(English) Hewlett-Packard HP-97 (Boxed) – Replacement Drive wheel & Battery
Ci spiace, ma questo articolo è disponibile soltanto in English.
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Ringrazio Andrea C. di Trieste per questa donazione.
Il Sharp PC-1360 è un piccolo computer tascabile (Pocket Computer) prodotto dalla Sharp e può anche essere considerato come un calcolatore elettronico tascabile.
Il PC-1360 è stato introdotto nel 1987 ed è stato utilizzato da ingegneri e programmatori grazie alla semplicita’ di programmazione e alle decenti capacità grafiche. Il pocket computer oltre essere stato il modello di punta della Sharp dispone di un display LCD a quattro linee una CPU SC61860 e due slot di espansione RAM.
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source: computinghistory.org.uk
Ringrazio Paolo Cognetti per la donazione.
Si tratta di un clone del Pong a colori della Irradio. Costruito interamente in plastica e aloggia al suo esterno una cartuccia contentente le dieci varianti del gioco pong.
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Ho eseguito la riparazione del Sharp Twin Famicom AN-500R per un caro amico.
Riparazione Sharp Twin Famicom AN-500R.
Difetti:
Fix:
Il microfono viene mixato assieme al segnale audio in uscita, se i contatti dello slider del volume sono sporchi causa un rumore di sottofondo (gracchiante) che disturba l’audio del gioco.
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Il Commodore 3040 come i suoi fratelli, il Commodore 2040 ed il Commodore 4040 venduto in Europa, sono unità dotate di doppio drive per floppy disk da 5¼” progettati per l’utilizzo con i computer Commodore a 8-bit. Adottano un case largo e l’interfaccia IEEE-488 usata nei computer della serie Commodore PET/CBM.
Questi modelli usano supporti a singola densità e singola faccia con un formato dei dati simile a quello usato dal Commodore 1541. Una piccola differenza nel data marker indica quale modello ha formattato il disco. La formattazione a basso livello è abbastanza simile da permettere la lettura tra i differenti modelli, ma abbastanza diversa perché un modello di una serie non possa scrivere su un disco formattato da un modello di una serie differente.
Gallery prima della pulizia:
Pulizia della staffa di bloccaggio & sostituzione condensatori al Tantalio:
Gallery:
Download: CBM 2040-3040-4040-8050 Disk Drive Manual (2282)
source: wikipedia
La domanda di un altro Macintosh “All-in-one”, dopo i popolari Macintosh Plus e Macintosh SE, spinse Apple a creare i Macintosh Classic. Le limitazioni della forma del case impedirono importanti innovazioni in questo modello. Una caratteristica interessante era la possibilità di avviare il sistema da ROM disk utilizzando la combinazione di tasti “comando opzione x” durante l’accensione.
Il modello base costava 999 dollari e il modello con Hard Disk da 40 MB 1499 dollari. Era il primo Macintosh a costare meno di 1000 dollari. Fu l’ultimo Macintosh desktop con il processore motorola 68000.
Il sistema se portato a 2 MB di ram (con scheda opzionale) poteva far girare Mac OS 7 su cui era presente tra le altre la funzione di multitasking. Dopo che il cofondatore di Apple Steve Jobs lasciò l’azienda nel 1985, lo sviluppo del prodotto fu guidato da Jean-Luiss Gassée, precedentemente manager di Apple France.
Gallery:
Macintosh Classic reCap:
source: wikipedia
A partire dal 1978, la Atari progettò, costruì e commercializzò una serie di computer a 8 bit, basati sul processore 6502 di MOS Technology. Nel decennio successivo furono rilasciati diversi modelli dotati tutti di un hardware di base comune, davvero rivoluzionario per i tempi.
Tali computer erano, infatti, i primi in assoluto ad essere basati su un set di coprocessori custom che sgravavano la CPU dalla gestione del video e dell’audio. Dal 1979 al 1991 ne furono prodotti circa 4 milioni.
I primi due modelli di computer furono: Candy, la versione di fascia bassa e Colleen, la versione di fascia alta. La differenza principale tra i due modelli era che Colleen era un computer a tutti gli effetti, mentre Candy era meno dotato dal punto di vista hardware, rendendolo una sorta di console da gioco potenziata. Colleen aveva slot di memoria e una ROM, un secondo slot per cartucce da 8 kB, fino a 48 kB di memoria RAM e una tastiera completa e di ottima qualità. Candy, invece, aveva una “tastiera a membrana”, 4 kB di memoria RAM base e slot interni (non aggiornabili dall’utente). Entrambi erano dotati dell’esclusivo chipset progettato da Cyan, i coprocessori ANTIC e GTIA (video) e POKEY (suono) e utilizzavano come CPU un MOS 6502. Inoltre, erano fatti di solido alluminio, per venire incontro alle regole della FCC per quanto riguarda i segnali TV.
