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Archivio per la categoria ‘Gallery’

Sharp MZ-80 / MZ-700 Rare Original Software

Sharp MZ-80 / MZ-700 Rare Original Software

Autopsy:

Questa e’ una rara collezione di software per i computers Sharp della serie MZ-80 e Mz-700

Titoli Software:

Space Invaders, Suicide run and Space Fighters (Corsa suicida – Guerre Stellari), Exploding Atoms, Trap of Doom and Cave Adventure, American Bowling, Couter Reverse and Caterpillar Craws, Le Mans Turbo, Cribbage, Gate Crasher and Jungle Jiks, Rescue Plane, Wizard Castle, Cosmic Invasion and Bomb Run, Battle Game, Super Packman, Sinus Star, Moving Searcher, Painful Man, Man-Hunt, Land Escape, Round Shoot, Send 1, Snake & Snake, Giant Maths, Othello, Vicious Viper, Dragon Caves (Il drago degli Abissi), Super-Mouse (Topolino), Backgammon and Basic v1.0a & Applications.

Matra 3600 (Atari 2600 Jr Clone)

Matra 3600 (Atari 2600 Clone)

Autopsy:

La console Matra 3600 e’ un clone dell’Atari 2600 Jr distribuito in Italia dall’azienda GRA.DI. S.r.l. di Milano.

La console Matra 3600 ha diverse lacune, piu o meno gravi che descrivo qui di seguito

  • Come si puo’ vedere dal PCB della scheda madre lo switch Bianco e Nero/Colore non e’ mai stato installato, l’interuttore sul case e’ finto, e’ solo per coprire il buco originale dell’Atari 2600 Jr.
  • La ROM che doveva contenere un gioco incluso nella console non e’ mai stata installata.
  • Lo switch canale 1/2 non e’ stato mai installato, dunque ci troviamo un bel buco sul retro del case.
  • La piattina con i pulsanti Reset/Select dell’Atari 2600 Jr e’ stata rimpiazzata con i contatti a foglia.

Un concentrato di cose buffe in una console che incredibilmente pero’ funzionava … che funziona ancora.

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

L’Atari 2600 è stata una console prodotta da Atari. La console venne presentata nell’ottobre del 1977 e fu tra le prime console a utilizzare le cartucce come metodo di memorizzazione per i giochi. Viene ricordata come la prima console di successo e ne vennero venduti circa 30 milioni di esemplari.

source: wikipedia

Thomson TO7/70 Boxed

Thomson TO7/70 Boxed

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Il Thomson TO7 è un home computer introdotto dall’azienda francese Thomson-Brandt nel novembre del 1982. Fu commercializzato fino al 1984.

Il TO7 è costruito sulla base del processore Motorola 6809 ad 1 MHz. Le cartucce ROM, chiamate MEMO7, possono essere introdotte attraverso una baia per le memorie (simile a quelle dei lettori di musicassette) posizionata nella parte superiore del computer. L’interfaccia utente è realizzata attraverso il BASIC Microsoft, presente nella cartuccia venduta insieme al computer.

La tastiera è a membrana; l’input dell’utente è possibile anche attraverso una penna ottica compresa anch’essa nella dotazione standard. Il raffreddamento è realizzato attraverso un voluminoso radiatore posteriore. Come monitor possono essere usati anche i TV attraverso l’utilizzo di un connettore Peritel.

Specifiche tecniche:

  • Processore : Motorola 6809 a 1 MHz
  • Memoria : 8 Kb di memoria RAM, espandibile a 32 Kb (24Kb con l’estensione EM90-016 e 8Kb supplementari attraverso l’estensione Peritek da 8K)
  • Risoluzione : 320×200 pixel in 8 colori.
  • Risoluzione in modalità testo: 40×25 caratteri.
  • Input : tastiera a membrana di plastica ed una penna ottica.

source: wikipedia

Atari 2600 (CX-2600 P)

Atari 2600 (CX-2600 P)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

L’Atari 2600 è stata una console prodotta da Atari. La console venne presentata nell’ottobre del 1977 e fu tra le prime console a utilizzare le cartucce come metodo di memorizzazione per i giochi. Viene ricordata come la prima console di successo e ne vennero venduti circa 30 milioni di esemplari.

