Autopsy:
testo tratto da Wikipedia:
Il Personal Computer IBM 5155 era una dei primi computer portatili che IBM aveva sviluppato dopo il successo di Compaq, la distribuzione era iniziata nel febbraio del 1984.
Il portatile era fondamentalmente un PC / XT (8088) con 256 kbytes di memoria (espandibile a 640 kbytes), una scheda grafica CGA, un Monitor in bianco e nero (ambra) ed uno o due Floppy Drive da 5.25 360K.
source: wikipedia
Autopsy:
Oggi sono lieto di presentarvi tre nuove cartucce per il Commodore 64.
Ai giorni nostri non e’ facile trovare nuovi giochi in cartuccia per il Commodore 64 ed e’ per questo motivo che non mi sono lasciato sfuggere questi titoli. Lunga vita al Commodore 64.
Se volete acquistare questi fantastici giochi visitate questo sito
source: rgcd.co.uk
Dopo molti anni ho finalmente ritrovato in una scatola uno dei miei US Robotics Courier HST modem v34 aggiornato a 33,6 Kbps.
Ho utilizzato questo modem per molti anni per la mia BBS ‘Hidden Power’, prima di questa versione dell’USRobotics ho avuto il primo modello che era molto piu’ grande e lento.
Autopsy:
testo tratto da Wikipedia:
L’iMac è un computer all-in-one prodotto dalla Apple indirizzato ad un pubblico che desidera un prodotto di semplice utilizzo.
L’iMac quando venne presentato il 7 maggio 1998 stupì gli operatori del settore. Per la prima volta un computer dedicato al grande pubblico metteva tra i suoi primari obiettivi l’estetica. Quello che differenziava l’iMac dai precedenti computer Apple infatti non era tanto la tecnologia inclusa nel computer quanto l’esterno del computer: il primo iMac, riprendendo l’ispirazione del proprio capostipite, il Macintosh 128K del 1984, inglobava in un unico elemento il monitor, la CPU ed il drive, ma questa volta il computer si distingueva per le linee curve e la scocca realizzata con plastiche trasparenti e colorate.
Questa attenzione per l’estetica accompagnava anche gli accessori che seguivano lo stile dell’unità base, come il mouse perfettamente circolare. Un altro punto focale del progetto iMac era la semplicità. Il computer era stato progettato tenendo conto dell’ergonomia e alcuni elementi come la porta seriale, e il floppy disk vennero eliminati dato che erano ritenuti anacronistici. Al loro posto venne introdotto lo standard USB, che consentiva prestazioni migliori e molti meno problemi di configurazione per l’utente. I vari modelli dell’iMac che si susseguirono nel tempo stupirono per l’estetica e per le soluzioni a volte radicali adottate da Apple.
L’iMac, grazie alla sua semplicità d’uso, è entrato nel Guinness dei Primati per il manuale d’istruzioni più corto. Difatti, queste invitavano esclusivamente a connettere il computer alla rete elettrica e ad accenderlo tramite l’apposito tasto.
source: wikipedia
Autopsy:
testo tratto da Wikipedia:
Power Macintosh è il nome dato da Apple alla sua linea di computer dedicati al mercato professionale basati sui processori PowerPC.
La prima linea, composta da Power Macintosh 4400, Power Macintosh 6100, Power Macintosh 7100 e Power Macintosh 8100, venne introdotta nel marzo 1994. L’ultimo modello dei Power Macintosh della prima serie venne presentato nel febbraio 1997 ed era il Power Macintosh 9600.
source: wikipedia
Autopsy:
testo tratto da Wikipedia:
Il Bondwell-16 è un personal computer basato sulla cpu Z80 con sistema operativo CP/M v3.0.
Il Bondwell-16 era un computer ‘portatile’ forse sarebbe meglio dire ‘trasportabile’ dotato di 128kb di memoria un monitor monocromatico (fosfori ambra) da 12 pollici e 10Mb di Hard Disk (ST212) e un Floppy Drive Double Side.
