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Archivio per la categoria ‘Gallery’

Commodore VIC 20 Gold Label (NTSC)

Commodore VIC 20 Gold Label (NTSC)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Il Commodore VIC-20[1] o Commodore VIC 20 (in Giappone: Commodore VIC-1001; in Germania: Commodore VC 20) è un home computer della Commodore Business Machines Inc. commercializzato dall’ottobre 1980 al gennaio 1985. Fu proposto come computer per la famiglia e per il gioco ed ebbe un grande successo di vendite, subissato solo dal successivo Commodore 64.

L’hardware è basato sul processore MOS 6502, con una memoria ROM di circa 20 kB contenente sistema operativo e interprete BASIC, memoria RAM di 5 kB, di cui 3,5 kB disponibili per la programmazione in BASIC.

Il Commodore VIC-20 è stato il primo computer della storia a superare la quota simbolica di un milione di esemplari venduti, quota tutt’oggi rilevante che il Commodore VIC-20 ha raggiunto nel gennaio 1983.

Il periodo di maggiore successo commerciale del Commodore VIC-20 è stato il 1982, anno in cui è risultato anche il computer più venduto nel mondo con 800.000 esemplari venduti. All’apice del suo successo commerciale venivano prodotti circa 9.000 esemplari al giorno. In totale sono stati venduti circa 2,5 milioni di esemplari, quantità che non fa del Commodore VIC-20 il computer più venduto della storia. Tale primato appartiene ad un computer sempre della Commodore Business Machines Inc., il Commodore 64, venduto in 17 milioni di esemplari.

Il Commodore VIC-20 inoltre è stato il primo computer della storia con video a colori venduto al dettaglio ad un prezzo inferiore ai 300 dollari.

source: wikipedia

Sharp MZ-80K Complete Setup

Sharp MZ-80K Complete Setup
È possibile visualizzare i singoli dispositivi cliccando sul link qui sotto.

Sharp MZ-80 P3 (Dot Printer)

24 March 2012 2 commenti
Sharp MZ-80 P3 (close-up)

Autopsy:

Ho rimosso i due condensatori in poliestere (filtro) prima che esplodano.

Questa e’ la stampante che veniva consigliata per le applicazioni «amatoriali» siglata MZ-80 P3. Si tratta di una Epson rimarchiata Sharp, simile a quella che veniva venduta per il PET, ma con interfaccia parallela e una diversa gestione del carriage return e soprattutto meno rumorosa.

Alcune caratteristiche tecniche: scrittura ad aghi, con matrice 6×7, 80 caratteri per riga, dotata di cingoli (tractor feed) per il trascinamento della carta (moduli continui).

Sharp MZ-80 FD (Double Floppy Disk)

Sharp MZ-80 FD (Double Floppy Disk)

Autopsy:

Ho rimosso i due condensatori in poliestere (filtro) prima che esplodano.
Floppy Disk Drive per la serie di Microcomputer MZ-80. Ogni floppy disk può contenere 143K di dati per un totale di 286K. Il Floppy Disk Drive deve essere collegato all’unita’ Sharp MZ-80 I/O (Modulo di interfaccia) per essere utilizzato.

Sharp MZ-80 I/O (Interface Unit)

24 March 2012 1 commento
Sharp MZ-80 I/O (Interface Unit)

Autopsy:

Ho rimosso i due condensatori in poliestere (utilizzati come filtro) che sono esplosi dopo pochi secondi dall’accensione.

L’interfaccia MZ-80 I/O e’ un dispositivo per collegare tramite un bus proprietario periferiche come stampanti, floppy drive, seriali al computer MZ-80K.

Sharp MZ-80K

Sharp MZ-80K

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Lo Sharp MZ è una serie di personal computer venduti in Giappone e in Europa (in paricolare Germania e Gran Bretagna) da parte di Sharp a partire dal 1978.

Sebbene sia comunemente creduto che MZ stia per “Microcomputer Z80″, il termine MZ in verità ha le sue radici nell’MZ-40K, un home computer in kit prodotto da Sharp nel 1978 basato sul processore 4-bit MB8843 e fornito con una semplice tastiera esadecimale per l’input. Questo fu presto seguito dai modelli MZ-80K, K2, C e K2E, basati invece sulla CPU Sharp LH-0080 (compatibile Z80) e con tastiera alfanumerica.

Lo Sharp MZ80K era uno dei primi popolari microcomputer pe il mercato consumer, con un’architettura basata sul microprocessore ad 8-bit Zilog Z80. Fu introdotto in Europa nel 1979. La macchina aveva 48KB di RAM, 32KB delle quali disponibili per i programmi dell’utente (la reale disponibilità dipendeva dalla configurazione di memoria e dai linguaggi di sistema in uso).

