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Posts Tagged ‘boxed’

Seleco Walkie Mod. CD TV – 2A Boxed

Seleco Walkie Modello CD TV – 2A con Scatola salvato appena in tempo dalla spazzatura.

Commodore Joystick 1342 Boxed donato da un amico

Commodore Joystick 1342 Boxed

Joystick Commodore 1342 donato da un amico.

Enterprise 128 (One Two Eight) Boxed

Enterprise 128 (One Two Eight) Details

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

L’ Enterprise è un home computer basato sul processore Zilog Z80 prodotto a partire dal 1985. Sono state prodotte due varianti denominate Enterprise 64 con 64 kB di memoria RAM ed Enterprise 128 con 128 KB di RAM. La macchina, prima della produzione, era conosciuta anche con i nomi DPC, Samurai,Oscar, Elan e Flan prima che il nome Enterprise fosse finalmente scelto.

La macchina era basata sul processore Z80 che operava alla frequenza di 4 MHz. Era dotata di 64 KB o 128 KB di RAM e di 48 KB di ROM che contenevano il sistema operativo EXOS ed il linguaggio di programmazione BASIC. Il case conteneva una tastiera full-sized con tasti a membrana, alcuni tasti funzione programmabili ed un joystick.

L’ Enterprise era progettato specificatamente per i videogiochi. Il display aveva una risoluzione di 672×512 pixel con 256 colori. Erano presenti 4 canali per il suono.

All’interno della macchina erano presenti due coprocessori dedicati alla grafica ed al suono che alleggerivano da questo compito la CPU principale. Erano chiamati rispettivamente “Nick” e “Dave” dal nome dei loro progrettisti, Nick Toop (che lavorò anche nella progettazione dell’Acorn Atom) e Dave Woodfield.

L’ Enterprise era dotato di un vasto numero di connettori. Erano presenti: un’uscita RGB per il video, una porta seriale RS232/RS432, una porta Centronics per la stampante, due porte per i joystick, due uscite per l’interfaccia per i registratori a cassette, uno slot per cartucce contenenti ROM aggiuntive ed una porta di espansione proprietaria.

Il Basic su ROM poteva essere sostituito con una ROM che emulava lo ZX Spectrum. Successivamente divenne disponibile un lettore di floppy disk.

Caricamento di una demo dal registratore a cassette:

source: wikipedia ep128.hu

TRS-80 Coco Plug’n'Power Appliance and Light Controller Boxed

TRS-80 Coco Plug'n'Power Appliance and Light Controller Boxed

Autopsy:

Grazie Paolo Cognetti per avermi dato questo oggetto in buone condizioni.

TRS-80 Color Computer Plug ‘n Power Programmable Appliance/Light Controller e’ un vecchio dispositivo per TRS-80 Color Computer per l’automazione domestica (domotica).

La confezione include il modulo Plug ‘n Power, il software su cartuccia, il cavo di connessione, il manuale e il battery test card.

Download: Plug & Power Appliance and Light Controller (PDF) (2608)

New donations: Intellivision + Boxed Games / SX64 Manual / TV +4 …

17 February 2013 Nessun commento

Oggi un mio amico mi ha donato alcune cose. Grazie Damiano (Manosoft).

Cose che mi sono state donate:

  • Commodore SX64 Manual.
  • TV +4 Pong Clone.
  • PCB Multi Kernel C64/C64C Switch.
  • PCB Universal PLA Adapter.
  • Atmel 27C512 PROM 70ns.
  • Some DIMM Memory (256mb and 512mb)
  • Mattel Intellivision.
  • Mattel Intellivision Boxed Games:
    • Football.
    • Advanced Dungeons & Dragons.
    • Skiing.
    • Maze-A-Tron.
    • Sea Battle.
    • Tennis.
    • Basketball.

