Autopsy:
Questo computer della Apple e’ un clone dell’Apple II costruito dalla Computertechnik (SK-747 IBS Space 84) intorno fine degli anni ’70. Questo computer ricorda a tutti gli effetti l’originale in ogni sua piccola parte.
testo tratto dalla homepage di Wikipedia:
L’Apple II (a volte scritto anche Apple ][ o Apple //) è uno dei primi personal computer di successo prodotti su scala industriale. È stato presentato il 16 aprile 1977 alla Fiera del computer della West Coast di San Francisco negli Stati Uniti ed è stato messo in commercio il 6 giugno 1977; il modello più longevo è l’Apple IIe, prodotto fra il 1983 e il 1993.
Nel 1976 i due fondatori di Apple Computer, Steve Jobs e Steve Wozniak, avevano già costruito nel loro garage l’Apple I, un microcomputer che però poteva essere appetibile solo ad un pubblico di appassionati di elettronica. Jobs desiderava rendere l’informatica accessibile a tutti quindi, rielaborando il progetto dell’Apple I, i due misero tutta l’elettronica in una scatola di plastica beige dotata di monitor e tastiera dando forma al personal computer che utilizziamo ancora oggi.
L’Apple II è dotato di un microprocessore MOS 6502 funzionante alla frequenza di 1 MHz. La memoria RAM ammonta a 4 kB, espandibili fino a 48 kB. Possiede 8 alloggiamenti di espansione, un BASIC (senza virgola mobile) su ROM da 12 kB, un monitor monocromatico o a colori (risoluzione massima 280 × 192 pixel a 6 colori o in modalità testo 40 × 80 a 15 colori) e, come unità dati, un registratore a cassette o uno o due drive per floppy disk da 5″1/4. Successivamente la Apple produrrà il suo primo hard disk: il ProFile da 5 MB (al costo di circa tremila dollari).
L’Apple II è interfacciabile con stampanti (una, chiamata “Silentype”, è prodotta direttamente dalla Apple ed è di tipo a carta termica a rullo), modem e, mediante un’apposita scheda dotata di microprocessore Z80, può utilizzare il sistema operativo CP/M.
source: wikipedia
Un paio di giorni fa’ ho recuperato un computer Osborn 1 in ottime condizioni, ma purtroppo non funzionante ;-(
Di seguito i difetti:
- Caratteri random nella schermata di avvio.
- Un lungo beep all’avvio del computer.
- Il reset funzionava 1 volta su 20.
- Il connettore della porta Modem completamente dissaldato.
- Ripple sull’alimentanzione.
- Mancavano alcune viti.
Soluzioni:
- Ripple sull’alimentanzione: Sostituito alcuni condensatori.
- Modem Port dissaldato: Rifatte le saldature.
- Caratteri random/lungo beep/ reset: Ho sostituito una ram 4116.
- Viti mancanti: Sostituite con delle nuove.
Devo ringraziare Terry ‘Tezza’ della homepage Classic Computers Blog per la guida del piggy-back ram.
Ho utilizzato un’oscilloscopio per trovare la ram difettosa perche’ tutte le ram della mia scheda madre sembravano funzionare correttamente. Nella foto n.9 è possibile vedere il segnale del pin 2 (dati-in) di una ram difettosa, mentre nella foto n.8 lo stesso segnale pero’ di una ram funzionante.
Autopsy:
testo tratto da Wikipedia:
L’Osborne 1 è stato il primo computer portatile della storia.[1] Presentato alla West Coast Computer Faire di San Francisco, fu messo in commercio nell’aprile del 1981 dalla Osborne Computer Corporation; pesava circa 10,7 kg ed aveva un costo di 1795 $.
Il sistema operativo integrato all’interno era CP/M 2,2. Le sue carenze principali erano un minuscolo schermo da 5 pollici (13 cm), floppy disk single sided e single density che non avevano capacità sufficiente a contenere dati per le applicazioni aziendali.
Il suo design era molto simile a quello di uno dei primi prototipi di computer portatili, il NoteTaker Xerox, sviluppato presso Xerox PARC nel 1976. Alcuni difetti di produzione, costrinsero l’azienda al richiamo di oltre 100.000 unità; ciononostante, a meno di un anno dal lancio del primo sistema, Osborne ebbe vendite totali per oltre 250 milioni di dollari.
La concorrenza arrivò presto sul mercato con un portatile che correggeva la principale carenza dell’Osborne 1: la dimensione del display. Il prodotto concorrente si chiamava Kaypro II, sistema venduto ad un prezzo minore dell’Osborne e dotato di un display da 9″.
