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Archivio per la categoria ‘Retro Computers and other stuff…’

HP-85: Ricostruzione Pinch Roller / Pulizia gomma / 3M DC-1000 Fix

23 March 2013 1 commento

Ho avuto diversi problemi con la riparazione del computer Hewlett-Packard HP-85.

Il primo problema è stato la ricostruzione del pinch roller con un tubo in lattice, questa scelta si è rivelata pessima, quindi ho utilizzato il secondo sistema, ovvero un tubetto termorestrigente da 10 millimetri, questa scelta si e’ rivelata ottima.

Il secondo problema è dovuto alla vecchia gomma del pinch roller che si era letteralmente sciolta andando a coprire il diodo ottico e parte del PCB, naturalmente non funzionava assolutamente nulla e l’unità a nastro era sempre in una fase di stallo.

Dopo la pulizia, l’unità ha cominciato a funzionare perfettamente. L’ultimo problema sono stati i nastri magnetici 3M DC-1000 invece dei HP DC-100 che venivano utilizzati 30 anni fa’, per un corretto funzionamento di questi nastri è necessario eseguire una modifica aggiungendo una resistenza da 2Kohm in parallelo a quella già presente sul pcb. Dopo questa modifica è necessario formattare il nastro con il comando “erasetape”.

Devo anche ringraziare Giovanni del sito vintagecomputers.freeserve.co.uk per il supporto.

Download:

source: vintagecomputers.site90.net voidware.com/calcs/hp85rep hp9845.net vintagecomputers.freeserve.co.uk

Hewlett-Packard Model 85 (HP-85)

Hewlett-Packard Model 85 (HP-85)

Autopsy:

testo tratto dalla Homepage di Webnews.it:

Nel gennaio del 1980, dopo quattro anni di lavoro top-secret sul sofisticato calcolatore denominato “Capricorn”, la Hewlett Packard mette a punto la sua nuova macchina, l’HP-85.

Inizialmente rivolto ad un ambito professionale, questo computer utilizza un particolare microprocessore a 8 bit in grado di offrire una precisione a dodici cifre, valore di accuratezza impensabile per l’epoca, e combina in un singolo case una piccola stampante termica, una tastiera alfanumerica, un display CRT da 32 caratteri in bianco e nero con monitor da 5″ e un registratore di cassette.

Una delle principali differenze tra HP-85 e gli analoghi sistemi sul mercato, infatti, consiste nell’impiego di cartucce per la lettura e la scrittura di programmi e dati. Ciò non sorprende, se si pensa che la società prevedeva di rivolgersi principalmente a un target di professionisti e che la cartuccia per dati è una delle più affidabili forme di memorizzazione di massa.

La macchina possiede 16k di RAM e 32k di ROM (contenente il sistema operativo e il pacchetto BASIC), più quattro porte di espansione sul retro per ospitare memoria esterna nonché una serie di periferiche opzionali come un connettore seriale RS-232, un modem e roms aggiuntive. Sebbene l’HP-85 sia uno dei casi più riusciti di sistemi portatili “self-contained” e le funzioni integrate siano efficienti, la velocità di esecuzione dei programmi è piuttosto limitata.

Il processore che è a soli 8 bit e funziona a 625kHz, risulta carente anche per quelli che sono gli standard degli anni ’80. Venduto al prezzo di 3.250 $, contribuì certamente all’ascesa dei successivi personal computer.

Video:

source: webnews.it

Amstrad GX4000

Amstrad GX4000

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Il GX4000 è una console sviluppata da Amstrad per entrare nel mercato dell’intrattenimento domestico.

La console venne presentata nel giugno 1990 quale parte della nuova famiglia “Plus” di Amstrad, un’evoluzione dell’Amstrad CPC. Il GX4000 era una versione modificata del CPC464+, ed era quindi teoricamente compatibile con tutti i giochi sviluppati per CPC e CPC+, anche se, non disponendo di registratore a cassette ne’ disk drive, di fatto poteva far girare solo titoli su cartuccia.

La macchina aveva una forma curvilinea, molto moderna per l’epoca, tanto che ricorda la console Nintendo 64 uscita sei anni dopo.

