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Archivio per la categoria ‘Retro Computers and other stuff…’

Sinclair ZX81 Personal Computer (Boxed)

27 November 2012 Nessun commento
Sinclair ZX81 Personal Computer (Boxed)

Autopsy:

Le immagini della componentistica interna le potete trovare qui.

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Il Sinclair ZX 81 è un home computer basato sul processore Zilog Z80A prodotto da Sinclair Research. Fu presentato nel 1981 come successore del Sinclair ZX80. Il computer era acquistabile sia già assemblato sia, ad un costo inferiore, come kit da montare. Il case fu disegnato da Rick Dickinson. Come lo ZX80, anche lo ZX81 disponeva di una semplice uscita TV, caricava e salvava i programmi tramite un normale registratore a cassette e presentava una particolare tastiera a membrana.

Lo ZX81 ha avuto un successo sopra ogni aspettativa: nonostante la sua semplicità, ne sono stati venduti più di 1 milione di esemplari.

Come nello ZX80, il processore era un compatibile Z80 prodotto da NEC, operante ad un clock di 3,25 MHz, ma la ROM era cresciuta a 8 kB. Grazie alla maggior capacità, trovava alloggio una versione riveduta del Sinclair BASIC che introduceva il supporto ai numeri in virgola mobile. La ROM era stata adattata da quella dello ZX80 da Steve Vickers per Nine Tiles Ltd, che aveva prodotto la prima versione del Sinclair BASIC. La nuova ROM era compatibile anche con lo ZX80 e Sinclair la offrì, insieme ad una nuova maschera per la tastiera, come kit di aggiornamento per quel computer.

Il sistema di base integrava 1 kB di RAM, usata per memorizzare le variabili di sistema, l’immagine dello schermo, il programma e tutti i dati. Lo schermo aveva una unica modalità testuale con 32 colonne per 24 righe: usando dei particolari caratteri semi-grafici del set di caratteri contenuto in ROM posizionati con il comando PLOT era possibile creare dei disegni con una risoluzione di 64×48 punti. Lo ZX81 usava una memoria video, lo screen buffer, ridimensionabile, che poteva essere aumentata o diminuita a seconda della memoria installata e/o del quantitativo di RAM libera.

La RAM di base poteva essere aumentata fino a 16 KByte con un’apposita espansione esterna prodotta dalla stessa Sinclair. Alcuni produttori indipendenti realizzarono espansioni molto più grandi fino a raggiungere i 64 Kbyte. È da notare che le espansioni di memoria più capaci spesso avevano problemi di raffreddamento e non era infrequente che l’involucro di plastica si deformasse. Il BASIC era ampliato rispetto al suo predecessore e poteva utilizzare anche numeri in virgola mobile. Oltre alla suddetta espansione di memoria, al computer era possibile collegare una mini stampante elettrostatica che utilizzava una speciale carta rivestita da un sottile film di alluminio.

source: wikipedia

Riparazione Commodore CBM 4032 (FAT 40)

24 November 2012 10 commenti

Alcune immagini scattate durante la riparazione e test del Commodore CBM 4032 (FAT 40).

Tutto e’ iniziato un’anno fa’, quando un mio caro amico “Gerben” mi ha spedito due Commodore non funzionanti: un 4032 FAT 40 e un 8296-D.

A suo tempo avevo dedicato poco tempo per verificare cosa c’era che non andava, ambedue presentavano un bel schermo NERO senza alcun startup BEEP e tra le poche verifiche che avevo fatto c’era anche il Monitor, verificato che l’alta tensione EAT non c’era su ambedue le mecchine e il finale di riga funzionava, avevo preferito passare a cose piu’ interessanti e meno impegnative ;-D

Siccome ho sempre poco da fare ;-D , li ho riposti nello scaffale, dopo averli puliti e fotografati, in attesa di momenti migliori.

Circa 1 mese e mezzo fa’ mentre fissavo questi due cadaveri nello scaffale, mi e’ venuto un forte dubbio, non e’ che l’EAT (il trasformatore di riga di alta tensione) mi rimane spento finche non ho un segnale di ingresso valido, il tutto avrebbe un senso, la griglia G4 non amplifica il raggio di elettroni se non ha nessun segnale oltre allo schermo nero in ingresso, sembra abbastanza logico.

A questo punto prendo il mio Commodore PET 3032 lo apro, metto accanto il 4032 e lo apro, swappo i monitor di uno e l’altro , cosciente pero’ che stavo sparando 40 colonne su un monitor che ne supporta 80 , niente di grave , ma i sincronismi se ne andavano per le sue, dunque subito pronto a spegnere, il test ha avuto un esisto positivo, il monitor del Commodore 4032 FAT 40, funzionava.