Poteva eseguire una varietà di linguaggi ad alto livello tra cui BASIC, Pascal e FORTRAN, che dovevano essere caricati in memoria RAM prima di poter intraprendere qualsiasi programmazione. Poteva anche essere direttamente programmata in assembler o codice macchina. La macchina aveva un display monocromatico built-in e un drive per le cassette a nastro. Il display, la tastiera e il drive per le cassette, se sollevati attraverso una cerniera permetteva di esporre la scheda madre e la circuiteria sottostante. La capacità grafica era primitiva, con solo delle forme e icone prestabilite e senza capacità hi-res native.

Questo non era inusuale per un microcomputer dei tardi anni 1970. Il principale problema, comunque, dell’MZ-80K era la tastiera non-standard, che era difficile da usare.

L’MZ-80K vendette bene in Europa malgrado il suo alto prezzo (era venduto a più di 500 £ nel 1980). Era disponibile un’ampia gamma ddi software, tra cui alcuni giochi arcade Giapponesi. Fu rimpiazzato nel 1982 dalla macchina MZ-80A.

source: wikipedia

Discontinued servers: what i have recovered!

Oggi ho fatto un discreto recupero di PC Card / Ram / CPU e altre cose da alcuni server che venivano rottamati.

A genuine DOS Computer to create floppy Boot Disk

18 February 2012 Nessun commento
A genuine DOS Computer to create floppy Boot Disk

In questi giorni ho avuto la necessità di un computer con il sistema operativo DOS per creare “Boot Disk” con il programma ImageDisk, così ho deciso di recuperare il mio vecchio Olidata P133 e installare FreeDOS.

Ho installato:

  • 3COM 3C905 Ethernet PCI Card.
  • TCP/IP Stack via 3COM 3C905 packet driver.
  • Amstrad 1640 5 1/4 Drive Floppy (ho dovuto cambiare un jumper per farlo funzionare [vedi foto])
  • Aggiunta RAM (100 Mb)
  • DOS Driver per la scheda sonora Crystal 4232 (SoundBlaster Compatibile)
  • Una piccola ventola per la CPU.
  • Alcuni giochi e utility.

 Gallery:

Olidata 915 (Intel Pentium 133 Mhz)

18 February 2012 Nessun commento
Olidata 915 (Intel Pentium 133 Mhz)

Autopsy:

testo tratto da Wikipedia:

La Olidata è un’azienda italiana fondata a Cesena nel 1982 ad opera di Carlo Rossi e Adolfo Savini come società a responsabilità limitata Olidata s.r.l., specializzata nella realizzazione di software. Tra i software realizzati da Olidata s.r.l c’è il PICAM (Procedure Integrate Contabili Amministrative), software contabile-amministrativo ceduto alla Olivetti. L’assistenza del software a tale programma veniva sempre gestita da Olidata.

L’Olidata ha particolarmente curato il design dei propri prodotti ed inizialmente si distingueva da altri marchi grazie al colore grigio argenteo dei suoi personal computer, anche se gli ultimissimi modelli di personal computer e monitor marchiati Olidata sono prevalentemente neri. Dal tradizionale settore informatico l’azienda è entrata di recente anche nella produzione di televisori a cristalli liquidi.

Il 29,9 % della società è stato acquistato da Acer Europe nel 2009.[1]

source: wikipedia

Unboxing Harmony Cartridge for Atari 2600 & Composite Mod

12 February 2012 3 commenti

Harmony Cartridge for Atari 2600

Autopsy:

1 Cents Video Composito per Atari 2600: Questa modifica Semplice/Economica e Funzionale aggiunge una uscita video composito alla console Atari 2600. Ho cortocircuitato i cinque contatti di Luma/Chroma e Sync per ottenere un decente segnale video composito. Ho inoltre tagliato una resistenza (R55) per ottenere migliori tonalita’ di colore, per il segnale audio vi consiglio di guardare la foto.

Testo tratto dalla homepage di rebitmagazine.it:

Si chiama Harmony ed è un progetto sviluppato nel 2009 nato inizialmente per gli sviluppatori di giochi che per praticità preferivano programmare nuovi e attuali titoli prima su piattaforma Windows, potendo contare sul passaggio diretto dei dati tramite trasmissione USB o SD Card.