La console venne sviluppata da Atari con un lavoro di due anni di ricerca e sviluppo. L’Atari 2600 nei primi anni di commercializzazione era pubblicizzata come Atari VCS (Video Computer System): il nome Atari 2600 (derivato dal numero di progetto Atari CX2600) venne utilizzato dal 1982 quando Atari presentò la console Atari 5200. La console venne presentata nell’ottobre del 1977 e inizialmente non fu un grande successo per via del ridotto parco giochi a disposizione.

Atari per venire incontro alle richieste degli acquirenti espanse il parco giochi acquisendo i diritti di alcuni famosi giochi da bar, tra i giochi realizzati si segnalò Space Invaders che spinse le vendite della console rendendola un grande successo per Atari infatti negli ultimi anni settanta e primi anni ottanta il nome Atari era sinonimo di console. L’Atari 2600 era usualmente in vendita con due joystick, due paddle controller e il corpo macchina ove si alloggiava la cartuccia con il gioco, furono realizzati per la console più di 200 giochi e vennero vendute più di 120 milioni di cartucce. Atari guadagnò grazie alla console quasi 5 miliardi di dollari.

Vennero prodotte più varianti di Atari 2600: l’originaria aveva sei levette poste sulla plancia ed era chiamata heavy sixter anche per via del suo peso maggiore; la seconda del 1978 era più leggera per via di una minore schermatura RF; la terza versione degli anni ottanta era identica alla seconda ma con quattro levette (I selettori di difficoltà “A” e “B”, non più utilizzati nei giochi recenti, furono posti sul retro della console) a cui a breve venne sostituito il frontalino in radica a favore di uno più economico in plastica.

source: wikipedia

Unboxing Everdrive cartridge for Megadrive/Genesis & Nintendo 64

PCB of the Everdrive cartridge for Nintendo 64

Autopsy:

La cartridge Everdrive nella versione per Megadrive/Genesis e Nintendo 64 è un’interfaccia che permette alla Console di comunicare con una scheda SD , gestire i salvataggi ed inoltre eseguire ROM Mastersystem per la versione Megadrive/Genesis e ROM Nintendo NES per la versione Nintendo 64.

La cartridge Everdrive vanta di un semplice Menu’ che permette di sfogliare i files presenti all’interno della scheda SD e caricare una delle centinaia di ROM nella memoria flash della cartridge, questa operazione richiede pochi secondi e una volta completato il caricamento il software verra’ eseguito dalla console come una cartuccia originale.

La cartridge viene prodotta e assemblata in Ucraina da una persona che si fa’ chiamare Krikzz e puo’ essere acquistata dal sito del produttore oppure da uno dei rivenditori autorizzati, inoltre si puo’ scegliere la versione solo PCB naked oppure con l’involucro cartuccia (vedi foto). Io ho acquistato la versione dell’Everdrive per Nintendo 64 con l’involucro cartuccia, mentre per la versione Megadrive solo il PCB, ho deciso di fare io il lavoro di adattare la cartuccia di un vecchio gioco per Megadrive per poi ospitarci l’interfaccia Everdrive (vedi foto).

La configurazione della cartridge è relativamente semplice: è sufficiente formattare la scheda SD in FAT32 e quindi copiare i file ROM nella scheda SD. Nel caso della versione per Nintendo 64 ci sara’ bisogno di copiare anche il sistema operativo per la gestione dei files scaricabile dal sito del produttore. Una cosa che bisogna fare attenzione è che ogni cartella NON può contenere più di 512 files (soprattutto se vengono utilizzati gli archivi TOSEC), quindi è consigliato creare una cartella per ogni lettera dell’alfabeto e quindi trasferire i files al suo interno.

Everdrive Video Recensione:

source: krikzz.com meanmachinesmag.co.uk gp2x.de 8bitplus.co.uk

Super Nes Nintendo Scope Boxed

Super Nes Nintendo Scope

Autopsy:

testo tratto e tradotto dalla homepage di Wikipedia:

Il Super Scope, conosciuto in Europa come il Nintendo Scope, è una periferica per il Super Nintendo Entertainment System.