Spectravideo SV-318 (Boxed)

Spectravideo SV-318 with Accessories (Boxed)

Autopsy:

Questa configurazione include:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

La Spectravideo o brevemente SVI è stata una azienda statunitense produttrice di computer. Fu fondata nel 1981, inizialmente come SpectraVision, da Harry Fox e Oscar Jutzeler.

La SpectraVision iniziò le sue attività distribuendo videogiochi per Atari 2600, Colecovision e VIC-20. Nel 1982 produsse il QuickShot, il primo joystick ergonomico, disponibile per Atari e VIC-20. Alla fine del 1982 la società cambiò nome in Spectravideo perché il nome SpectraVision era già registrato.

Successivamente iniziò a produrre computer alcuni dei quali compatibili con lo standard MSX altri compatibili con lo standard IBM. Il primo tentativo di entrare nel mondo della produzione di computer si ebbe agli inizi del 1983, quando Spectravideo presentò un add-on per l’Atari 2600 chiamato Spectravideo CompuMate. Il CompuMate era dotato di una tastiera a membrana e interprete BASIC integrato. Insieme al CompuMate presentò l’SV-318, a cui seguì a breve il modello SV-328. Adottavano entrambi una CPU Z80 A che operava alla frequenza di 3,6 MHz, ma differivano per la quantità di memoria RAM di cui erano dotati, 16 kB il primo e 64 kB il secondo, per il tipo di tastiera, a membrana il primo e con tasti classici il secondo, e per l’assenza nell’SV-328 del joystick integrato che era presente invece nell’SV-318.

Residente nella ROM di entrambi i modelli vi era una versione del Microsoft BASIC che, come in molti altri computer ad 8 bit dell’epoca, espletava anche le funzioni di sistema operativo. Equipaggiando il computer con un floppy drive l’utente poteva eseguire il boot caricando il sistema operativo CP/M.

source: wikipedia

Spectravideo SV-803 16k RAM Cartridge (Boxed)

Ci spiace, ma questo articolo è disponibile soltanto in English.

Spectravideo SV-602 Mini Expander (Boxed)

Ci spiace, ma questo articolo è disponibile soltanto in English.

Spectravideo SV-904 Data Cassette (Boxed)

Ci spiace, ma questo articolo è disponibile soltanto in English.

Dragon 64 (Dragon Data Ltd) Boxed

Dragon 64 (Data Ltd)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Il Dragon 32 e il Dragon 64 sono degli home computer prodotti durante l’inizio degli anni ottanta. Simili al TRS-80 Color Computer (CoCo), vennero prodotti per il mercato europeo dall’azienda gallese Dragon Data. Il numero di modello si riferisce alla memoria del sistema, 32 o 64 Kbyte.

All’inizio degli anni ottanta il mercato degli home computer nel Regno Unito ebbe una crescita esponenziale. Quasi ogni mese veniva messa in commercio una nuova macchina e nell’agosto 1982 la Dragon Data entrò nel mercato con il Dragon 32; il Dragon 64 arrivò l’anno successivo. I computer erano basati sul Motorola 6809E a 0.89 MHz. Il sistema vendette bene e questo spinse diversi sviluppatori a programmare software per la macchina. Poco dopo la presentazione della macchina venne fondata anche la “Dragon User” una rivista dedicata al sistema.

Nel mercato domestico i videogiochi erano una potente attrattiva e il Dragon era dotato di limitate capacità grafiche quindi nel settore i suoi videogiochi erano mediamente inferiori a quelli della concorrenza. Il Dragon non era in grado di mostrare le lettere minuscole con semplicità e questo era un limite per le applicazioni commerciali. Queste e altre limitazioni resero a lungo andare il Dragon un insuccesso commerciale e nel giugno 1984 la Dragon Data fallì.

Nonostante il fallimento della casa madre il Dragon continuò a vivere a lungo, la sua scheda madre era robusta e il sistema poteva essere personalizzato con facilità, questo spinse molte persone a modificare il loro computer aggiungendovi funzionalità e prolungandone la vita utile.