Cosi’ ho deciso di riparare la piastra madre del Commodore 4032 FAT 40, premetto che qui ci avevano gia’ messo le mani con svariate modifiche (inutili) per portarlo a FAT 40, la scheda madre era gia’ un pre 8032 ;-D

Verificato subito che la CPU 6502 se ne era andata (assenza del Clock in uscita), seguita anche dal CRTC 6845 (avevo dati in ingresso ma nulla in uscita) ho deciso di sostituirli,
ma nulla, schermo nero, niente beep, seguo con l’oscilloscopio i segnali delle ROM, e vedo che la ROM kernal Basic 4.0 se ne andata, seguita dalla EPROM edit 4.0 50hz.

Sostituisco i componenti guasti, qualcosa si muove, niente beep, alcuni caratteri ben confusi appaiono sullo schermo, nulla, continuo a cercare, sostituisco alcuni 74xx sospetti e alcuni condensatori che se ne stavano andando, sostituisco anche gli odiosi zoccoletti bianchi super economici che utilizzava mamma Commodore e poi … ho “zoccolato” lo “zoccolabile” ;-D

Dopo tutto questo ben di dio, appare una schermata alla ‘matrix’ dove a volte c’e’ il startup Beep a volte no, a volte Appare il Basic , altre no.

Subito penso a un micro corto circuito , una pista interrotta, i condensatori di filtro , nulla, ogni tanto funziona, ogni tanto no, a volte il beep … altre no.

Oggi preso da un raptus omicida, lo accendo e lo lascio acceso 30 minuti completamente inchiodato, lo spengo , e lo riaccendo, non si accende piu’, morto.

Interessante questa cosa, tutte le mie prove si basavano in accendere e spegnere , non lo avevo mai lasciato acceso piu’ di 5 minuti. Armato di ghiaccio sintetico , spruzzo tutto quello che aveva un senso spruzzare, Ram, 7812, LM 309k , Video Ram, Data Buffer ..nulla, non si riprende , lo lascio rafreddare, lo riaccendo, si riaccende.

Decido di procedere all’incontrario , saro’ io a riscaldare, prendo il Phon, scaldo la Ram i 7812..ect..ect.. , nulla si accende (sempre inchiodato pieno di caratteri a caso , ogni tanto beepa)
comincio a scaldare la CPU il VIA il PIA la logica per l’indirizzamento della memoria, nulla, preso da una crisi isterica, scaldo le ROM , nulla a questo punto, scaldo anche la Edit 4.0 EPROM , muore, non si accende piu’ , la raffreddo si riaccende.

Sempre piu’ interessante, una EPROM D2716 nuova , morta, non e’ possibile, invece lo e’ , prendo un’altra EPROM D2716 , la programmo e questo gran bastardo si accede perfettamente con lo startup BEEP.

Problemi… questo 4032 e’ troppo intelligente e mi legge nel pensiero scrive da solo perlopiu’ con la tastiera staccata, fantastico , anche il chip controller tastiera 6520 se ne andato, ovviamente non potevo verificarlo prima.

Sostituito anche questo componente sembra funzionare, scrivo qualcosa, il key matrix se ne andato a ‘puttane’ tutti i caratteri che scrivo sono sfalsati, merda, ed ora? non e’ che ho altri EDIT 4.0 Rom 50Hz da provare, qui c’e’ proprio un problema di tastiera Normal / Business / Graphics,  stremato, cerco su internet e trovo un’altro ‘sfortunato’ con lo stesso problema, anche lui come me ha un 4032 FAT 40 con tastiera Grafica e non Business.

Leggo il forum, le risposte non sono chiare , la gente e’ incredula pero’ il problema e’ serio, esistono PET 4032 FAT40 con tastiera Grafica e ci sono documentazioni sui vecchi PDF della rivista TORPET del 1981-82…. che parlano di questa cosa.

Nessuno ne sa niente, un po’ un palleggio, il tipo ovviamente si scazza e patcha le rom da solo facendo le diff tra la EDIT-4.0-Graphics Keyboard 60hz e quella 50hz con la Business Keyboard, ci riesce, chiede di mettere questa ROM su Zimmer ma nessuno la mette (tuttora non c’e') fortunatamente il LINK e’ ancora valido, scarico la rom, prendo un’eprom D2716, cazzo e’ piena, eraso la eprom con UV , programmo, e MERDA! funziona tutto.