Il Super Scope e’ un bazook’ wireless che utilizza un ricevitore a infrarossi che si collega nella porta joypad della console il Il Super Scope e’ paragonabile alla periferica Menacer per il Sega Mega Drive/Genesis. Ha due pulsanti per le azioni e un pulsante per la pausa, un interruttore di alimentazione ed è alimentato da sei batterie AA.

source: wikipedia

Nintendo 64 – N64 (PAL – EURO)

Nintendo 64 (close-up)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Il Nintendo 64 (N64) è una console per videogiochi a 64 bit prodotta da Nintendo e succeduta al Super Nintendo Entertainment System (SNES). In Italia la console è stata messa in vendita nel 1997 dalla GIG Electronics.

Il Nintendo 64 è il successore del Super Famicom (in America ed Europa Super NES), console della Nintendo uscita nel 1990. Durante i primi anni novanta erano in sviluppo varie tecnologie per migliorare le capacità delle console dell’epoca: alcune di queste si erano tradotte in chip aggiuntivi che venivano di volta in volta inseriti a discrezione degli sviluppatori nelle cartucce e servivano per aumentare le prestazioni dei giochi aggiungendosi all’hardware del Super Nintendo.

Nel 1995/96, quando ormai l’era del Super NES era avviata definitamente alla fine, le grandi software house iniziarono a pensare alla successiva generazione di console, e mentre molte case optarono per il passaggio ai 32 bit, la Nintendo scelse invece di passare direttamente ai 64 bit e così, dopo alcuni anni di sviluppo, nacque il Nintendo 64. Lo sviluppo di applicazioni del Nintendo 64, terminò nel 2003, con lo sviluppo di The Legend of Zelda: The Wind Waker, e Resident Evil 0, ma a loro volta riprogrammati per la successiva console, il Nintendo GameCube.

Il Nintendo 64 vendette molto soprattutto in Giappone, ed ebbe buon riscontro in tutto il mondo superando quota 30 milioni di unità vendute. Nonostante i buoni risultati, il Nintendo 64 non riuscì a ripetere gli stessi risultati esaltanti del NES e del SNES venendo nettamente sconfitto dalla PlayStation, prodotta dalla Sony, che stabilì un record vendendo oltre 100 milioni di unità.

source: wikipedia

Sharp MZ-721 (MZ-700 Series) Boxed

Sharp MZ-721 (close-up)

Autopsy:

from Old-Computers Museum homepage:

Lo Sharp MZ è una serie di personal computer venduti in Giappone e in Europa (in particolare Germania e Gran Bretagna) da parte di Sharp a partire dal 1978.

Lo Sharp MZ 700 e’ l’evoluzione della serie MZ 80 (MZ 80K, MZ 80A e MZ 80B). Il personal computer MZ 700 è compatibile con il software dell’MZ 80K e MZ 80A. La serie MZ 700 è composta da quattro versioni: i primi tre modelli sono stati lanciati nel 1983 (Novembre del 1982 in Giappone) e l’ultimo l’MZ 711 è stato lanciato alla fine del 1985, era il modello “naked” ovvero senza alcuna periferica aggiuntiva.

source: old-computers.com wikipedia

Schneider (Radiola / Philips) VG-5000

Schneider VG-5000 (close-up)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Maiom (Paolo Cognetti Homepage):

Nel 1984 la Phillips, reduce insieme a Thomson dal disastroso tentativo di realizzare uno standard europeo che contrastasse il nascente MSX, diede un po l’impressione di brancolare nel buio nella realizzazione di un nuovo Home computer, al punto che presentò tre prodotti completamente differenti tra di loro.