Video del gioco Chuckie Egg per Dragon 64:

source: wikipedia archive.worldofdragon.org

Sega Pico (NTSC-USA) Boxed

Sega Pico (Testing game)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Appuntidigitali.it:

Il Sega Pico e’ una console prodotta dalla Sega alla fine degli anni 90 e dunque ci troviamo nella quinta generazione e Sega decide di entrare nel segmento dell’educational entertainment con questo nuovo prodotto, il Pico appunto.

Dalle immagini del Logo e dello chassis si intuisce subito come il target fosse quello dei bambini (fino ad un range massimo di 8-9 anni circa). I colori sgargianti, la chiusura a valigetta comoda da trasportare anche per le piccole mani paffute di uno scolaretto delle elementari (o primary school a seconda del sistema educativo a cui vogliamo fare riferimento).

L’aspetto a prima vista ricorda quello dei laptop ma come interfaccia (decisamente più intuitiva ed adatta a quel tipo di utenza) è stata scelta una tavoletta con lo “stylus”, dal nome Magic Pen, tipico dei dispositivi utilizzati per i programmi di disegno e grafica soprattutto pubblicitaria. A guidare il bambino nelle fasi di apprendimento e facilitarlo nell’utilizzo venne predisposto anche un classico controllo con croce direzionale, presente come si può vedere sulla sinistra della console.

Il parco applicativo del Pico era sintetizzato con la parola Storyware; le cartucce, abbastanza simili come forma e dimensione a quelle delle altre console avevano il particolare di essere confezionate come dei veri e propri libri sfogliabili: nel momento in cui veniva girata una pagina sullo schermo della televisione cambiava l’immagine e l’effetto di questa azione era accompagnato da musiche e suoni di sottofondo.

Lettura, memorizzazione, piccoli problemi, capacità di calcolo e di riconoscimento delle figure e colori erano alcune delle attività previste e sviluppate con la console Sega, anticipando in qualche modo il trend cavalcato a piene mani dalla Nintendo con il DS. Nonostante il costo di lancio di 139$ ed il prezzo per cartuccia che variava dai 29 ai 39$, il Pico ha venduto quasi 4 milioni di unità ed in Giappone tutt’oggi viene sviluppato software ad hoc.

Merito va alla presenza di grossi calibri come l’immancabile Sonic ed alcuni personaggi del panorama Disney come il Re Leone e Mickey Mouse. Piuttosto difficile da trovare nei vari canali battuti dai collezionisti di cimeli retrogaming non raggiunge tuttavia cifre astronomiche (a causa della tipologia di console) assestandosi circa sui 50 Euro a seconda di condizioni e packaging offerto.

source: appuntidigitali.it

Timex Sinclair 1000 (16k Ram Exp and Software) Boxed/Unwrapped

30 December 2012 Nessun commento
Timex Sinclair 1000 Boxed and Unwrapped

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Timex Corporation era la società che produceva per conto di Sinclair Research gli ZX81 sia come kit che come computer assemblato. Grazie ad un accordo con Sinclair, Timex poté esportare il computer negli Stati Uniti d’America (1982) e venderlo come Timex Sinclair 1000 (TS1000): rispetto allo ZX81, aveva una dotazione doppia di RAM (2 kB) ed un’uscita video in standard NTSC.

Ma le vendite del TS1000 non andavano bene. I fattori negativi erano due: la scarsità di memoria e la tastiera.[10] Per ovviare a ciò Timex decise di modificare il computer, utilizzando un case simile a quello dello ZX Spectrum, compresa la tastiera in gomma, e di dotarlo di serie di 16 kB di RAM. Per accogliere la RAM aggiuntiva fu modificata la scheda madre, che vide anche il chip ULA saldato direttamente su di essa, senza l’uso di zoccolini. Il computer ricevette anche una ROM modificata che correggeva i bug del TS1000/ZX81. Un limite del computer era che la memoria poteva essere ulteriormente espansa solo di altri 16 kB mediante l’uso di un modulo esterno: tagli superiori di RAM richiedevano una modifica alla scheda madre. Con queste novità la macchina fu messa in vendita come Timex Sinclair 1500 (TS1500) nel 1983, sia negli USA che in Portogallo.