Ora non mi resta di chiudere il tutto e prendere in mano qualcosa d’altro da riparare ;-D

Download: edit-4-80-n-50Hz.901498-01 (635)

Sharp MZ-1F11 Quick Disk Drive repair and test

16 November 2012 Nessun commento

Ho avuto molta fortuna in questa riparazione, il guasto era di semplice soluzione, era semplicemente rotta la cinghietta che fa’ girare il Floppy “Quick Disk”.

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NEC PC-Engine LT repaired for a friend

16 November 2012 10 commenti

Pubblico alcuni screenshot e un video della riparazione di una console NEC PC-Engine LT.

Difetto della console:

Alcuni condensatori avevano rilasciato acido sullo stampato e ho dovuto pulire con un prodotto fatto apposta per la pulizia degli stampati prima di procedere con la sostituizione dei componenti. Lo schermo LCD e’ stato smontato per rimuovere la sporcizia che si era formata internamente.

 

Philips Odyssey 2100 (Boxed)

13 November 2012 1 commento
Philips Odyssey 2100 (Boxed)

Autopsy:

testo tratto dalla homepage di Wikipedia:

Odyssey 2100, presentata nel 1978 e prodotta da Philips, era una console per videogiochi da collegare direttamente al televisore casalingo. Uscita in Italia nel 1979, è stata una delle prime apparecchiature videoludiche a colori per il mercato italiano. Questo modello rappresenta il diretto aggiornamento, sia in termini di potenza di gioco che di design, dell’Odyssey 2001, morfologicamente identico ma caratterizzato dalla predominanza del colore bianco.

L’Odyssey 2100 rappresenta uno dei gradini (l’ultimo, in senso strettamente commerciale) dell’evoluzione tecnologica e commerciale della console Magnavox Odyssey, originariamente introdotta sul mercato USA nel 1972 e considerata la progenitrice del moderno videogioco domestico. Dall’uscita di quella prima versione, il progetto ha subìto aggiornamenti continui atti a fornire agli acquirenti maggiore capacità di calcolo e articolazioni di gioco, incrementando contemporaneamente la definizione grafica e la ricerca estetica sul case.

Dal punto di vista commerciale e tecnologico, quindi, la serie Odyssey rappresenta, con 8 versioni commercializzate tra il 1972 e il 1977 negli Stati Uniti (a marchio Magnavox) e 3 tra il 1976 e il 1978 in Europa a marchio Philips (nuovo proprietario del brand Magnavox), una vera e propria dinastia di console per videogiochi.

In questa “catena evolutiva” Odyssey 2100 si pone come l’ultima console simil-Pong commercializzata, dal momento che l’ulteriore aggiornamento statunitense, l’Odyssey 5000, rimarrà solo un prototipo. La successiva console prodotta appartiene alla generazione successiva (avrà una CPU centrale) e si chiama Philips Videopac G7000 sul mercato europeo e Magnavox Odyssey² in quello statunitense.

source: wikipedia

Commodore 64 funzionanti per pezzi di ricambio

12 November 2012 Nessun commento

Commodore 64 funzionanti da utilizzare per pezzi di ricambio.

Atari 800 (NTSC)

11 November 2012 Nessun commento
Atari 800 (NTSC)

Autopsy:

testo tratto dalla Homepage di Wikipedia:

A partire dal 1978, la Atari progettò, costruì e commercializzò una serie di computer a 8 bit, basati sul processore 6502 di MOS Technology. Nel decennio successivo furono rilasciati diversi modelli dotati tutti di un hardware di base comune, davvero rivoluzionario per i tempi.

Tali computer erano, infatti, i primi in assoluto ad essere basati su un set di coprocessori custom che sgravavano la CPU dalla gestione del video e dell’audio. Dal 1979 al 1991 ne furono prodotti circa 4 milioni.

I primi due modelli furono: Candy, la versione a fascia bassa e Colleen, la versione a fascia alta. La differenza principale tra i due modelli era che Colleen era un computer a tutti gli effetti, mentre Candy era meno dotato dal punto di vista hardware, rendendolo una sorta di console da gioco potenziata. Colleen aveva slot di memoria e una ROM, un secondo slot per cartucce da 8 kB, fino a 48 kB di memoria RAM e una tastiera completa e di ottima qualità. Candy, invece, aveva una “tastiera a membrana”, 4 kB di memoria RAM base e slot interni (non aggiornabili dall’utente). Entrambi erano dotati dell’esclusivo chipset progettato da Cyan, i coprocessori ANTIC e CTIA (video) e POKEY (suono) e utilizzavano come CPU un MOS 6502. Inoltre, erano fatti di solido alluminio, per venire incontro alle regole della FCC per quanto riguarda i segnali TV.