L’Osborn 1 è stato ideato da Adam Osborne e progettato da Lee Felsenstein. È stato annunciato nell’aprile del 1981. Il computer fu progettato per essere portabile, con una robusta custodia in plastica ABS dotata di una maniglia. L’Osborne 1 aveva le dimensioni e il peso di una macchina da cucire.
source: wikipedia
Autopsy:
Dopo molti anni di utilizzo (circa 10), ho finalmente deciso di sostituire il mio vecchio programmatore Willem con una versione aggiornata di questo economico ma funzionale strumento, Il Willem PRO 4 ISP.
Questa e’ la nuova versione del programmatore “Willem programmer” adesso con alimentazione tramite porta USB e connettore ISP. Il Willem e’ un’ottimo strumento per la programmazione dei più comuni componenti elettronici programmabili.
source: programatory.com
Autopsy:
Oggi sono lieto di presentare due nuove cartucce per il Commodore 64, Not Even Human (NEH) Inhuman Edition di Onslaught e Edge Grinder di Cosine.
Ai giorni nostri non e’ facile trovare nuove cartucce (di nuova produzione) per il Commodore 64 e anche se sono passati molti anni il C64 non molla. Lunga vita al Commodore 64.
Se volete acquistare questi fantastici giochi visitate questo sito
source: rgcd.co.uk
Autopsy:
Il Macintosh SE/30 era il più veloce e espandibile computer della serie 68000 prodotto da Apple nel case del Macintosh originale. Il SE/30 era essenzialmente un Macintosh IIx inserito nel case del Macintosh SE con un monitor in bianco e nero e un singolo slot di tipo PDS al posto degli slot NuBus del IIx.
Il SE/30 poteva essere espanso fino a raggiungere 128 MByte di RAM. Includeva un hard disk da 40 o 80 MByte a seconda dei modelli. Apple indicava la presenza del processore 68030 aggiungendo la x dopo il nome del computer. Quando decise di aggiornare li Macintosh SE si pose il problema di come aggiornare il nome del computer.
Dopo un periodo di riflessione di decise di rompere la convenzione e nacque il Macintosh SE/30. La macchina venne sostituita nel 1991 dal Macintosh Classic II, una macchina veloce solo il 60% del SE/30 e senza slot di espansione ma sensibilmente più economica.
source: wikipedia
Riparazione scheda madre Macintosh SE/30.
Ho passato molti mesi (otto per l’esattezza) per riparare alcune di queste schede madri del macintosh SE/30 come potete vedere nella galleria.
I difetti che ho potuto riscontrare e riparare sono:
- Alcuni chip Multiplexer (74F253 o simili) bruciati.
- Alcuni Video Ram bruciatr.
- Ls Scheda madre era molto sporca.
- Sostituiti tutti Condensatori Elettrolitici.
- Togliere e pulire i piedini della RAM (SIMM) e della ROM (SIMM).
- Alcune tracce del circuito stampato erano corrose dall’acido o interrotte.
- Sostituzione della batteria al litio con una nuova.
- Saldature fredde sui chip: RP4/RP5/RP6 – UI2/UI3/UI4 – UJ2/UJ3/UJ4
Il difetto che potete vedere nella prima foto e che dovrebbe essere il “Pattern Bar Jail” o “Smile Mac in carcere”, in questo caso non è stato così. Per questo motivo ho passato molto tempo per trovare il guasto.
Tuttavia, ho recuperato 3 schede madri e mi reputo abbastanza soddisfatto.
source: Repair Macintosh SE/30 68kmla.org #1 68kmla.org #2
Autopsy:
Hardware di terze parti per Atari ST.
Descrizione dell’hardware (partendo da sinistra verso destra):
- Brush Mouse by Golden Image.
- Steinberg Cubase Dongle.
- Auto Mouse-Joystick switch for Atari/Amiga.
- UhrModul Intern (Realtime Clock) by Hard & Soft.
- XT Expansion Interface.
- AdSCSI ST (SCSI Interface) by ICD.
- Drive Master by Pratical Solutions.
- ST Eprom Bank by Ilfa.
- Soundtrack Digital HQ Sound Sampler by ACN.
- Marpet MP210A 4Mb ram board.
Autopsy:
L’Atari SF 354 e’ un Floppy Drive singola faccia da 3,5″ per i computer Atari della serie ST. Questo Floppy Drive poteva salvare un massimo di 360 K di dati su un dischetto Floppy.