Una particolare caratteristica di questa serie di computer era il sintetizzatore di voce integrato (solo lingua Inglese), il prezzo eccezionalmente basso per quei tempi faceva si’ che molta gente preferiva questo modello al posto dell’Osborne o del KeyPro.
source: wikipedia
Autopsy:
testo tratto dalla homepage di ComputerMuseum.it:
I computer della serie “8000″ della Commodore si distinguono per la loro ineguagliata originalità formale: il design che caratterizza il Commodore 8296 è talmente particolare da renderlo inconfondibile. La base e il guscio che racchiude il monitor del Commodore 8296 sono plasmati secondo le scelte stilistiche operate dai designer: si può facilmente verificare che all’interno sono perlopiù vuoti, fatto che ne testimonia l’assoluta indipendenza dall’hardware che contengono.
Il Commodore 8296 deriva formalmente dai modelli “PET”, levigati e arrotondati fino a renderli praticamente privi di angoli. La tastiera dell’ 8296, che apparentemente costituisce un unico blocco con la base, è in realtà separabile: un cavo a spirale provvede a mantenere la connessione con l’unità centrale. Il monitor del Commodore 8296, che conserva l’impronta della forma trapezoidale del PET, può ruotare attorno alla base cilindrica per essere orientato secondo le esigenze dell’utente. Nei primi anni ’80 la Commodore deteneva l’80% del mercato informatico in Europa.
La serie “8000″, di cui fa parte il Commodore 8296, ebbe un notevole successo nell’area “educational” del mercato americano: la Commodore, infatti, regalava un computer ad ogni scuola che ne avesse acquistati almeno due. Benchè gli insegnanti preferissero i più costosi Apple e Tandy Radio Shack la scelta finì inevitabilmente sui computer di Jack Tramiel.
source: computermuseum.it
Autopsy:
testo tratto dalla homepage di Wikipedia:
Il Commodore PET, successivamente Commodore CBM, è stata una famiglia di personal computer a 8 bit della Commodore. Il primo modello commercializzato (primo personal computer della Commodore) è stato il PET 2001 risalente al 1977 e progettato da Chuck Peddle.
Si dice che PET (che in inglese significa piccolo animale domestico) sia l’acronimo di “Personal Electronic Transactor” (tutto-fare elettronico personale). Si trattava del primo computer di massa realizzato su di un blocco monolitico della storia (il primo computer all-in-one è stato lo Sphere 1 nel 1975). Nel case (involucro) erano infatti compresi l’unità centrale (CPU), la tastiera, il monitor ed anche l’unità a nastro (un registratore a cassette) come memoria di massa.
Il PET, basato sul processore MOS 6502 a 1 MHz, aveva 4 KB (PET 2001-4) o 8 KB (PET 2001-8) di RAM e 14 KB di ROM, con BASIC e sistema operativo installati su ROM.
Il PET 2001 presentava un elementare interprete BASIC, il Commodore BASIC (progettato dalla Microsoft ed acquistato dalla Commodore) che, unitamente al KERNAL (insieme di routine di I/O) e all’editor dello schermo, costituiva il sistema operativo della macchina. La modalità grafica disponibile era la sola modalità testo, visualizzazione monocromatica. Lo schermo era da 9″ in bianco e nero, o da 12″ a fosfori verdi o sempre bianco nero.
source: wikipedia
Autopsy:
testo tratto da Wikipedia:
Il Radio Shack TRS-80 Color Computer, anche noto come Tandy Color Computer o CoCo, è un home computer prodotto dalla Tandy Corporation e commercializzato dal 1980 al 1991.
Nonostante il nome indichi una stretta parentela con la famiglia Radio Shack TRS-80, il CoCo in realtà è molto differente a livello hardware, a partire dal processore utilizzato, un Motorola 6809 al posto di uno Zilog Z80.
Il processore, per l’epoca molto potente, era anche molto costoso: per questo i sistemi concorrenti come il Commodore 64 e l’Atari 400 si affidavano ad una coppia di MOS 6502 che li rendeva economicamente più appetibili.
source: wikipedia
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