Dotata di una grafica abbastanza avanzata per una macchina ad 8 bit: i modi grafici erano due, 160×200 con sino a 48 colori su schermo (16 per gli sprite e 32 per tutto il resto) oppure 320×200 con sino a 20 colori su schermo (16 per gli sprite e 4 per tutto il resto), mentre la tavolozza cromatica era di ben 4096 colori (al pari del Commodore Amiga e più della console a 16 bit Sega Mega Drive). Era inoltre in grado di effettuare via hardware uno scrolling fluido (rimediando così ad una delle principali pecche dell’Amstrad CPC) nonché di generare via hardware gli sprite. Eliminando poi altri due difetti della precedente linea Amstrad CPC, la macchina incorporava un modulatore TV (mentre il vecchio CPC poteva utilizzare unicamente ad un monitor dedicato) che offriva l’output audio stereofonico attraverso le casse del televisore (mentre il CPC utilizzava un altoparlante mono incorporato direttamente nel computer).

La macchina era venduta nel Regno Unito per 99 sterline inglesi con il gioco Burnin’Rubber su cartuccia. Causa insuccesso nelle vendite, dopo poco più di un anno dal lancio cessò la produzione, mentre le vendite totali furono di appena 150.000 esemplari, 40.000 dei quali in Francia, dove la Amstrad era molto nota.

source: wikipedia

Sotituzione Membrana/Tastiera per il Sinclair ZX81

Sinclair ZX81 Keyboard membrane

Sostituzione Tastiera:

Semplici passi per sostituire la tastiera (membrana) del Sinclair ZX81. La rimozione della vecchia tastiera non e’ illustrata ma risulta un lavoro molto semplice.

  • Apri il Sinclair ZX81
  • Prova la tastiera se si incastra perfettamente.
  • Rimuovi la protezione dell’adesivo.
  • inserisci i connettori della tastiera nelle apposite fessure e premi con decisione la tastiera per far aderire l’adesivo.
  • Controllo i connettori della tastiera.
  • Delicatamente inserisci i connettori nel PCB del Sinclair ZX81.
  • Richiudi il Sinclair ZX81.
  • Divertiti.

source: rwapsoftware.co.uk

Sinclair ZX80

Sinclair ZX80 (details)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Il Sinclair ZX80 è un home computer costruito nel 1980 dalla Sinclair Research di Clive Sinclair basato sul microprocessore NEC µPD780C-1 (un clone dello Zilog Z80A) con clock a 3,25 MHz. Lo ZX80 ha un’importanza storica perché segnò il passaggio dei computer dal mondo hobbistico a quello dell’elettronica di consumo: prima di esso, infatti, i computer erano venduti o in kit di montaggio, economici ma difficili da assemblare per i non esperti, o come costose macchine professionali già pronte all’uso come il Commodore PET o il Radio Shack TRS-80. Lo ZX80 veniva invece offerto (solo per corrispondenza) al competitivo prezzo di £ 79,95 in versione kit o £ 99,95 in versione assemblata.

Il computer fu progettato da Jim Westwood: il suo case in plastica bianca si faceva notare per la caratteristica tastiera a membrana integrata nel corpo macchina, una soluzione ripresa poi anche dallo ZX81. La scheda madre conteneva: 1 KByte di RAM (statica) utilizzabile dall’utente; una ROM da 4 KByte contenente il sistema operativo della macchina, il linguaggio di programmazione Sinclair BASIC ed un editor; un modulatore video ed un’interfaccia per un registratore a cassette, l’unica memoria di massa supportata di serie dallo ZX80.

La CPU scelta era lo Zilog Z80A a 3,25 MHz, anche se la maggior parte delle macchine montava il µPD780C, un clone prodotto da NEC. Il Sinclair ZX80 non era dotato di sonoro e l’unica modalità video che supportava era quella testuale monocromatica, con uno schermo di 32×22 caratteri. I comandi del BASIC non venivano inseriti ‘lettera per lettera’, ma venivano selezionati come avviene in una calcolatrice scientifica: ad ogni tasto erano associati differenti comandi che venivano scelti mediante l’uso di speciali tasti funzione.

source: wikipedia

Enterprise 128 (One Two Eight) Boxed

Enterprise 128 (One Two Eight) Details

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

L’ Enterprise è un home computer basato sul processore Zilog Z80 prodotto a partire dal 1985. Sono state prodotte due varianti denominate Enterprise 64 con 64 kB di memoria RAM ed Enterprise 128 con 128 KB di RAM. La macchina, prima della produzione, era conosciuta anche con i nomi DPC, Samurai,Oscar, Elan e Flan prima che il nome Enterprise fosse finalmente scelto.