Il primo di questi è il VG-5000 derivato dalle console di successo della serie Videopack. Era un computer abbastanza semplice per il quale Philips aveva previsto moltissime periferiche poi effettivamente mai realizzate. Era costruito in Francia dalla sussidiaria RTC e probabilmente figlio del fallito progetto con Thomson. E’ stato commercializzato anche con il marchio Radiola e Schneider.

source: maiom homepage vg5k.free.fr

Commodore Amiga 1000 (A1000)

Commodore Amiga 1000 (A1000)

Autopsy:

Sono passati molti anni da quando avevo messo in vendita il mio Amiga 1000 con Espansione di Memoria e Harddisk ma grazie ad un’amico e molta pazienza sono riuscito a trovarne uno in buone condizioni per il mio museo di Retrocomputer.

Come si puo’ osservare dalle foto ho sosituito il case ingiallito della tastiera con un nuovo che veniva venduto come pezzi di ricambio Commodore.

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Il Commodore Amiga 1000 o Commodore A1000 (nome in codice “Lorraine”), inizialmente chiamato Amiga o Commodore Amiga, comunemente noto come Amiga 1000 o A1000, è un computer della Commodore International commercializzato dal settembre 1985 al 1987.

Primo prodotto commerciale (in ordine di tempo) basato sulla piattaforma Amiga, l’Amiga 1000 è stato presentato in anteprima mondiale il 23 luglio 1985 a New York, negli Stati Uniti d’America, durante una serata di gala appositamente organizzata al Vivian Beaumont Theater, uno dei teatri del Lincoln Center for the Performing Arts. La serata, accompagnata da un’orchestra sinfonica, ebbe come testimonial del nuovo computer due delle maggiori icone pop del momento: Debbie Harry e Andy Warhol.

L’Amiga 1000 è uno dei primi computer della storia commercializzati con di serie un sistema operativo dotato di multitasking preemptive (caratteristica che permette di eseguire più programmi contemporaneamente) e la shell con interfaccia grafica di tipo WIMP (caratteristica che permette un utilizzo user-friendly del computer, a differenza della più datata shell con interfaccia a riga di comando).

source: wikipedia

 

 

source: wikipedia

Sega Genesis System Console (NTSC-USA)

Sega Genesis System Console

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Sega Mega Drive è il nome di una console 16 bit rilasciata da SEGA in Giappone il 29 ottobre 1988, in Europa il 20 novembre 1990 e negli Stati Uniti il 14 agosto 1989 con il nome di Sega Genesis. La console, venduta al lancio in abbinamento con il videogioco Altered Beast, attirò subito l’attenzione degli appassionati per la sua velocità e le alte capacità grafiche.

Era il 1989. Il Nintendo Entertainment System regnava incontrastato nel mercato dei videogiochi da più di cinque anni ed era venuto il momento che la SEGA presentasse il suo nuovo cavallo di battaglia al mercato occidentale.

Il Sega Master System, sebbene graficamente superiore al NES, non aveva lasciato un’impronta determinante nel mercato americano (in Europa aveva invece ottenuto una grande popolarità) e da questo parziale insuccesso la Sega aveva capito che la nuova macchina doveva essere tecnicamente superiore a tutte le altre ma soprattutto supportata da una folta schiera di sviluppatori esterni che contribuissero ad arricchire la libreria di giochi (proprio la mancanza di supporto di terze parti fu infatti considerata la principale causa del modesto successo del Master System). Dopo due anni di sviluppo e ricerca, verso l’estate del 1989, la SEGA presentò al mondo il sistema di nuova generazione, denominato Genesis negli USA e Mega Drive in Europa e in Giappone, con una campagna di marketing piuttosto aggressiva.

Dal Natale 1990 il Mega Drive riuscì a superare anche le vendite del Nes (nonostante quest’ultima fosse ancora la console più diffusa). Il TG16, seppur dotato di ottimi giochi, non aveva speranza di raggiungere la diffusione della macchina della SEGA e la presentazione del Super NES della Nintendo era stata più volte rinviata (uno dei motivi di questi ritardi era che gli sviluppatori stavano producendo ancora giochi per il NES e la Nintendo non voleva rischiare di veder migrare le case software affiliate verso la piattaforma Mega Drive in attesa che la nuova macchina avesse una solida base di utenti). Intanto divenne molto popolare negli Stati Uniti la pubblicità televisiva con lo slogan “Genesis does what Nintendon’t” con l’intento di rendere nota la superiorità tecnica rispetto al Nes ma soprattutto il fatto che le conversioni per la nuova console Sega dei giochi arcade di quel periodo erano molto più fedeli agli originali da sala.

source: wikipedia

Sega Megadrive Cartridges and Honey Bee adaptor

Nella galleria potete vedere alcune cartucce per Sega Megadrive (Genesis) e il famoso adattatore Honey Bee. L’adattatore Honey Bee permette il funzionamento di giochi di importazione Giapponesi e Americani (Genesis ) sulla console Sega Megadrive in versione PAL.