Vista interna della scatola Atari 400:
Contenuto della confezione:
Atari 825 – Stampante a 80 Colonne:
Questa e’ la prima stampante a 80 colonne venduta da Atari per la serie di Home Computer 400 e 800. La stampante per poter comunicare con gli Home Computer 400 e 800 richiede il modulo di espansione Atari 850.
The B Key 400:
La “B Key 400″ e’ un ricambio NON ufficiale per sostituire la tastiera a membrana dell’Home Computer Atari 400.
Ho recuperato questo Terminale dagli Stati Uniti, mi ha subito colpito il buono stato estetico in cui si trovava ed era parzialmente funzionante.
La pulizia e’ stata forse piu’ lunga della riparazione. La riparazione e’ stata molto semplice, ho sostituito per precauzione tutti i condensatori al tantalio e i due micro interuttori a slitta che erano completamente arruginiti.
Il difetto principale era causato da uno di questi due interuttori che era in corto circuito sempre in una posizione. Ho eseguito anche la taratura della geometria dello schermo che risultava errata e la regolazione della messa a fuoco.
Qui di seguito pubblico tutte le foto della pulizia, componenti che ho sostituito , vari test da console che ho fatto con il terminale e due Video.
Una breve introduzione del terminale ADM-5:
Il Terminale Lear Siegler ADM-5 e’ stato introdotto sul mercato nel Gennaio del 1981 ad un prezzo di $995 ed e’ basato sullo stesso design del fratello minore Lear Siegler ADM-3.
La nuova versione del Terminale include:
Lear Siegler (LSI) ADM-5 il risultato finale:
Sostituzione condensatori al Tantalio e micro interuttori:
Pulizia della Motherboard:
Radio Shack DT-1 (pcb) vs Lear Siegler ADM-5 (pcb):
Testing:
Video:
source: BB ASCII Demo
Gallery:
Il Wizzard (Creativision) Cassette Storage Module è un modulo di espansione per la memorizzazione di dati per il Dick Smith Wizzard.
Utilizzando la cartuccia del BASIC Dick Smith Wizzard vi permette di caricare e salvare il programma effettuato registrando il programma su un nastro. Cosi’ lo hai salvato per sempre. Quando vorrai riutilizzare il programma lo potrai ricaricare dal registratore a cassette sulla memoria del tuo computer.
Cassette Storage Module – Tape Loading:
source: madrigaldesign.it
Aggiornamento Atari 800XL.
Installazione e preparazione:
Software update:
Aggiornamenti/Fix:
Tutte queste interfacce possono essere acquistate sul sito di lotharek.
Alcune foto dell’installazione:
Devo ringraziare Andrea Pierdomenico per Il Caddy originale di colore nero per il Commodore CDTV.
La console CreatiVision mi e’ stata data in prestito da un caro amico, Andrea Pierdomenico, per eseguire dei test della cartuccia MultiRom v1.0 di Treviso RC (Francesco Brolli)
Io e Andrea ci siamo pero’ resi conto che l’alimentatore era andato perso (tragedia). L’alimentatore originale della console CreatiVision fornisce 16v AC 350ma e 9v AC 1amp.
Qui entra in gioco Ciro (Ninetyniner Iuc) che mesi fa’ mi regalo’ un trasformatore estirpato da non so quale piastra madre, un po’ a culo le tensioni c’erano, anzi c’e’ ne sono tante in piu’.
A questo punto data la pessima qualita’ video via Antenna che ha di serie il CreatiVision ho deciso di fare la semplice modifica video Composito/Audio e agendo sul
Trimmer del guadagno colore nativo sul PCB del CreatiVision ho raggiunto una buona qualita’ dell’immagine.
Ringrazio Andrea Pierdomenico, Ninetyniner Iuc e Francesco Brolli (Treviso RC) per la cartuccia MultiRom v1.0.
Gallery:
Gallery:
Il CreatiVision è un ibrido console/home computer prodotto dalla Video Technology (VTech o VTL) di Hong Kong nel 1981, messo in commercio tra la fine del 1981 e l’inizio del 1982 ed infine ritirato dal mercato intorno al 1986. A quel tempo la compagnia era già nota per i giochi elettronici tascabili “Time & Fun”, che mutuavano quelli della fortunata serie di Nintendo, i “Game & Watch”.
