Atari
Qui la lista:
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Ringrazio il mio amico Andry per la donazione di alcuni giochi su cartuccia
Titoli:
Radofin 1292/1392 – Acetronic MPU 1000 – Prinztronic Microprocessor – Audiosonic PP 1292
Palladium
Home Arcade – Leonardo GIG – Hanimex HMG2650 – Arcadia 2001
Non ho voglia di fare l’ennesima e noiosa recensione del Nintendo Classic Mini, ne hanno fatte tante.
Mi limito a dire che e’ fatto bene, i 30 giochi inclusi sono emulati molto bene e sembrano esenti da “bug” almeno io non ne ho trovati.
La gestione dei giochi e’ fatta molto bene, un menu’ di selezione veloce e intuitivo.
L’aspetto esteriore e’ quello che mi ha colpito di piu’ , bello, perfetto e solido.
Non ho altro da dire.
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source: nintendo
Ci spiace, ma questo articolo è disponibile soltanto in English.
L’Apple I (conosciuto anche come Apple-1) è stato il primo computer prodotto dalla Apple Computer (oggi semplicemente Apple) e uno dei primi microcomputer personali della storia.
L’Apple I rappresenta il primo di una lunga serie di computer commercializzati da quella che oggi è una delle maggiori aziende informatiche del pianeta. Concepito e progettato da Steve Wozniak, l’Apple I fu presentato nell’aprile 1976 all’Homebrew Computer Club di Palo Alto e fu commercializzato dal luglio 1976 all’agosto 1977 inizialmente al costo di 666,66 dollari, per una produzione complessiva di circa 200 esemplari.
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Apple 1 (Mimeo / Mike Willegal Clone) assemblato per un caro amico; Paolo Cognetti.
Ringrazio per il supporto tecnico e morale: Piero Todorovich e Alessandro Polito.
Ringrazio inoltre per alcuni componenti elettronici: Gabriele Molesto Zaverio del Museo Dell’informatica Funzionante, Piero Todorovich.
Ho avuto diversi problemi nel far funzionare questo clone dell’Apple 1, cerchero’ molto brevemente di descriverli qui di seguito e allego anche delle foto delle fasi del montaggio.
Foto delle fasi del montaggio:
Video:
La versione Giapponese del Commodore 64 e’ stata introdotta sul mercato nel 1983 in Giappone.
L’hardware e’ leggermente diverso ma soprattutto incompatibile. Il Kernel e il BASIC sono stati modificati per utilizzare la mappa dei caratteri giapponesi “katakana”, 46 in totale (più la punteggiatura, segni diacritici, etc.) e di conseguenza e’ stata modificata anche la ROM Caratteri.
Il tasto SHIFT-LOCK e’ stato sostituito con C= LOCK per poter utilizzare i caratteri giapponesi, le label frontali dei tasti sono state modificate con i caratteri giapponesi, le label colore sono sparite e alcuni caratteri grafici sono stati riarrangiati.
Lo schermo di boot dell Commodore 64 e’ in lingua inglese ma i colori (sfondo/bordo) sono diversi assomigliando molto allo schema colore del Commodore SX-64.
La memoria libera del Commodore 64 in versione Giapponese non e’ piu’ 38911 ma bensi’ 36863 , 2k RAM (2048 Bytes) sono andati persi per poter fare questa conversione del Commodore 64 in versione Giapponese.
La Grafica e il Sonoro sono identici alla versione standard del Commodore 64.
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Direttamente dalla collezione di un mio caro amico “Andrea Pierdomenico” il Commodore 64 con un tasto della tastiera sbagliato.
La fabbrica ha sbagliato di stampare il tasto “8″, ma solo la parte superiore e non la label frontale. Non ho trovato nessun articolo in rete che parla di questa tastiera e’ forse l’unico al mondo?
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Ci spiace, ma questo articolo è disponibile soltanto in English.
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