Nonostante queste modifiche, il computer non vendette molto, principalmente perché fu messo in commercio troppo tardi: nel 1983, anno della sua presentazione, negli Stati Uniti il Commodore 64 stava già dominando la scena degli home computer mentre in Europa lo ZX Spectrum “vero” rappresentava un’alternativa molto più interessante e ad un prezzo di poco superiore.

source: wikipedia

Atari 1200XL Boxed

30 December 2012 1 commento
Atari 1200XL (NTSC)

Autopsy:

L’Atari 1200XL è stato il predecessore dell’Atari 600/800 XL. Aveva in gran parte le stesse caratteristiche, tranne le dimensioni della ROM (16 KB invece di 24 KB) e l’interprete BASIC veniva fornito su cartuccia.

Questo computer è stato un flop, ed e’ stato venduto solo per 4 mesi prima di essere sostituito dai modelli 600 e 800 XL. Questo computer non è stato mai distribuito in Europa.

Atari 1200XL Video:

Mattel (Radofin) Aquarius & some external Devices (Boxed)

Mattel (Radofin) Aquarius & some external Devices (Boxed)

Autopsy:

La collezione comprende:

  • Mattel (Radofin) Aquarius Home Computer System (con scatola).
  • Mattel (Radofin) Aquarius Mini Expander Module (con scatola).
  • Mattel (Radofin) Aquarius Game Cartridge Night Stalker (con scatola).
  • Mattel (Radofin) Aquarius 4k Memory Expansion (con scatola).
  • Mattel (Radofin) Aquarius Data Recorder (con scatola).
  • Mattel (Radofin) Aquarius Thermal Printer.

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

L’Aquarius è un home computer prodotto dalla Radofin e’ poi distribuito dalla Mattel da giugno ad ottobre 1983.

Annunciato nel 1982, ma presentato al pubblico il 6 gennaio 1983 al winter CES di Las Vegas[1], al momento del rilascio le sue caratteristiche lasciarono perplessi: 8 kilobyte di ROM, 4 di RAM, un sottoinsieme dei comandi del Microsoft BASIC denominato Aquarius-Basic, l’onnipresente processore ZiLOG Z80A da 3.5 MHz ed un solo canale audio, caratteristiche che non reggevano il confronto con la concorrenza. Proprio a causa della sua limitatezza fu sopprannominato da uno dei programmatori della Mattel, Bob del Principe, “il sistema per gli anni 70″.

L’Aquarius, con un costo di 160 dollari, offriva la possibilità di collegarsi ad un modem, ad un registratore a cassette, ad una stampante; aveva anche uno slot per espansione di memoria fino a 16K, per un totale di 20K.

Dei 32 titoli, principalmente giochi, annunciati per l’Aquarius, solo 21 vennero effettivamente rilasciati. La maggior parte di questi titoli erano porting dei giochi sviluppati per la console Intellivision prodotta sempre da Mattel. A causa della migliore grafica dell’intellivision, la giocabilità era però migliore sulla meno costosa console.

Unico particolare degno di nota: il primo dispositivo controllato da un computer aderente allo standard X-10, più noto come Domotica, venne sviluppato per l’Aquarius, per poter centralizzare l’illuminazione e i piccoli elettrodomestici tramite un telecomando. Purtroppo, l’Aquarius venne dismesso prima che l’X-10 fosse pronto, e così il dispositivo di controllo venne riadattato per il Tandy Radio Shack TRS-80 Model I.

Poco dopo il rilascio dell’Aquarius Mattel annunciò il lancio di un altro home computer. Era l’Aquarius II (modello #4000 e nome in codice “Chess”).