La macchina era basata sul processore Z80 che operava alla frequenza di 4 MHz. Era dotata di 64 KB o 128 KB di RAM e di 48 KB di ROM che contenevano il sistema operativo EXOS ed il linguaggio di programmazione BASIC. Il case conteneva una tastiera full-sized con tasti a membrana, alcuni tasti funzione programmabili ed un joystick.

L’ Enterprise era progettato specificatamente per i videogiochi. Il display aveva una risoluzione di 672×512 pixel con 256 colori. Erano presenti 4 canali per il suono.

All’interno della macchina erano presenti due coprocessori dedicati alla grafica ed al suono che alleggerivano da questo compito la CPU principale. Erano chiamati rispettivamente “Nick” e “Dave” dal nome dei loro progrettisti, Nick Toop (che lavorò anche nella progettazione dell’Acorn Atom) e Dave Woodfield.

L’ Enterprise era dotato di un vasto numero di connettori. Erano presenti: un’uscita RGB per il video, una porta seriale RS232/RS432, una porta Centronics per la stampante, due porte per i joystick, due uscite per l’interfaccia per i registratori a cassette, uno slot per cartucce contenenti ROM aggiuntive ed una porta di espansione proprietaria.

Il Basic su ROM poteva essere sostituito con una ROM che emulava lo ZX Spectrum. Successivamente divenne disponibile un lettore di floppy disk.

Caricamento di una demo dal registratore a cassette:

source: wikipedia ep128.hu

Tastiera Commodore CBM 8032-SK – Prima e Dopo la pulizia

11 March 2013 4 commenti

Commodore CBM 8032-SK Keyboard - Before and After cleaning Commodore CBM 8032-SK Keyboard - Before and After cleaning

Photo nel dettaglio:

Ho utilizzato il CIF Power Cream + Spugnetta per lavare i piatti. Sulla bachelite porosa si puo’ utilizzare anche la parte piu ruvida della spugnetta, non fa’ danni, da NON utilizzare mai sulla plastica che sia lucida/opaca o porosa, la graffia.

Devo ringraziare Andrea per avermi donato questa tastiera. La tastiera e’ stata subito utilizzata per sostituire quella sbagliata e non funzionante del mio 8296-D

Televisiore 12″ Bianco e Nero anni 70 della Crezar

10 March 2013 8 commenti
Crezar Black & White CRT of the 70's

Autopsy:

Televisore Portatile da 12 pollici in bianco e nero , prodotto fine degli anni 70 , dalla CREZAR (Crespi e Zaretti – Milano).

Questo televisore forse e’ stato uno dei portatili piu economici mai prodotti in Italia, monta un circuito estremamente semplice su un PCB in bachelite estremamente sottile che rende la qualità dell’immagine e del suono relativamente bassa.

Video:

Riparazione dell’interfaccia MBX Expansion System per TI-99/4A

Riparazione TI-99/4A MBX Expansion System

L’interfaccia MBX Expansion System non funzionava e l’alimentazione risultava in corto circuito. Il guasto era causato dal filtro tra l’alimentazione e il 7805.

Video:

Nuova donazione: Super Riteman C+ una stampante per C64/128

Super Riteman C+

Autopsy:

Super Riteman C+ e’ una stampante per Commodore 64/128 donata da Damiano Colombari (Manosoft). Grazie Damiano.

Sinclair ZX Interface 1 + ZX Microdrive

ZX Microdrive and Spectrum close-up

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

ZX Microdrive

Lo ZX Microdrive era un sistema di memorizzazione a nastro magnetico originariamente proposto da Andrew Grillet durante un colloquio di lavoro con Sinclair Research Ltd, per quello che sarebbe diventato lo ZX81. Grillet proponeva “una variante del sistema Stereo 8 Learjet, modificato in maniera da permettere a due immagini centrali da 64k per traccia di scambiarsi, svolgendosi e riavvolgendosi, usando il protocollo KUTS”. Lo ZX81 aveva solo 1k di RAM. Grillet ricevette un’offerta migliore da Xerox Corporation, e non lavorò mai né allo ZX81, né allo Spectrum.

Il Microdrive era molto più piccolo al suo debutto, nel Luglio 1983, per l’home computer ZX Spectrum. La tecnologia dei Microdrive venne successivamente usata nel Sinclair QL e nei personal computer One Per Desk di ICL. L’ingegnere principale artefice del Microdrive era Ben Cheese.