I modelli furono annunciati nel 1978 come 400 e 800, anche se non furono diffusamente commercializzati prima di novembre 1979. I nomi dei modelli si riferivano alla quantità di memoria, 4 kB RAM nel 400 e 8 kB nell’800. Quando il prezzo della memoria iniziò a scendere, le macchine furono rispettivamente fornite con 8 kB e 16 kB.

Gli Atari 400 e 800 ebbero un grande successo commerciale: in effetti furono i leader del mercato nel periodo 1980-1982, superando anche gli Apple II.

source: wikipedia

Un regalo di mio fratello: Congo Bongo for Sega SC-3000/SG-1000

8 November 2012 1 commento
In Game Screenshots of Congo Bongo

Autopsy:

Questo è un regalo di mio fratello per il mio compleanno.

testo tratto dalla Homepage di Wikipedia:

Congo Bongo (ティップタップ Tippu Tappu?) è un videogioco del 1983 del genere a piattaforme. È stato prodotto dalla SEGA per sala giochi, dove inizialmente non ebbe grande successo, poi in seguito portato su molte piattaforme domestiche: Commodore 64, Apple II, Atari 2600, Atari 5200, Atari 8-bit, ColecoVision, Intellivision, MSX.

Il giocatore controlla un esploratore in abbigliamento da safari che cerca di catturare una grossa scimmia, attraversando disarmato ambienti tipici dell’Africa popolati di animali. In una piccola animazione iniziale, si vede che lo scimmione è colpevole di aver appiccato fuoco alla sua tenda mentre dormiva, per scherzo!

Il gioco ha molti elementi in comune con Donkey Kong e Frogger, ma a differenza di questi è visto con prospettiva isometrica, e in alcuni livelli l’area di movimento è effettivamente in tre dimensioni.

source: wikipedia

Sharp MZ-700/800 Disk Drive MZ-1F11 & MZ-1E19 Boxed

Sharp Disk Drive MZ-1F11 & MZ-1E19 Disk Controller Boxed

Autopsy:

Un ringraziamento va ad Andrea Pierdomenico per avermi procurato questi due oggetti in perfette condizioni e a quanto sembra mai utilizzate.

testo tratto e tradotto dalla Homepage di SharpMz.org:

Il Quick Disk drive di Sharp è stata la proposta più pratica ed economica di Sharp per i Computer della serie MZ-700 e Mz-800. Il Quick Disk drive veniva incorporato nel computer al posto del registratore a cassette.

Il Quick Disk drive consente di caricare 64 KB di dati in modo sequenziale in 8 secondi, che è un grande miglioramento in termini di prestazioni rispetto all’utilizzo delle normali cassette.

source: sharpmz.org

Sharp MZ-821 (MZ-800 Series)

Sharp MZ-821 (MZ-800 Series)

Autopsy:

testo tratto dalla Homepage di Wikipedia:

Lo Sharp MZ è una serie di personal computer venduti in Giappone e in Europa (in particolare Germania e Gran Bretagna) da parte di Sharp a partire dal 1978.

Sebbene sia comunemente creduto che MZ stia per “Microcomputer Z80″, il termine MZ in verità ha le sue radici nell’MZ-40K, un home computer in kit prodotto da Sharp nel 1978 basato sul processore 4-bit MB8843 e fornito con una semplice tastiera esadecimale per l’input. Questo fu presto seguito dai modelli MZ-80K, K2, C e K2E, basati invece sulla CPU Sharp LH-0080 (compatibile Z80) e con tastiera alfanumerica.

Dal primo modello basato sul processore Z80 fino all’MZ-2200 nel 1983, i computer MZ includevano il PC, il monitor, tastiera e registratore su nastro in una singola unità, come per esempio la serie Commodore PET. Era anche noto per non includere un linguaggio di programmazione o un sistema operativo in ROM, come l’IBM PC. Questo permetteva ad un gruppo di società esterne, a partire da Hudson Soft, di produrre parecchi linguaggi e sistemi operativi per il sistema. In un’epoca in cui i drive floppy disk erano troppo costosi per la maggior parte degli utenti, l’unità a nastro built-in dell’MZ era considerata più veloce e più affidabile che i drive dei computer competitori; comunque questo comportò che la serie MZ fu relativamente lenta ad adattare il floppy drive come accessorio standard.

Il sharp MZ 800 e’ il successore dell’MZ 780 ed e’ parzialmente compatibile con il parco software scritto per MZ 700 e MZ 80K.