Nel frattempo però Mattel, a causa delle scarse vendite, lasciò il mercato degli home computer. Il 12 gennaio 1984 cedette nuovamente i diritti alla Radofin[2] e lo stock dei computer già prodotti alla CEZAR Industries con sede a Hawthorne in California. Dopo poco tempo la CEZAR Industries vendette a sua volta i diritti ad una nuova società: la CRIMAC INCORPORATED con sede a Redwood City in California. Gli Aquarius II prodotti furono quindi venduti direttamente dalla Radofin. Era il 1984 quando questo modello raggiunse il mercato in pochi esemplari, non divenendo mai un successo commerciale. Le uniche caratteristiche tecniche che lo differenziavano dall’Aquarius erano la dotazione di una vera tastiera a 49 tasti. L’Aquarius II era poi dotato di 20 Kbytes di Ram (includendo al suo interno già il modulo di espansione della memoria da 16K) e del Microsoft basic nella sua versione estesa.

source: wikipedia

Sinclair ZX81 Personal Computer (Boxed)

27 November 2012 Nessun commento
Sinclair ZX81 Personal Computer (Boxed)

Autopsy:

Le immagini della componentistica interna le potete trovare qui.

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Il Sinclair ZX 81 è un home computer basato sul processore Zilog Z80A prodotto da Sinclair Research. Fu presentato nel 1981 come successore del Sinclair ZX80. Il computer era acquistabile sia già assemblato sia, ad un costo inferiore, come kit da montare. Il case fu disegnato da Rick Dickinson. Come lo ZX80, anche lo ZX81 disponeva di una semplice uscita TV, caricava e salvava i programmi tramite un normale registratore a cassette e presentava una particolare tastiera a membrana.

Lo ZX81 ha avuto un successo sopra ogni aspettativa: nonostante la sua semplicità, ne sono stati venduti più di 1 milione di esemplari.

Come nello ZX80, il processore era un compatibile Z80 prodotto da NEC, operante ad un clock di 3,25 MHz, ma la ROM era cresciuta a 8 kB. Grazie alla maggior capacità, trovava alloggio una versione riveduta del Sinclair BASIC che introduceva il supporto ai numeri in virgola mobile. La ROM era stata adattata da quella dello ZX80 da Steve Vickers per Nine Tiles Ltd, che aveva prodotto la prima versione del Sinclair BASIC. La nuova ROM era compatibile anche con lo ZX80 e Sinclair la offrì, insieme ad una nuova maschera per la tastiera, come kit di aggiornamento per quel computer.

Il sistema di base integrava 1 kB di RAM, usata per memorizzare le variabili di sistema, l’immagine dello schermo, il programma e tutti i dati. Lo schermo aveva una unica modalità testuale con 32 colonne per 24 righe: usando dei particolari caratteri semi-grafici del set di caratteri contenuto in ROM posizionati con il comando PLOT era possibile creare dei disegni con una risoluzione di 64×48 punti. Lo ZX81 usava una memoria video, lo screen buffer, ridimensionabile, che poteva essere aumentata o diminuita a seconda della memoria installata e/o del quantitativo di RAM libera.

La RAM di base poteva essere aumentata fino a 16 KByte con un’apposita espansione esterna prodotta dalla stessa Sinclair. Alcuni produttori indipendenti realizzarono espansioni molto più grandi fino a raggiungere i 64 Kbyte. È da notare che le espansioni di memoria più capaci spesso avevano problemi di raffreddamento e non era infrequente che l’involucro di plastica si deformasse. Il BASIC era ampliato rispetto al suo predecessore e poteva utilizzare anche numeri in virgola mobile. Oltre alla suddetta espansione di memoria, al computer era possibile collegare una mini stampante elettrostatica che utilizzava una speciale carta rivestita da un sottile film di alluminio.

source: wikipedia