Sega Megadrive (PAL-EUR)

Sega Megadrive (PAL-EUR)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Sega Mega Drive è il nome di una console 16 bit rilasciata da SEGA in Giappone il 29 ottobre 1988, in Europa il 20 novembre 1990 e negli Stati Uniti il 14 agosto 1989 con il nome di Sega Genesis. La console, venduta al lancio in abbinamento con il videogioco Altered Beast, attirò subito l’attenzione degli appassionati per la sua velocità e le alte capacità grafiche.

Era il 1989. Il Nintendo Entertainment System regnava incontrastato nel mercato dei videogiochi da più di cinque anni ed era venuto il momento che la SEGA presentasse il suo nuovo cavallo di battaglia al mercato occidentale.

Il Sega Master System, sebbene graficamente superiore al NES, non aveva lasciato un’impronta determinante nel mercato americano (in Europa aveva invece ottenuto una grande popolarità) e da questo parziale insuccesso la Sega aveva capito che la nuova macchina doveva essere tecnicamente superiore a tutte le altre ma soprattutto supportata da una folta schiera di sviluppatori esterni che contribuissero ad arricchire la libreria di giochi (proprio la mancanza di supporto di terze parti fu infatti considerata la principale causa del modesto successo del Master System). Dopo due anni di sviluppo e ricerca, verso l’estate del 1989, la SEGA presentò al mondo il sistema di nuova generazione, denominato Genesis negli USA e Mega Drive in Europa e in Giappone, con una campagna di marketing piuttosto aggressiva.

Dal Natale 1990 il Mega Drive riuscì a superare anche le vendite del Nes (nonostante quest’ultima fosse ancora la console più diffusa). Il TG16, seppur dotato di ottimi giochi, non aveva speranza di raggiungere la diffusione della macchina della SEGA e la presentazione del Super NES della Nintendo era stata più volte rinviata (uno dei motivi di questi ritardi era che gli sviluppatori stavano producendo ancora giochi per il NES e la Nintendo non voleva rischiare di veder migrare le case software affiliate verso la piattaforma Mega Drive in attesa che la nuova macchina avesse una solida base di utenti). Intanto divenne molto popolare negli Stati Uniti la pubblicità televisiva con lo slogan “Genesis does what Nintendon’t” con l’intento di rendere nota la superiorità tecnica rispetto al Nes ma soprattutto il fatto che le conversioni per la nuova console Sega dei giochi arcade di quel periodo erano molto più fedeli agli originali da sala.

source: wikipedia

Sega Megadrive II (PAL-EUR)

Sega Megadrive II (PAL-EUR)

Autopsy:

La versione della console con la propria scatola la trovate qui.

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Sega Mega Drive è il nome di una console 16 bit rilasciata da SEGA in Giappone il 29 ottobre 1988, in Europa il 20 novembre 1990 e negli Stati Uniti il 14 agosto 1989 con il nome di Sega Genesis. La console, venduta al lancio in abbinamento con il videogioco Altered Beast, attirò subito l’attenzione degli appassionati per la sua velocità e le alte capacità grafiche.

Era il 1989. Il Nintendo Entertainment System regnava incontrastato nel mercato dei videogiochi da più di cinque anni ed era venuto il momento che la SEGA presentasse il suo nuovo cavallo di battaglia al mercato occidentale.