Modelli di Personal Computer serie MZ 8xx:

  • MZ-811 senza registratore a cassette.
  • MZ-821 con registratore a cassette da 1200 baud.
  • MZ-831 con registratore a cassette e plotter a 4 colori.

Il registratore a cassette poteva essere sostituito con un’unita’ di compact-floppy: Quick-disk drive.

source: wikipedia

Atari 400 (PAL-UK)

Atari 400 (PAL-UK)

Autopsy:

testo tratto dalla Homepage di Wikipedia:

A partire dal 1978, la Atari progettò, costruì e commercializzò una serie di computer a 8 bit, basati sul processore 6502 di MOS Technology. Nel decennio successivo furono rilasciati diversi modelli dotati tutti di un hardware di base comune, davvero rivoluzionario per i tempi.

Tali computer erano, infatti, i primi in assoluto ad essere basati su un set di coprocessori custom che sgravavano la CPU dalla gestione del video e dell’audio. Dal 1979 al 1991 ne furono prodotti circa 4 milioni.

I primi due modelli furono: Candy, la versione a fascia bassa e Colleen, la versione a fascia alta. La differenza principale tra i due modelli era che Colleen era un computer a tutti gli effetti, mentre Candy era meno dotato dal punto di vista hardware, rendendolo una sorta di console da gioco potenziata. Colleen aveva slot di memoria e una ROM, un secondo slot per cartucce da 8 kB, fino a 48 kB di memoria RAM e una tastiera completa e di ottima qualità. Candy, invece, aveva una “tastiera a membrana”, 4 kB di memoria RAM base e slot interni (non aggiornabili dall’utente). Entrambi erano dotati dell’esclusivo chipset progettato da Cyan, i coprocessori ANTIC e CTIA (video) e POKEY (suono) e utilizzavano come CPU un MOS 6502. Inoltre, erano fatti di solido alluminio, per venire incontro alle regole della FCC per quanto riguarda i segnali TV.

I modelli furono annunciati nel 1978 come 400 e 800, anche se non furono diffusamente commercializzati prima di novembre 1979. I nomi dei modelli si riferivano alla quantità di memoria, 4 kB RAM nel 400 e 8 kB nell’800. Quando il prezzo della memoria iniziò a scendere, le macchine furono rispettivamente fornite con 8 kB e 16 kB.

Gli Atari 400 e 800 ebbero un grande successo commerciale: in effetti furono i leader del mercato nel periodo 1980-1982, superando anche gli Apple II.

source: wikipedia

Fixing a Radio Shack TRS-80 Model 1

12 October 2012 3 commenti

Ci spiace, ma questo articolo è disponibile soltanto in English.

Radio Shack TRS-80 Model 1 + Video Display

Radio Shack TRS-80 Model 1 + Video Display

Autopsy:

testo tratto dalla Homepage di Wikipedia:

La Radio Shack TRS-80 è una famiglia di home computer prodotta dall’azienda texana Tandy Corporation e venduta attraverso la catena di negozi Radio Shack a partire dall’agosto del 1977 fino ai primi anni ’80.

Il primo modello, denominato Model I, ottenne un buon successo negli Stati Uniti nonostante la mancanza dei colori e della presenza sul mercato di due rivali come il Commodore PET e l’Apple II grazie al rapporto qualità-prezzo: con un costo di 599 dollari veniva incluso, insieme al computer vero e proprio, un monitor in bianco e nero (o verde e nero), una tastiera QWERTY e una versione del linguaggio BASIC.

I primi modelli (chiamati Model I) avevano al loro interno un processore Zilog Z80 a 1.77 MHz, e 4 kB di RAM; quelli seguenti usavano uno Z80A a 2.03 Mhz ed erano dotati di 16 KB di RAM. Dal design piuttosto curato, integrava la scheda madre nella tastiera (fatto normale nell’era degli 8 e 16 bit), ed era collegabile ad un monitor o ad una TV: le risoluzioni ottenibili erano modalità testuali di 64×16 o 32×16 caratteri, dato che la memoria video era di un singolo kb.

Era possibile ottenere una primitiva grafica grazie a dei particolari caratteri (dei blocchi di pixel), similare a quella del Teletext. Il BASIC era situato in una ROM di 4 o 12K (a seconda della versione).

source: wikipedia

Commodore C16/C116 for Spare Parts

30 September 2012 Nessun commento

Computer Commodore C16/C116 donati da Damiano Colombari (Manosoft). Grazie Damiano.

Apple II Keyboard for Spare Parts

30 September 2012 1 commento

Gruppo di tastiere per Apple II donate daPaolo Cognetti. Grazie Paolo.