Poiche la cartuccia permette il caricamento di tutti i formati video, ovvero Pal, , PAL(60hz) ed NTSC, è necessario avere tutti i bios relativi disponibili, tranquillamente scaricabili da questo link.

source: harmony.atariage.com

Tandy Radio Shack TRS-80 Model 4P (Low Serial #005336)

12 February 2012 1 commento
Tandy Radio Shack TRS-80 Model 4p

Autopsy:

testo tratto da Wikipedia:

La Radio Shack TRS-80 è una famiglia di home computer prodotta dall’azienda texana Tandy Corporation e venduta attraverso la catena di negozi Radio Shack a partire dall’agosto del 1977 fino ai primi anni ’80.

Il primo modello, denominato Model I, ottenne un buon successo negli Stati Uniti nonostante la mancanza dei colori e della presenza sul mercato di due rivali come il Commodore PET e l’Apple II grazie al rapporto qualità-prezzo: con un costo di 599 dollari veniva incluso, insieme al computer vero e proprio, un monitor in bianco e nero (o verde e nero), una tastiera QWERTY e una versione del linguaggio BASIC.

Il Model 4p fu rilasciato nell’aprile 1983 e manteneva la compatibilità con il Model III. Per il Model 4p fu disponibile anche una versione del sistema operativo CP/M 3.0 rendendolo di fatto un computer adatto anche al mercato professionale.

source: wikipedia

New donations – C128 / C1571 / CD32 Games / Snes RGB Cable

Oggi un mio amico mi ha donato alcune cose. Grazie Damiano (Manosoft).

Cose che mi sono state donate:

  • Commodore 2 x C2N.
  • Amiga CD32 Games (Rise of the Robots / Brutal Football)
  • Super Nintendo/Snes Cavo RGB con AV Power Switch.
  • Commodore 128 (Solo Scatola)
  • Commodore 1571 (Solo Scatola)
  • Una scatola di Floppy 5″ 1/4 mai aperta della FujiFilm.
  • Il catalogo della Jackson Libri 1987-88.

IBM 5155 with carry Bag

IBM 5155

Autopsy:

testo tratto da Wikipedia:

Il Personal Computer IBM 5155 era una dei primi computer portatili che IBM aveva sviluppato dopo il successo di Compaq, la distribuzione era iniziata nel febbraio del 1984.

Il portatile era fondamentalmente un PC / XT  (8088) con 256 kbytes di memoria (espandibile a 640 kbytes), una scheda grafica CGA, un Monitor in bianco e nero (ambra) ed uno o due Floppy Drive da 5.25 360K.

source: wikipedia

Unboxing C64Anabalt / Blok Copy & F.Narzod C64 Cartridges

C64Anabalt / Blok Copy & F.Narzod C64 Cartridges

Autopsy:

Oggi sono lieto di presentarvi tre nuove cartucce per il Commodore 64.

Ai giorni nostri non e’ facile trovare nuovi giochi in cartuccia per il Commodore 64 ed e’ per questo motivo che non mi sono lasciato sfuggere questi titoli. Lunga vita al Commodore 64.

Se volete acquistare questi fantastici giochi visitate questo sito

source: rgcd.co.uk

Atari 2600 Jr (Long Rainbow)

Atari 2600 Jr (Long Rainbow)

Autopsy:

Questa versione della console Atari 2600 mancava nella mia collezione.

testo tratto da Wikipedia:

L’Atari 2600 è stata una console prodotta da Atari. La console venne presentata nell’ottobre del 1977 e fu tra le prime console a utilizzare le cartucce come metodo di memorizzazione per i giochi. Viene ricordata come la prima console di successo e ne vennero venduti circa 30 milioni di esemplari.

La console venne sviluppata da Atari con un lavoro di due anni di ricerca e sviluppo. L’Atari 2600 nei primi anni di commercializzazione era pubblicizzata come Atari VCS (Video Computer System): il nome Atari 2600 (derivato dal numero di progetto Atari CX2600) venne utilizzato dal 1982 quando Atari presentò la console Atari 5200.

La console venne presentata nell’ottobre del 1977 e inizialmente non fu un grande successo per via del ridotto parco giochi a disposizione. Atari per venire incontro alle richieste degli acquirenti espanse il parco giochi acquisendo i diritti di alcuni famosi giochi da bar, tra i giochi realizzati si segnalò Space Invaders che spinse le vendite della console rendendola un grande successo per Atari infatti negli ultimi anni settanta e primi anni ottanta il nome Atari era sinonimo di console. L’Atari 2600 era usualmente in vendita con due joystick, due paddle controller e il corpo macchina ove si alloggiava la cartuccia con il gioco, furono realizzati per la console più di 200 giochi e vennero vendute più di 120 milioni di cartucce. Atari guadagnò grazie alla console quasi 5 miliardi di dollari.

source: wikipedia