Simili ibridi console/home computer (come l’innovativa APF Imagination Machine) erano già stati realizzati e sembravano prepararsi al crollo delle console casalinghe in favore dei nascenti home computer.
Di fatto si trattava di una console i cui due joystick disponevano di una parte di tastiera ciascuno, ed affiancandoli si otteneva una tastiera completa. Nessun sistema operativo era fornito con la console, ma dopo pochi mesi dalla messa in commercio, fu ultimato e venduto il BASIC su cartuccia, da usare esattamente come le altre cartucce-gioco, e che poteva sfruttare le espansioni del registratore a cassette, il modulo per 16KBytes di RAM aggiuntiva e quello per connettere una stampante su standard parallelo Centronics, nonché un modem ed un lettore di floppy disk (questi ultimi mai effettivamente prodotti).
Il CreatiVision venne distribuito nelle maggiori aree con sistema televisivo PAL come l’Europa (Italia, Germania, Svizzera, Austria e Svezia), l’Australia, la Nuova Zelanda, Israele e la Repubblica Sudafricana. La sola versione NTSC di cui si conosca l’esistenza è quella giapponese, che ottenne un limitatissimo successo di vendite, ma è oggi molto ricercata dai collezionisti.
In tutte le nazioni in cui venne commercializzata mantenne il proprio nome, tranne che in Israele dove venne venduta come Educat 2002, ed in Australia e Nuova Zelanda dove venne venduta dalla Dick Smith Electronics, con il nome di Wizzard.
Quest’ultimo ottenne uno straordinario successo di vendita al punto da portare la D.S. Publishing (il dipartimento editoriale della Dick Smith Electronics) alla pubblicazione di libri sulla programmazione del BASIC CreatiVision ed alla produzione di giochi ed utility su cassetta.
In Italia il CreatiVision fu importato dalla Zanussi Elettronica, ma senza mai una promozione adeguata.
Le prime versioni peraltro riportavano il solo logo della VTech. Solamente dopo la distribuzione del primo stock, i lotti successivi furono marchiati con la dicitura “Zanussi Elettronica” sia sulla scatola che nel frontale della console, al di sotto dei due controller.
A partire dalla fine del 1982, senza che siano tuttora chiare le ragioni, la VTech produsse il CreatiVision anche con una forma e colori diversi: nascono così il Funvision, il Rameses (venduto tramite Hanimex) ed il VZ 2000, le prime due messe in commercio in Australia (quasi a fare concorrenza al già popolare Wizzard di loro produzione) e l’altra pare che fosse destinata al mercato francese.
Le tre “nuove” console si identificano per il diverso colore delle plastiche, inoltre hanno uno slot cartucce modificato rispetto al CreatiVision, atto ad impedire l’uso dei giochi già in commercio. In realtà gli stessi giochi ed il BASIC vengono messi in commercio simultaneamente nei due formati: CreatiVision/Wizzard e Funvision/Rameses/VZ 2000.
L’ultima versione prodotta è denominata “CreatiVision Mk-II” ed è pressoché identica alle precedenti versioni, tranne alcune modifiche hardware, probabilmente per renderla compatibile con ulteriori periferiche però poi mai distribuite. Questa versione viene anche venduta con lo pseudonimo di “Laser 500″: Laser era il nome della serie di computer che la VTech produsse a partire dal 1984, in sostituzione delle console che evidentemente non riscuotevano più molto successo. Si cercava dunque di vendere il CreatiVision spacciandolo per un autentico home computer.
source: wikipedia
Pulizia tastiera Commodore CDTV:
La tastiera del Commodore CDTV non è nient’altro che una tastiera dell’Amiga 3000 di colore nero con un connettore diverso.
Video Genie (o semplicemente Genie) era una serie di computer prodotti dalla azienda EACA con base ad Hong Kong durante i primi anni 1980. Erano compatibili con i computer Tandy TRS-80 Model I e potevano essere considerati dei cloni sebbene vi fossero delle differenze hardware e software.
I computer che costituivano la serie erano:
Sebbene Video Genie era il nome utilizzato in Europa dell’ovest, le macchine erano vendute con differenti nome in altri paesi.
In Australia e Nuova Zelanda erano conosciute come Dick Smith System 80 MK I (EG3003) e System 80 MK II (EG3008); in nord America erano vendute come PMC-80 e PMC-81; in Sud Africa erano vendute come TRZ-80,cioè un nome simile a quello del rivale.
Agli inizi del 1983, EACA rilasciò un nuovo modello/successore, la macchina Colour Genie.
Caratteristiche tecniche:
Autopsy:
source: wikipedia
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