Il Sega Master System, sebbene graficamente superiore al NES, non aveva lasciato un’impronta determinante nel mercato americano (in Europa aveva invece ottenuto una grande popolarità) e da questo parziale insuccesso la Sega aveva capito che la nuova macchina doveva essere tecnicamente superiore a tutte le altre ma soprattutto supportata da una folta schiera di sviluppatori esterni che contribuissero ad arricchire la libreria di giochi (proprio la mancanza di supporto di terze parti fu infatti considerata la principale causa del modesto successo del Master System). Dopo due anni di sviluppo e ricerca, verso l’estate del 1989, la SEGA presentò al mondo il sistema di nuova generazione, denominato Genesis negli USA e Mega Drive in Europa e in Giappone, con una campagna di marketing piuttosto aggressiva.

Dal Natale 1990 il Mega Drive riuscì a superare anche le vendite del Nes (nonostante quest’ultima fosse ancora la console più diffusa). Il TG16, seppur dotato di ottimi giochi, non aveva speranza di raggiungere la diffusione della macchina della SEGA e la presentazione del Super NES della Nintendo era stata più volte rinviata (uno dei motivi di questi ritardi era che gli sviluppatori stavano producendo ancora giochi per il NES e la Nintendo non voleva rischiare di veder migrare le case software affiliate verso la piattaforma Mega Drive in attesa che la nuova macchina avesse una solida base di utenti). Intanto divenne molto popolare negli Stati Uniti la pubblicità televisiva con lo slogan “Genesis does what Nintendon’t” con l’intento di rendere nota la superiorità tecnica rispetto al Nes ma soprattutto il fatto che le conversioni per la nuova console Sega dei giochi arcade di quel periodo erano molto più fedeli agli originali da sala.

source: wikipedia

Sega Megadrive (NTSC-JAP) Boxed

Sega Megadrive (NTSC-JAP)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Sega Mega Drive è il nome di una console 16 bit rilasciata da SEGA in Giappone il 29 ottobre 1988, in Europa il 20 novembre 1990 e negli Stati Uniti il 14 agosto 1989 con il nome di Sega Genesis. La console, venduta al lancio in abbinamento con il videogioco Altered Beast, attirò subito l’attenzione degli appassionati per la sua velocità e le alte capacità grafiche.

Era il 1989. Il Nintendo Entertainment System regnava incontrastato nel mercato dei videogiochi da più di cinque anni ed era venuto il momento che la SEGA presentasse il suo nuovo cavallo di battaglia al mercato occidentale.

Il Sega Master System, sebbene graficamente superiore al NES, non aveva lasciato un’impronta determinante nel mercato americano (in Europa aveva invece ottenuto una grande popolarità) e da questo parziale insuccesso la Sega aveva capito che la nuova macchina doveva essere tecnicamente superiore a tutte le altre ma soprattutto supportata da una folta schiera di sviluppatori esterni che contribuissero ad arricchire la libreria di giochi (proprio la mancanza di supporto di terze parti fu infatti considerata la principale causa del modesto successo del Master System). Dopo due anni di sviluppo e ricerca, verso l’estate del 1989, la SEGA presentò al mondo il sistema di nuova generazione, denominato Genesis negli USA e Mega Drive in Europa e in Giappone, con una campagna di marketing piuttosto aggressiva.

Dal Natale 1990 il Mega Drive riuscì a superare anche le vendite del Nes (nonostante quest’ultima fosse ancora la console più diffusa). Il TG16, seppur dotato di ottimi giochi, non aveva speranza di raggiungere la diffusione della macchina della SEGA e la presentazione del Super NES della Nintendo era stata più volte rinviata (uno dei motivi di questi ritardi era che gli sviluppatori stavano producendo ancora giochi per il NES e la Nintendo non voleva rischiare di veder migrare le case software affiliate verso la piattaforma Mega Drive in attesa che la nuova macchina avesse una solida base di utenti). Intanto divenne molto popolare negli Stati Uniti la pubblicità televisiva con lo slogan “Genesis does what Nintendon’t” con l’intento di rendere nota la superiorità tecnica rispetto al Nes ma soprattutto il fatto che le conversioni per la nuova console Sega dei giochi arcade di quel periodo erano molto più fedeli agli originali da sala.

source: wikipedia