 ZX Interface 1

La ZX Interface 1, periferica della Sinclair Research per il suo home computer ZX Spectrum, fu lanciata nel 1983. Originariamente concepita come interfaccia di rete locale da usare nelle classi scolastiche, venne modificata prima del lancio in modo da poter pilotare fino a otto ZX Microdrive. Comprendeva anche una interfaccia RS-232 a 9 piedini (destinata principalmente all’uso con le stampanti) capace di operare fino a 19,2 kbit/s — un raro esempio d’uso di un connettore standard da parte di Sinclair.

A forma di un cuneo da incastrare sotto lo ZX Spectrum, la ZX Interface 1 disponeva di 8 kB di ROM, contenenti il software di controllo per i Microdrive, la porta RS-232 e l’interfaccia di rete. La ROM si agganciava al gestore d’errori del BASIC Sinclair per estenderne la sintassi con nuove istruzioni. Questo meccanismo divenne uno standard ufficiale, e altri sviluppatori impararono presto a usarlo per creare altre estensioni per il BASIC.

Download: ZX Microdrive and Interface 1 Manual (PDF) (1052)

source: wikipedia

Atari 800XL repaired for a friend

Ho riparato questo Atari 800XL per un’amico. Il guasto era causato dalla cpu diffettosa.

Il computer dopo 10 minuti di funzionamento si bloccava completamente e utilizzando un’oscilloscopio ho notato che il piedino di clock della cpu non dava piu’ alcun segnale, spruzzando del ghiaccio sintetico sulla cpu questa riprendeva a funzionare.

Questo tipo di cpu (Atari customized 6502 – C014806-12 Sally) non e’ facile da trovare, ma grazie a Carlo che mi ha donato una cpu di ricambio ho potuto sostituire il componente diffettoso e dare di nuovo vita all’Atari 800XL.

TRS-80 Coco Plug’n'Power Appliance and Light Controller Boxed

TRS-80 Coco Plug'n'Power Appliance and Light Controller Boxed

Autopsy:

Grazie Paolo Cognetti per avermi dato questo oggetto in buone condizioni.

TRS-80 Color Computer Plug ‘n Power Programmable Appliance/Light Controller e’ un vecchio dispositivo per TRS-80 Color Computer per l’automazione domestica (domotica).

La confezione include il modulo Plug ‘n Power, il software su cartuccia, il cavo di connessione, il manuale e il battery test card.

Download: Plug & Power Appliance and Light Controller (PDF) (2618)

Modifica Video RGB per Mattel Intellivision (PAL)

Testing the RGB Video Mod

Details:

Jump here for the commercial RGB mod for the Mattel Intellivision

I have found this RGB mod for the Mattel Intellivision console fom a site, i have searched on the net if anyone has tried this mod, but nothing, so, i have tried to do it myself.

This mod is not easy to do, especially if one has no experience in electronics, however the result at the end is spectacular.

Schematics (click to zoom):

Unboxing D2K Arcade cartridge per Mattel Intellivision

26 February 2013 Nessun commento
D2K Arcade cartridge for Intellivision

Autopsy:

from Elektronite Homepage:

Un astuto scimmione è fuggito dalla sua gabbia. Mario, il guardiano dello zoo, si trova ora in un bel pasticcio! Il gorilla Darwin ha catturato una signorina molto speciale e ha raggiunto un cantiere dove si è fatto strada su per sconcertanti strutture incompiute, come un vero e proprio King Kong!

Per salvarti la vita, salta barili rotolanti e rimbalzanti, percorri velocemente piattaforme mobili ad altezze vertiginose, corri freneticamente sotto molle impazzite, evita fiamme vaganti e pericolose palle di gas per farti strada lassù. Ci vorrà non solo Mario, ma uno dei suoi fratelli, Toni e Bruno, per superare in astuzia lo scimmione e mettere in salvo la ragazza.

DUE giochi in uno! Il primo gioco Arcade, ovvero il classico Donkey Kong dei bar e salegiochi, creato dalla Nintendo nel 1981 e decisamente migliorato nella grafica e nell’audio rispetto alla versione Coleco per Intellivision uscita nel 1982, PIU’ un secondo gioco con CINQUE NUOVI livelli ispirati all’arcade hit D2K: Jumpman Returns! NOVE screen in totale!

Caratteristiche:

  • Nuova grafica ed effetti sonori. Senti DK ringhiare per la prima volta!
  • Punteggi separati per il Gioco 1 e per il Gioco 2. Perfetto per salvare i punteggi nelle competizioni!

Video D2K ARCADE recensione per IntelliVision:

source: elektronite.com