Autopsy:
L’Atari SF 354 e’ un Floppy Drive singola faccia da 3,5″ per i computer Atari della serie ST. Questo Floppy Drive poteva salvare un massimo di 360 K di dati su un dischetto Floppy.
Autopsy:
Cumana & Power Computing sono due aziende produttrici di accessori per Computer Amiga,Atari,Oric e molti altri. Qui vi presentiamo due esemplari di Floppy Drive compatibili con i Computer Atari della serie ST.
Autopsy:
L’SH 205 noto anche come Atari Megafile 20 ha una capacità di 20 MB e un’interfaccia ACSI. L’Atari SH 205 utilizza un’hard disk Seagate o Tandon da 20 Mb 5.25″ MFM (Modified Frequency Modulation).
Recensione della rivista MCmicrocomputer del 1988: Il nuovo hard disk SH 205 (824)
Autopsy:
from Wikipedia:
L’Atari ST è una famiglia di home/personal computer dell’Atari Corporation commercializzati dal 1985 al 1993. Il primo modello della famiglia Atari ST ad essere commercializzato, l’Atari 520ST, è stato presentato nel gennaio 1985 al Winter Consumer Electronics Show e commercializzato a partire dal giugno 1985.
L’Atari ST era un home computer di seconda generazione, basato sul processore Motorola 68000, equipaggiato con 512KByte di RAM (o più, a seconda dei modelli) e dotato di un floppy disk da 3.5″. Per molti aspetti, come l’interfaccia grafica a finestre, il mouse ed il già citato processore Motorola 68000, l’Atari ST era simile ai ben più costosi Apple Macintosh ed al Commodore Amiga.
L’Atari ST riuscì inizialmente ad imporsi nel mercato degli home computer di seconda generazione, poiché uscì prima del suo diretto rivale: il Commodore Amiga. Inoltre, l’Amiga 1000 (il primo computer della serie Amiga) disponeva di 256 KByte di RAM, mentre l’Atari ST era già dotato di 512 KByte di RAM fin dalla sua prima versione messa in commercio
A differenza dell’Amiga, l’Atari ST non disponeva di chip custom progettati per l’accelerazione delle funzioni grafiche tipicamente usate nei videogiochi, programmi di grafica e montaggio video, né disponeva di chip audio avanzati (la qualità audio di un Atari ST era grossomodo equivalente a quella di un Commodore 64). Tuttavia, la sua maggiore economicità, la frequenza del processore leggermente più elevata rispetto a quella dell’Amiga e la presenza di porte MIDI incorporate, lo resero un computer di successo nell’ambito musicale professionale e amatoriale. Inoltre, in alcuni paesi, in particolare in Germania, l’Atari ST guadagnò grande popolarità come computer economico per applicazioni CAD e Desktop Publishing (software d’impaginazione).
source: wikipedia
Autopsy:
testo tratto da Wikipedia:
Con la sigla KC 85 (‘KC’ sta per “KleinComputer”, o “piccolo computer”) venivano indicati una serie di computer prodotti a partire dal 1984 nella Germania dell’Est inizialmente dal costruttore Robotron (il KC 85/1) e successivamente da VEB Mikroelektronik “Wilhelm Pieck” di Mühlhausen (il KC 85/2, il KC 85/3 ed il KC 85/4).
A causa delle elevate richieste da parte di istituzioni militari, educazionali ed industriali, il KC 85, virtualmente in vendita, non era in pratica disponibile per l’acquisto da parte dei piccoli clienti. I computer della serie KC 85 erano basati sulla CPU U880, un clone dello Zilog Z80 realizzato nella ex Germania dell’Est, con velocità di 1,75 e 2 MHz.
Esistevano 2 serie principali di modelli KC 85: la prima andava dal KC 85/2 (nome del progetto HC 900) al KC 85/4, la seconda comprendeva il Robotron KC 85/1 (nome del progetto Z 9001). Quest’ultimo inizialmente condivideva con il primo solo il nome e la CPU: solo in un secondo tempo sia il BASIC che il formato dei dati salvati su cassetta furono resi compatibili.
Nel 1989 VEB Mikroelektronik Mühlhausen presentò il KC compact che, nonostante il nome, non apparteneva alla famiglia KC dato che era essenzialmente un clone dell’Amstrad CPC. Infine, a causa del crollo della Germania dell’Est, quest’unità fu prodotta in pochi esemplari.
source: wikipedia
Atari ST e Atari 7800 (Secam RGB) RGB Scart Cable con spinotti dorati.
source: hardwarebook.info ebay coolnovelties.co.uk
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